Giovedì 13 luglio, le autorità di regolamentazione cinesi hanno messo a punto le prime norme che regolano l’intelligenza artificiale generativa, con l’obiettivo di aumentare la vigilanza su questa tecnologia in rapida espansione.

Il nuovo regolamento è stato elaborato dalla Cyberspace Administration of China (CAC) – regolatore e censore nazionale di Internet della Repubblica popolare cinese – in collaborazione con altre autorità di regolamentazione ed entrerà in vigore il prossimo 15 agosto.

L’IA generativa è un’area tecnologica in rapida crescita in cui i servizi di intelligenza artificiale sono in grado di generare contenuti come testi o immagini. ChatGPT, sviluppato dall’azienda statunitense OpenAI, ne è l’esempio più noto e consente agli utenti di porre domande specifiche al chatbot per ricevere risposte logiche e coerenti.

Questi servizi si basano su grandi quantità di dati. Tuttavia, il successo di ChatGPT ha scatenato un’ondata di offerte rivali, sollevando la preoccupazione delle autorità di regolamentazione mondiali per i potenziali rischi legati a questa tecnologia.

Oltre a OpenAI, Microsoft, Google e tante altre aziende tech rilevanti a livello globale, anche i giganti tecnologici cinesi sono saliti sul carro dell’intelligenza artificiale, annunciando progetti e lanciando i propri prodotti di IA generativa.

Proprio per questo motivo, la Cina – che controlla rigorosamente lo spazio digitale nazionale attraverso la censura e la regolamentazione – sta osservando da vicino lo sviluppo dell’IA, temendo che questi servizi generino contenuti contrari alle opinioni o all’ideologia di Pechino.

Questo è in parte il motivo per cui le aziende tecnologiche cinesi sono state caute nel lanciare i loro sistemi simili a ChatGPT, concentrando la loro tecnologia su usi aziendali e ristretti, piuttosto che renderli ampiamente disponibili al pubblico, come accade nel resto del mondo.

Ad esempio, questo mese Alibaba ha lanciato un AI che genera immagini dal testo, chiamato Tongyi Wanxiang, rendendolo però disponibile solo per i clienti aziendali in fase di beta testing.

Pertanto, le nuove regole della CAC forniranno ai colossi tecnologici cinesi un quadro di riferimento con cui lavorare quando si tratta di IA.

Cosa prevedono le regole cinesi sull’IA generativa?

Innanzitutto, le nuove regole verranno applicate solo ai servizi di IA generativa disponibili al pubblico e non a quelli sviluppati negli istituti di ricerca o per le grandi aziende. In secondo luogo, la CAC ha precisato che questi servizi dovranno ottenere una licenza per operare.

Inoltre, secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento, quando vengono individuati contenuti “illegali”, il fornitore del servizio di IA generativa deve adottare misure tempestive per interrompere la generazione di tali contenuti, migliorare l’algoritmo e segnalare il materiale all’autorità competente.

I provider di questi servizi devono inoltre effettuare valutazioni di rischio sui loro prodotti e garantire la sicurezza delle informazioni fornite agli utenti.

La CAC ha poi aggiunto che i servizi di IA generativa in Cina devono aderire ai “valori fondamentali del socialismo“.

Tuttavia, le autorità di regolamentazione stanno anche cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di rendere il Paese leader nel campo dell’IA e quella di tenere sotto controllo il suo sviluppo.

Secondo la CAC, il regolamento mira a incoraggiare le applicazioni innovative dell’IA generativa e a sostenere lo sviluppo di infrastrutture correlate come i semiconduttori.

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