Nella giornata di ieri ChatGPT è andato offline per diverse ore a causa di un bug segnalato da alcuni utenti e legato alla privacy.
Ieri, per alcune ore, ChatGPT – il programma di intelligenza artificiale in grado di dialogare con gli utenti e capace di rispondere a quesiti sempre più complessi – è stato interrotto dalla società che lo ha sviluppato, OpenAI, per un bug imprevisto legato a un grave problema di sicurezza.
In pratica, gli utenti potevano leggere le intestazioni delle chat altrui dalla barra laterale, che in genera mostra la cronologia delle proprie interazioni con il chatbot. Di fatto, ciò significava che gli utenti potevano sapere cosa altre persone stavano chiedendo a ChatGPT.
Fortunatamente il bug si limitava esclusivamente ai titoli e non era possibile accedere alle conversazioni integrali, ma nonostante ciò la società ha preferito disattivare completamente il servizio per consentire agli ingegneri di metterci una pezza.
Il problema sarebbe legato a un software open-source di cui non si conosce il nome e su cui OpenAI sta ancora indagando, sebbene ChatGPT sia ora regolarmente funzionante. Ieri pomeriggio, però, gli utenti hanno segnalato comunque disservizi con la cronologia, ma in serata un portavoce della startup ha confermato che “ChatGPT è di nuovo operativo e stiamo lavorando per riportare online anche la cronologia delle chat“.
Attualmente, la pagina di stato di ChatGPT specifica che OpenAI ci sta ancora lavorando.
La settimana scorsa, OpenAI ha ufficialmente annunciato il lancio di GPT-4, la versione perfezionata del linguaggio di intelligenza artificiale che sta dietro ChatGPT.
Nel presentarla, la startup che le ha dato i natali (fondata da Elon Musk e Sam Altman) ha dichiarato che il nuovo chatbot è capace di risolvere problemi più difficili e complessi con grande accuratezza grazie a una conoscenza più estesa e ad altre capacità.
Rispetto alla precedente generazione su cui è basato ChatGPT i miglioramenti sarebbero tangibili, sia in termini di ragionamento sia sul fronte della creatività. Ma la vera innovazione di GPT-4 sta soprattutto nella possibilità di gestire testi molto più lunghi e di utilizzare le immagini come spunti e stimoli per fornire risposte ancora più complete e accurate.
Versione aggiornata di GPT 3 e GPT 3.5 (per gli abbonati Premium), il nuovo modello AI è quindi in grado di gestire informazioni molto più complesse e di produrre output testuali anche osservando immagini e fotografie. L’azienda afferma, inoltre, che il software offre prestazioni di livello umano in una serie di criteri professionali e accademici.