Il magistrato distrettuale Jacqueline Scott Corley di San Francisco ha temporaneamente bloccato l’acquisizione da parte di Microsoft dell’azienda produttrice di videogiochi Activision Blizzard.

Il blocco era stato richiesto lunedì dalla Federal Trade Commission (FTC), l’agenzia governativa che si occupa di tutela dei consumatori e della privacy negli Stati Uniti.

Se non fosse stato richiesto il blocco, Microsoft avrebbe potuto completare l’acquisizione entro la fine di questa settimana. Ora il giudice ascolterà i pareri di Microsoft e FTC in un’udienza di due giorni fissata per il 22 e il 23 giugno.

Già lo scorso anno, la Federal Trade Commission aveva chiesto a un giudice indipendente interno all’agenzia di bloccare l’acquisizione, sostenendo che danneggerebbe la concorrenza sul mercato dei videogiochi, che si stima abbia un valore di circa 100 miliardi di dollari solamente negli Stati Uniti.

Il colosso di Redmond ha da tempo un’importante presenza nel settore grazie alle sue console Xbox, mentre Activision Blizzard è una delle più famose aziende produttrici di videogiochi al mondo, nota soprattutto per le serie Call of Duty e World of Warcraft, ma anche per videogiochi più semplici che hanno comunque riscosso un enorme successo, come Candy Crush.

Nel frattempo, la FTC ha dichiarato di aver portato il caso davanti a un tribunale federale questa settimana perché temeva che Microsoft stesse cercando di chiudere l’accordo prima dell’inizio del processo, il che avrebbe reso “difficile, se non impossibile” invertire la rotta nel caso in cui l’acquisizione fosse risultata illegale.

In una dichiarazione scritta rilasciata ieri, Microsoft ha affermato che l’accelerazione del processo legale negli Stati Uniti finirà per portare più scelta e concorrenza nel mercato dei giochi.

Un ordine restrittivo temporaneo ha senso finché non riceveremo una decisione dalla Corte, che si sta muovendo rapidamente“, ha aggiunto l’azienda.

A maggio il via libera della Commissione europea

Da quando ha deciso di acquisire Activision Blizzard, Microsoft ha passato mesi a cercare di ottenere l’approvazione della fusione su scala internazionale.

Mentre alcuni Paesi ha approvato l’acquisizione, le autorità di regolamentazione di Stati Uniti e Regno Unito hanno agito per bloccarla, sostenendo che potrebbe sopprimere la concorrenza nel mercato dei videogiochi.

Tuttavia, a maggio la Commissione europea ha dato il suo via libera. L’approvazione dell’antitrust europeo è arrivata però con due restrizioni dalla durata decennale e incentrate sul mercato del cloud gaming, entrambe accettate dal colosso di Redmond.

La prima riguarda il rilascio di una licenza gratuita che consentirà a tutti i consumatori dell’UE di trasmettere tramite “qualsiasi servizio di cloud streaming di loro scelta” tutti i giochi per PC e console di Activision Blizzard, attuali e futuri, per i quali dispongono di una licenza; mentre la seconda riguarda una licenza gratuita di distribuzione per tutti i servizi di cloud streaming europei, che permetta loro di distribuire ai giocatori tutti i giochi per PC e console di Activision Blizzard, attuali e futuri.

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