Secondo la società di analisi Similarweb, a giugno il popolarissimo chatbot AI ChatGPT, lanciato a novembre dalla startup californiana OpenaAI, ha visto diminuire per la prima volta il traffico mensile e il numero di visitatori occasionali sul suo sito web.

Nello specifico, Similarweb ha rilevato che il mese scorso il traffico globale da desktop e mobile verso il sito web di ChatGPT è diminuito del 9,7% rispetto a maggio, mentre i visitatori unici sono calati del 5,7%.

In base ai dati, anche il tempo trascorso dagli utenti sul sito è diminuito dell’8,5%.

Secondo David Carr, Senior Insights Manager di Similarweb, il calo del traffico è un segno che l’entusiasmo iniziale per il chatbot, considerato una novità assoluta nel campo dell’intelligenza artificiale (IA), si sta via via esaurendo, mentre Rishi Jaluria, analista di RBC Capital Markets, ha spiegato che i dati indicano una maggiore richiesta di IA generativa con informazioni in tempo reale.

ChatGPT ha dato il via a un uso frenetico dell’IA generativa nelle attività quotidiane, dalla scrittura alla codifica, e ha raggiunto i 100 milioni di utenti attivi mensili a gennaio, due mesi dopo il suo lancio.

Nonostante il recente calo, ChatGPT rimane comunque l’applicazione consumer che ha registrato la crescita più rapida in assoluto e ora vanta oltre 1,5 miliardi di visite mensili, piazzandosi tra i primi 20 siti web al mondo e superando di gran lunga il suo principale rivale Google Bard.

Penso che ci siano dei problemi di crescita quando si passa da zero a 100 milioni di utenti così rapidamente, con un’infrastruttura straordinariamente pesante che comporterebbe una minore precisione. Si tratta di una combinazione tra la necessità di cambiare l’addestramento del modello e la necessità di gestire le potenziali implicazioni della regolamentazione“, ha dichiarato Sarah Hindlian-Bowler, responsabile della Technology Research Americas di Macquarie.

A maggio OpenAI ha anche rilasciato l’applicazione di ChatGPT sul sistema iOS, che potrebbe sottrarre un po’ di traffico al suo sito web. Alcuni collegano il calo di utilizzo alla pausa estiva delle scuole, poiché un numero minore di studenti cerca aiuto per i compiti a casa.

Secondo Data.ai, il chatbot è stato scaricato da oltre 17 milioni di persone su iOS a livello globale a partire dal 4 luglio.

La società di analisi ha inoltre dichiarato che i download hanno raggiunto il picco il 31 maggio e sono rimasti in voga negli Stati Uniti, con una media di 530.000 download a settimana nelle prime sei settimane di disponibilità.

Tuttavia, non tutti i mali vengono per nuocere visto che il recente rallentamento della crescita potrebbe aiutare a controllare i costi di gestione di ChatGPT, che richiede un’elevata potenza di calcolo per rispondere alle domande poste dagli utenti. Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, ha infatti definito i costi di gestione del servizio “da capogiro“.

Ricordiamo, inoltre, che ChatGPT è gratuito, ma prevede anche un abbonamento premium che consente l’accesso alla versione più avanzata del chatbot, GPT-4, pagando 20 dollari al mese. Secondo le ultime stime di YipitData, circa 1,5 milioni di persone hanno sottoscritto l’abbonamento negli Stati Uniti.

Nel frattempo, OpenAI ha previsto un fatturato di 200 milioni di dollari per quest’anno. Oltre a ChatGPT, l’azienda guadagna vendendo direttamente agli sviluppatori e alle imprese l’accesso alle API dei suoi modelli di intelligenza artificiale e attraverso una partnership con Microsoft, che ha investito oltre 10 miliardi di dollari nell’azienda.

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