L’intelligenza artificiale (AI) ha avuto un impatto su un’ampia gamma di aziende in diversi settori, lasciando molti a chiedersi se l’AI-fication sia già iniziata.

Nei quattro mesi trascorsi dal suo lancio, avvenuto il 30 novembre, ChatGPT di OpenAI, un chatbot straordinariamente intelligente, ha dimostrato di essere in grado di svolgere un’ampia serie di compiti, che vanno dalla generazione di testi a seguito di una richiesta dell’utente, alla creazione di app, fino al superamento degli esami di abilitazione alla professione forense e medica.

Il suo impatto sulla vita reale sta spingendo molte aziende ad adottare questa nuova tecnologia nel tentativo di sfruttare le sue vaste conoscenze e il suo enorme potenziale per migliorare le prestazioni e ridurre i costi.

Lo sviluppo dell’IA è fondamentale quanto la creazione del microprocessore, del personal computer, di Internet e del telefono cellulare“, ha dichiarato Bill Gates in un blog sul suo sito web.

Che cos’è l’AI-fication?

L’AI-fication è il processo con cui un’azienda riproduce una parte o la totalità della sua produzione utilizzando l’AI. Questa strategia, se attuata in modo efficace, può contribuire a migliorare la qualità e la quantità del lavoro riducendo i costi.

Alcuni imprenditori e proprietari di aziende hanno iniziato a utilizzare l’AI per migliorare le loro prestazioni, modificando le loro attività utilizzando modelli come ChatGPT per creare contenuti in modo più veloce, efficiente ed economico.

Il concetto di AI-fication è paragonabile all’idea di Uberfication, ovvero la conversione di lavori e servizi esistenti in attività discrete che possono essere svolte su richiesta, come nel caso del modello di business dell’app di ride-hailing Uber.

AI-fication significa trasformare un modello di business esistente con l’intelligenza artificiale, e le possibilità sono infinite” – ha affermato Jodie Cook di Forbes – “L’AI-fication fotografica significa che voi caricate dei selfie e le foto vengono generate per voi. L’AI-fication del podcasting significa che i formati, i copioni, le note dello show e persino le registrazioni audio vengono prodotte senza che un essere umano pronunci una sola parola“.

Quale sarà il suo impatto sul mondo del lavoro?

Le tecnologie AI più diffuse, come ChatGPT, sono attualmente disponibili per l’uso pubblico, aprendo una pletora di opportunità che in precedenza si pensava fossero al di là della possibilità dell’intelligenza artificiale, ma anche di preoccupazioni per l’impatto che potrebbe avere sui posti di lavoro.

A tal proposito, il co-fondatore di Microsoft Bill Gates ritiene che, sebbene gli esseri umani siano ancora superiori all’AI in molti compiti legati al linguaggio, ci sono diversi ambiti in cui la tecnologia può aumentare il lavoro umano.

PwC, ad esempio, stima che 7,2 milioni di posti di lavoro potrebbero essere creati dall’AI nel Regno Unito tra il 2017 e il 2037, mentre solo 7 milioni di posti di lavoro esistenti saranno sostituiti.

Secondo Steven Miller, professore emerito di sistemi informativi presso la Singapore Management University, l’AI può sostituire i lavori altamente ripetitivi o basati su istruzioni e regole specifiche, mentre è improbabile che vengano rimpiazzati lavori che richiedono adattabilità e interazione umana, come nel caso dei terapisti.

Sebbene le preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro siano comprensibili, gli esperti ritengono che la creazione di nuovi impieghi derivante dai progressi tecnologici e dall’aumento della produzione economica sarà superiore al numero di posti di lavoro soppressi, e che le persone che lavorano a fianco degli assistenti AI saranno uno scenario più probabile.

In un recente documento di ricerca, i ricercatori di OpenAI e dell’Università della Pennsylvania sostengono che l’80% della forza lavoro statunitense potrebbe subire l’impatto di ChatGPT su almeno il 10% delle proprie mansioni lavorative, mentre un altro 19% di lavoratori “potrebbe subire l’impatto di almeno il 50% delle proprie mansioni”.

In particolare, i posti di lavoro nelle “industrie di elaborazione delle informazioni” sono i più esposti all’IA generativa, mentre quelli nelle “industrie manifatturiere, agricole e minerarie” sono i meno esposti. Questo perché, secondo la ricerca, i ruoli che utilizzano “competenze di programmazione e scrittura” sono più in linea con le capacità di ChatGPT.

Con la continua evoluzione delle capacità, l’impatto delle GPT sull’economia probabilmente persisterà e aumenterà, ponendo ai responsabili politici delle sfide nel prevedere e regolare la loro traiettoria“, hanno affermato i ricercatori.

Tuttavia, gli esperti hanno anche sottolineato che l’IA non necessariamente toglierà milioni di posti di lavoro, ma piuttosto li aiuterà a diventare più produttivi.

Ad esempio, gli insegnanti potrebbero utilizzare gli strumenti dell’IA per elaborare tecniche di insegnamento migliori o per individuare gli imbrogli e i plagi degli studenti.

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