Le recenti notizie sulla cancellazione dei piani di Meta per il metaverso sono state molto esagerate, almeno secondo un dirigente del gigante dei social media proprietario di Facebook, il cui rebrand ha dato vita alla parola d’ordine nel 2021.
In occasione di una conferenza stampa organizzata da Meta venerdì 12 maggio a New York per annunciare i nuovi strumenti AI Sandbox per gli inserzionisti, Nicola Mendelsohn – responsabile del Global Business Group di Meta – ha dichiarato che l’azienda è ancora “molto interessata” al metaverso e che il CEO Mark Zuckerberg è stato “molto chiaro” al riguardo.
“Si è diffusa la voce che non siamo più interessati al metaverso. Ma non è assolutamente vero!“, ha detto Mendelsohn ai giornalisti presenti. “Ma abbiamo anche ben chiaro che ci vorranno cinque, dieci anni prima che l’intero progetto realizzi davvero la visione di cui stiamo parlando“.
I commenti di Mendelsohn smentiscono quindi le crescenti speculazioni sull’esclusivo interesse di Meta Platforms (META) per l’intelligenza artificiale negli ultimi mesi, dopo un periodo in cui l’azienda aveva impiegato sempre più tempo e risorse nei suoi piani per il metaverso.
Dopo l’annuncio e il rebranding di Meta, l’entusiasmo intorno al concetto di un futuro Internet immersivo e interattivo è esploso, ma poi si è rapidamente affievolito.
Mentre gli strumenti di intelligenza artificiale generativa dominano le prime pagine dei giornali, alcuni analisti e critici hanno suggerito che il colosso di Zuckerberg stesse allentando la presa sul metaverso in favore dell’ultima tendenza tecnologica in voga.
La dichiarazione di Mendelsohn arriva nonostante la divisione Reality Labs, sede delle tecnologie e dei progetti metaverse dell’azienda, abbia perso 3,9 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2023, un miliardo di dollari in più rispetto al primo trimestre del 2022.
Meta ritiene che l’intelligenza artificiale generativa sarà utilizzata da creatori e marchi per costruire il metaverso, legato in parte alle cuffie wireless Quest per la realtà virtuale dell’azienda.
La suite di software pubblicitari recentemente lanciata da Meta, AI Sandbox, sfrutta l’IA generativa per creare i testi degli annunci rivolti a diverse fasce demografiche, ritagliare automaticamente foto e video e trasformare i messaggi di testo in immagini di sfondo per le inserzioni su Facebook e Instagram.
Andrew Bosworth, CTO di Meta, ha presentato in anteprima questi strumenti in arrivo lo scorso marzo. In futuro, tuttavia, la tecnologia AI generativa dell’azienda potrebbe essere utilizzata per costruire spazi 3D.
“Diciamo che siete un’azienda e volete costruire un mondo nel metaverso. Al momento è piuttosto complicato poterlo fare“, ha spiegato Mendelsohn, “Ma in futuro, grazie all’utilizzo di strumenti come l’IA generativa e l’apprendimento automatico, si potrà dire: ‘Voglio costruire una stanza virtuale’, e ci saranno molte cose che accadranno come risultato della richiesta“.
Mendelsohn ha poi aggiunto che l’IA aiuterà Meta a sviluppare il metaverso in modo più efficiente ed efficace, offrendo tante grandi opportunità alle persone.
A marzo, la piattaforma di costruzione di mondi 3D Oncyber ha lanciato uno strumento alimentato dall’intelligenza artificiale, chiamato Magic Composer, che consente agli utenti di personalizzare i propri ambienti digitali tramite comandi testuali basati su ChatGPT di OpenAI.
Sebbene Mendelsohn affermi che la visione completa di Meta per il metaverso sia ancora lontana anni, la realizzazione di questi piani potrebbe anche subire un’importante accelerazione a causa del previsto ingresso di Apple nel settore, con il suo headset per la realtà mista che dovrebbe essere annunciato a breve.
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