In risposta a una lettera aperta del Future of Life Institute firmata da alcuni dei più grandi esponenti del settore tecnologico, il Ceo di Palantir – Alex Karp – si è opposto all’idea di una pausa nella ricerca sull’intelligenza artificiale (AI).

La lettera, che ha raccolto oltre 31.000 firme, tra cui quelle del Ceo di Tesla Elon Musk e del cofondatore di Apple Steve Wozniak, chiedeva una pausa di sei mesi nello sviluppo di sistemi più potenti dell’appena lanciato GPT-4 di OpenAI, citando i potenziali rischi per la società e l’umanità.

Secondo i firmatari, la pausa dovrebbe durare almeno fino a quando non saranno sviluppati, implementati e verificati da esperti indipendenti protocolli di sicurezza condivisi per tali progetti.

La lettera aggiunge anche che se “tale pausa non può essere attuata rapidamente, i governi dovrebbero intervenire e istituire una moratoria“.

Parlando alla BBC Radio in un’intervista trasmessa giovedì, Karp ha detto di essere dell’idea che “molte delle persone che chiedono una pausa, la chiedono perché non hanno alcun prodotto AI da proporre“.

Ha poi aggiunto, senza fare nomi, che ciò è dovuto al fatto che “le persone che non hanno nulla da offrire vogliono studiare l’IA“, sfruttando così la pausa per rubare la scena agli avversari, non solo nelle applicazioni commerciali, ma anche in quelle militari.

A suo avviso, “studiare questo aspetto e permettere ad altri di vincere sia in ambito commerciale che sul campo di battaglia” è una strategia davvero sbagliata.

Quando gli è stato chiesto se quello che voleva era una “corsa all’IA” simile alla corsa agli armamenti della Guerra Fredda, Karp ha semplicemente affermato che:

C‘è già una corsa agli armamenti dell’IA, solo che noi siamo in vantaggio, e non è che se rallentiamo la corsa all’IA si fermerà“.

Ha poi sottolineato che il “singolo evento più importante” in questa corsa non è rappresentato da grandi modelli linguistici come GPT-4, ma dal modo in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata nelle applicazioni militari.

Karp sottolinea infatti che le forze ucraine hanno utilizzato le tecnologie di Palantir per ottenere un vantaggio tecnologico sulle armate russe che hanno invaso il Paese.

Secondo un rapporto del New York Times pubblicato lo scorso dicembre 2022, l’IA di Palantir ha permesso all’Ucraina di aumentare l’accuratezza, la velocità e la letalità dei suoi attacchi di artiglieria, pur disponendo di forze relativamente più piccole.

Vale la pena precisare che Palantir vende software anche a governi e organizzazioni del settore privato per analizzare grandi quantità di dati.

L’introduzione della tecnologia IA in ambito militare “lancia un guanto di sfida a tutti i Paesi del mondo“, ha detto Karp prima di aggiungere: “Soprattutto i nostri avversari non possono permettersi che noi abbiamo questo vantaggio“. Quindi, la gara è aperta. Si tratta solo di decidere se rimanere in testa o cedere il primato.

La tecnologia ha ancora molta strada da fare, ma l’intelligenza artificiale generativa, che utilizza modelli di deep learning e di elaborazione del linguaggio naturale per produrre nuovi dati, è probabile che abbia in futuro un grande impatto non solo sulle ricerche in rete, ma anche su molti altri settori.

Non stupisce, dunque, l’interesse degli investitori e delle grandi aziende tech, che stanno puntando molto sull’IA per massimizzare i loro profitti.

A chi fosse interessato a investire in questa promettente tecnologia ancora agli albori, consigliamo di consultare la nostra guida su come investire nelle azioni di società del settore dell’AI.

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