Sam Altman, il numero uno di OpenAI, la startup che ha sviluppato il famoso chatbot ChatGPT, sarebbe vicino ad assicurarsi un finanziamento di 100 milioni di dollari per la tecnologia di scansione dell’iride a supporto della sua criptovaluta Worldcoin.

L’indiscrezione arriva dal Financial Times, secondo il quale la nuova raccolta fondi coinvolgerebbe “investitori esistenti e nuovi”. Tra quelli che stanno già supportando il progetto figurano il fondo crypto di Andreessen Horowitz, Khosla Ventures, l’imprenditore Reid Hoffman e il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried, arrestato lo scorso dicembre per il crac dell’exchange.

Lanciata nel 2019 da Altman e Alex Blania, Wordcoin è un’innovativa criptovaluta che utilizza la tecnologia di scansione del bulbo oculare per creare un sistema di identificazione globale unico nel suo genere.

Citando fonti anonime che hanno familiarità con la questione, il rapporto del Financial Times pubblicato ieri afferma che Worldcoin è in “trattative avanzate” con un gruppo di investitori che insieme dovrebbero contribuire con circa 100 milioni di dollari per l’ulteriore sviluppo del progetto.

Token gratuiti in cambio della scansione dell’iride

Worldcoin è una ambizioso progetto che mira a creare una valuta digitale globale che verrà distribuita a tutti nel mondo in modo giusto ed equo.

Per ricevere i token è necessario scansionare l’iride – attraverso un innovativo sistema biometrico denominato Orb – per dimostrare di essere davvero un essere umano. Una volta verificata l’identità, viene creato un World ID che consentirà all’utente di ricevere gratuitamente un certo numero di token Worldcoin, che potranno essere utilizzati “in modo pseudonimo in un’ampia varietà di applicazioni quotidiane senza rivelare l’identità della persona“, come ha spiegato la società guidata da Altman.

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L’azienda ha anche precisato che il progetto punta a risolvere due dei principali problemi sollevati dall’Intelligenza Artificiale: distinguere tra umani e robot e fornire una forma di reddito di base universale che potrebbe compensare le perdite di posti di lavoro causate dall’AI.

Non mancano le critiche

Nonostante i buoni propositi, il progetto ha ricevuto numerose critiche dalla comunità crypto, poiché si basa sull’archiviazione di dati sensibili, raccolti da persone che potrebbero non essere pienamente consapevoli della portata di quello a cui stanno partecipando e le potenziali conseguenze che il riconoscimento biometrico dell’iride potrebbe avere.

Tra i più critici figura anche il famoso informatico e attivista statunitense Edward Snowden, secondo cui i dati biometrici non dovrebbero essere utilizzati per nessuno scopo, tantomeno per la distribuzione di una criptovaluta a titolo gratuito, precisando che “il corpo umano non è un biglietto da visita”.

Inoltre, secondo alcuni, il progetto sarebbe solo una scusa per raccogliere informazioni delle iridi della popolazione mondiale.

In risposta alle numerose critiche mosse contro Worldcoin fin da suo lancio, in una sezione apposita del sito la società guidata da Altman ha chiarito che non memorizzerà i dati relativi alle scansioni del bulbo oculare per tutelare la privacy degli utenti.

Worldcoin è attualmente in versione beta e vanta già 1,7 milioni gli iscritti. Il progetto prevede poi di emettere 10 miliardi di token da distribuire per l’80% agli utenti, il 10% agli investitori ed il rimanente 10% a una fondazione per la realizzazione delle sfere per il riconoscimento biometrico dell’iride. Le prime transazioni inizieranno ad essere registrate entro sei settimane.

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