Neuralink, la tech startup di Elon Musk dedicata allo sviluppo di dispositivi medici ad alta tecnologia, è sotto indagine federale dopo la morte di circa 1.500 animali in seguito ai test condotti dal 2018.
Lo riporta l’agenzia di stampa britannica Reuters, secondo cui la società sarebbe stata accusata da suoi stessi dipendenti di aver accelerato i test sugli animali, causando sofferenze inutili alle cavie e provocandone in molti casi la morte al di là delle strette necessità legate alla ricerca scientifica.
L’indagine arriva mentre Neuralink è impegnata nello sviluppo di un dispositivo da impiantare nel cervello umano per consentire alle persone affette da disabilità o malattie neurodegenerative, come la SLA, di muoversi e comunicare.
Il miliardario è stato spesso sui giornali dopo la sua pubblicizzata acquisizione di Twitter, ma ora le sue azioni con la piattaforma di social media stanno passando in secondo piano rispetto all’indagine federale su Neuralink.
JUST IN: US government launches federal investigation into Elon Musk's Neuralink company.
— Watcher.Guru (@WatcherGuru) December 5, 2022
Neuralink sotto indagine: “Maltratta gli animali impiegati negli esperimenti”
Secondo documenti esaminati da Reuters e fonti a conoscenza dell’indagine, l’inchiesta contro la nota azienda di dispositivi medici di Elon Musk è stata avviata dopo le denunce dei suoi stessi dipendenti, secondo cui “i test sugli animali vengono effettuati in modo affrettato, causando sofferenze e morti inutili”.
L’indagine è stata aperta nei mesi scorsi dall’Ispettore generale del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti su richiesta del procuratore federale, ma finora non era ancora stata resa pubblica.
L’inchiesta, ha affermato una delle fonti, si focalizza sulle violazioni dell’Animal Welfare Act, che regola il modo con cui i ricercatori trattano e testano gli animali.
Secondo le denunce di alcuni dipendenti, la quantità e il ritmo delle sperimentazioni sarebbero stati aumentati su insistenza dello stesso Ceo Elon Musk, che avrebbe fatto pressione per accelerare lo sviluppo del chip cerebrale da impiantare nel cervello umano. Tali pressioni hanno portato a una serie “esperimenti falliti” sugli animali testati, che sono stati poi ripetuti più volte, aumentando di fatto il numero di cavie maltrattate e uccise.
Reuters rileva che le denunce sono state presentate da “più di 20 attuali ed ex dipendenti” di Neralink. La situazione è in continua evoluzione, ma per il momento né Musk né i dirigenti della startup hanno commentato la vicenda.
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