È atteso per domani – giovedì 6 luglio – il lancio di Threads, il nuovo social network di Meta, e con il passare delle ore emergono sempre più indiscrezioni ed indicazioni sulla piattaforma di post brevi e testuali che il colosso di Mark Zuckerberg ha sviluppato per rivaleggiare con Twitter di Elon Musk.

Secondo quanto trapelato, almeno inizialmente Threads non sarà disponibile in Unione Europea (e di conseguenza anche in Italia), ma solo negli USA e nel Regno Unito.

Ad annunciarlo è stato un portavoce della Commissione Irlandese per la Protezione dei Dati, che ha dichiarato di essere in contatto con Meta e che il nuovo servizio non arriverà immediatamente in Europa a causa della grande mole di dati che ha intenzione di raccogliere dagli utenti di Instagram, rendendolo di conseguenza incompatibile con il Regolamento generale dell’UE sulla protezione dei dati (GDPR).

Meta blocca il suo nuovo social in Europa

Sebbene il lancio di Threads sia previsto per domani, al momento nelle versioni europee di Instagram non è presente l’easter-egg che invita all’utilizzo del nuovo social network, a conferma che la piattaforma non arriverà in Europa, o almeno non subito.

Alla base di questa scelta non ci sarebbe una diniego da parte del DPC, ma il fatto che Meta non avrebbe nemmeno presentato domanda per portare il social nel Vecchio Continente.

Il motivo sembra essere un tentativo proattivo di evitare potenziali conflitti con le autorità di regolamentazione europee. Pertanto, prima di lanciare la piattaforma in Europa, Meta vuole assicurarsi che l’app sia in linea con le rigorose leggi sulla privacy dell’UE.

Come anticipato, Threads è programmato per importare i dati da Instagram, inclusi quelli raccolti dagli utenti attraverso i contenuti pubblicitari, tra cui salute, informazioni finanziarie, cronologie di browsing e ricerca, posizione, acquisti, contatti e altri dati sensibili. Caratteristica che di fatto rende il nuovo social network incompatibile con il GDPR.

Vale la pena ricordare che in precedenza il DPC ha impedito a Meta di lanciare su Whatsapp gli annunci pubblicitari che recuperavano i dati da Facebook o dalle conversazioni.

Tuttavia, Threads non è il primo grande servizio ad aver avuto problemi in Europa a causa del regolamento UE sulla privacy: in precedenza Google ha deciso di non rendere disponibile il suo chatbot AI Bard in Europa, ammettendo che il modello LLM su cui è basato non è conforme al GDPR.

Le regole europee richiedono infatti alle aziende di rispettare normative sulla privacy molto più severe rispetto ad altri Paesi. È quindi probabile che le pratiche di raccolta dei dati di Threads non siano ancora completamente conformi a queste disposizioni.

Nel frattempo, gli utenti dei Paesi in cui il social di Meta verrà lanciato possono già accedere al sito web dell’app, che mostra un conto alla rovescia per il rilascio e un QR Code per scaricare l’applicazione mobile. Sulla pagina di download del sito c’è anche un pulsante di pre-ordine per l’app iOS, mentre su Play Store viene indicato che l’app sarà disponibile a breve.

E mentre l’Europa e l’Italia attendono pazientemente, sarà interessante capire come si evolverà la situazione nei prossimi mesi e come Meta affronterà le complesse questioni relative alla privacy che potrebbero ostacolare il lancio di Threads nel continente.

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