Dopo aver dovuto rispettare la direttiva UE sui caricabatterie USB-C, Apple deve affrontare un altro Digital Market Act (DMA) da parte dell’Europa, in base al quale i giganti tecnologici dovranno consentire l’utilizzo di app store alternativi per offrire agli utenti una maggiore scelta.

È probabile che la Mela si stia già preparando ad adeguarsi, dato che le aziende hanno tempo fino al 2024 per conformarsi ai nuovi requisiti legislativi.

Android ha già aperto il suo mercato agli app store di terze parti, cosa che Apple ha cercato di evitare strenuamente obbligando i suoi utenti a scaricare le app esclusivamente dal suo App Store.

Per rispettare le leggi europee, il colosso di Cupertino starebbe cercando di introdurre questa pratica con iOS 17, che sarà lanciato quest’anno.

Gli sviluppatori ringraziano…

Il fatto che Apple (NYSE: AAPL) stia facendo spazio ad altri app store significa che gli sviluppatori non dovranno più pagare la tassa del 30% (15% in alcuni casi) al gigante tecnologico per gli acquisti in-app. In questo modo, anche diverse aziende che hanno criticato l’esosa struttura tariffaria della Mela, tra cui Twitter, Spotify e Tinder, verrebbero accontentate.

Attualmente Apple consente ad alcuni sviluppatori di utilizzare sistemi di pagamento di terze parti in mercati specifici, come nel caso delle app di incontri nei Paesi Bassi e di tutti gli sviluppatori in Corea del Sud.

Non si esclude, inoltre, che dopo l’adeguamento della Big Tech al DMA dell’UE anche altre autorità di regolamentazione ne seguano l’esempio, estendendo così il lavoro di Apple su iOS 17 anche ad altre giurisdizioni.

Oltre al semplice “sideloading” di app store alternativi, la Mela sta valutando anche la possibilità di aprire altri elementi del suo ecosistema, tra cui la fotocamera, il chip NFC (Near Field Communication) e le API agli sviluppatori, sebbene in modo limitato.

Attualmente tutti i browser su iPhone devono utilizzare il motore WebKit di Apple, compresi Chrome e Firefox, ma Apple intende rimuovere questo vincolo. Tuttavia, gli utenti dovranno attendere un annuncio ufficiale per vedere come altri motori potrebbero funzionare su iOS e quali funzioni potrebbero abilitare nei diversi browser.

La Commissione europea ha già criticato la società di Tim Cook in merito allo stack NFC, affermando che la tecnologia standard utilizzata per i pagamenti senza contatto, come l’NFC, dovrebbe essere aperta a tutti i fornitori.

In questo modo Apple potrebbe permettere ai suoi concorrenti, come Square e Stripe, di costruire le proprie soluzioni integrate per iPhone.

…ma non troppo

I dirigenti di Apple, compreso il CEO Tim Cook, hanno già sottolineato che il sideloading da qualsiasi store online sarebbe deleterio per la sicurezza degli utenti e, per evitare ogni possibile rischio, l’azienda ha persino introdotto una modalità in iOS 16 per impedire l’installazione di software potenzialmente dannosi per i dispositivi.

Le tariffe dell’App Store e il sideloading sono stati al centro dell’attenzione da quando Epic Games ha citato in giudizio Apple nel 2020 sostenendo che il gigante tecnologico americano aveva violato le leggi antitrust richiedendo agli sviluppatori di pagare commissioni fino al 30% degli acquisti in-app.

Dopo che il giudice della California si è pronunciato a favore della Mela nel 2021, l’azienda ha dato istruzioni ai creatori di app di mostrare avvisi agli utenti che stanno per effettuare un acquisto con metodi di pagamento alternativi e, in alcuni casi, ha chiesto loro di presentare un modulo di richiesta di autorizzazione.

Inoltre, nel 2019 Apple ha dato un giro di vite alle app VPN gratuite, poiché l’85% di esse violava le sue nuove regole che vietano la condivisione dei dati con terze parti.

Il blocco degli annunci, la sicurezza e la privacy in cambio dei dati dell’utente sono un modello di business standard per gli sviluppatori di VPN gratuite, che offrono una protezione inestimabile necessaria a chi si trova in Paesi fortemente censurati.

Ad esempio, un turista in visita a Dubai potrà accedere a Internet senza alcun controllo utilizzando un qualsiasi servizio delle migliori VPN negli Emirati Arabi Uniti.

Allo stesso modo, Apple potrebbe mettere alle strette gli sviluppatori europei una volta che si sarà conformata al DMA dell’UE, rendendo difficile l’uso di store di terze parti sia ai consumatori che agli sviluppatori alle prime armi, consentendo solo ai più esperti di prosperare.

Una dichiarazione di The Coalition for App Fairness (Coalizione per l’equità delle app) – un gruppo che lotta contro i giganti tecnologici come Google e Apple per una distribuzione più equa, tra cui Spotify, Basecamp e Match Group – afferma che le notizie relative alla possibilità di un’apertura al sideload e a nuovi app store da parte di Apple sono in realtà:

“Un’ammissione del fatto che la concorrenza è sotto scacco.”

Il documento prosegue affermando che:

È chiaro che Apple cederà il proprio controllo sulla distribuzione delle applicazioni sui dispositivi iOS e il proprio potere di gatekeeper all’interno dell’App Store solo in risposta alle pressioni dei politici. L’approvazione da parte dell’Unione Europea del Digital Markets Act sta forzando la mano ad Apple e una forte applicazione della legge è fondamentale per livellare le condizioni di gioco degli sviluppatori nell’ecosistema delle applicazioni mobili.

L’organizzazione ha esortato i legislatori statunitensi a prendere nota e ad approvare al più presto l’Open App Markets Act (OAMA), in modo da costringere le aziende tech come Google e Apple ad aprirsi al sideload e a nuovi app store anche negli Stati Uniti.

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