Nel corso degli anni, l’intelligenza artificiale (IA) è diventata sempre più avanzata e sofisticata. Uno dei risultati più notevoli in questo settore sono i modelli di IA GPT, acronimo di Generative Pre-trained Transformer, sviluppati da OpenAI. Sebbene il fenomeno sia esploso solo da poco tempo, le origini risalgono al 2018.
Partendo da GPT-1 fino ad arrivare all’attuale GPT-4, queste IA hanno rivoluzionato il modo in cui le persone interagiscono con i sistemi basati su testo, rendendo le conversazioni più naturali e fluide.
Da quando è stato lanciato lo scorso novembre, ChatGPT ha compiuto notevoli passi in avanti, attirando l’attenzione di aziende e privati per le sue risposte sempre più dettagliate e articolate. Ha anche stimolato numerose discussioni sul futuro del lavoro e sul ruolo che l’IA potrebbe avere nei prossimi anni.
Una delle cose più incredibili di questo rivoluzionario chatbot è la sua ampia diffusione da quando è stato rilasciato. In questa guida daremo un’occhiata ad alcune statistiche su ChatGPT, analizzandone l’utilizzo e le modalità di funzionamento.
Statistiche ChatGPT – Le principali informazioni
Statistiche ChatGPT – Utenti
A marzo 2023, il sito web di ChatGPT aveva 1,6 miliardi di utenti. Questo dato comprende tutti gli utenti web e mobile che visitano il portale di OpenAI, escludendo quelli che interagiscono con ChatGPT attraverso il motore di ricerca Bing o altri software che hanno integrato il chatbot.
ChatGPT è l’applicazione con la crescita più rapida di sempre
Dopo soli cinque giorni dal lancio, avvenuto il 3 novembre 2022, ChatGPT ha letteralmente conquistato il mondo e i media, raggiungendo 1 milione di utenti più velocemente di qualsiasi altra applicazione, che sono poi diventati 1 miliardo nel giro di tre mesi. Per fare un confronto, Instagram – che fino a quel momento era stato il software a più rapida crescita di tutti i tempi, ha impiegato 2,5 mesi per raggiungere 1 milione di utenti.
Mese | Utenti attivi mensili |
Dicembre 2022 | 266 milioni |
Gennaio 2023 | 616 milioni |
Febbraio 2023 | 1,0 miliardi |
Marzo 2023 | 1,6 miliardi |
Secondo un sondaggio di YouGov del gennaio 2023, il 12% degli utenti ha dichiarato di aver usato ChatGPT in prima persona per generare testi simili a quelli umani in base agli input ricevuti.
Un altro 38% degli intervistati ha affermato di aver visto qualcun altro utilizzare ChatGPT, ma di non averlo usato personalmente. Tra gli utenti che hanno utilizzato il chatbot, il 15% ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, il 17% rientra nella fascia tra i 30 e i 44 anni e solo il 5% ha un’età pari o superiore a 65 anni.
Utenti | 18-29 anni | 30-44 anni | 45-64 anni | 65+ |
L’ho usato io stesso per generare un testo | 15% | 17% | 9% | 5% |
Ho visto il testo generato per qualcun altro, ma non l’ho usato | 48% | 46% | 27% | 30% |
Non l’ho mai usato e non l’ho mai visto usare da nessuno | 20% | 31% | 55% | 59% |
Non so | 17% | 6% | 8% | 6% |
- Il 20% delle persone ha utilizzato ChatGPT per cercare informazioni.
- Il 19% lo ha usato per creare contenuti come i post sui social media.
- Il 14% ha provato ChatGPT per curiosità.
- L’11% lo ha usato per scopi accademici.
- L’11% lo ha usato per trovare consigli e suggerimenti.
- Il 10% lo ha usato per scrivere codici.
Al momento ChatGPT è disponibile in oltre 185 Paesi. Gli unici luoghi in cui non è ancora accessibile sono:
- Cina
- Russia
- Bielorussia
- Corea del Nord
- Iran
- Afghanistan
- Venezuela
Il traffico verso il sito web di ChatGPT proviene da tutto il mondo:
- Stati Uniti: 14,84% degli utenti
- India: 6,23% degli utenti
- Giappone: 3,63% degli utenti
- Colombia: 3,19% degli utenti
- Canada: 2,94% degli utenti
- Altri Paesi: 69,18% degli utenti
ChatGPT è in grado di accettare richieste e rispondere a domande in più di 95 lingue, che includono:
- inglese
- spagnolo
- francese
- italiano
- mandarino
- arabo
- russo
- giapponese
- coreano
- hindi
- tailandese
- e altre ancora.
Sebbene sia stato scritto principalmente in Python, ChatGPT è comunque in grado di comprendere la maggior parte dei linguaggi di programmazione più diffusi. Le lingue in cui il chatbot può codificare includono:
- Python
- JavaScript
- C++
- C#
- Java
- Ruby
- PHP
- Go
- Swift
- TypeScript
- SQL
- Shell
Investimenti su OpenAi e ChatGPT
Come anticipato, ChatGPT è stato sviluppato da OpenAI nel 2015. OpenAI è un’azienda californiana lanciata nel 2015 come organizzazione no-profit da Sam Altman, Greg Brockman, Reid Hoffman, Jessica Livingston, Elon Musk, Ilya Sutskever, Wojciech Zaremba e Peter Thiel, con l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale in grado di migliorare la vita delle persone e risolvere i problemi globali.
Nel 2019 la start-up si è trasformata da azienda no-profit a società a scopo di lucro, con profitto limitato in modo che i primi investitori potessero ricevere un ritorno del 100% sull’investimento. Qualsiasi profitto aggiuntivo viene dirottato al ramo no-profit dell’azienda.
Microsoft è il principale investitore di OpenAI
Nel 2019, il colosso tecnologico Microsoft (NYSE: MSFT) ha investito 1 miliardo di dollari in OpenAI, diventando il fornitore esclusivo di provider cloud per tutti i servizi della start-up californiana, compreso ChatGPT. Successivamente, ha investito altri 2 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2022, per poi scucire un assegno di ben 10 miliardi di dollari nel gennaio 2023.
Ora Microsoft detiene una partecipazione del 49% in OpenAI.
Statistiche ChatGPT – Ricavi
OpenAI, che ha guadagnato meno di 10 milioni di dollari nel 2022, prevede che ChatGPT genererà un fatturato di $ 200 milioni entro la fine del 2023 e di $ 1 miliardo entro il 2024.
Durante il round di finanziamento del gennaio 2023, Microsoft ha valutato OpenAI 29 miliardi di dollari, mentre nel 2021 ChatGPT era stato valutato 14 miliardi di dollari.
Statistiche ChatGPT – Software, Algoritmo e Parametri Statistici
ChatGPT fa parte di una famiglia ormai molto vasta di LLM (acronimo di Large Language Model) ed è quindi un modello linguistico di grandi dimensioni.
È stato programmato utilizzando una tecnica chiamata Reinforcement Learning from Human Feedback (RLHF, cioè apprendimento per rinforzo dal feedback umano) e le lettere GPT nel suo nome stanno per Generative Pre-Trained Transformer, ovvero un’intelligenza artificiale che utilizza le sue conoscenze esistenti per rispondere alle domande.
Il chatbot è stato addestrato su 45 TB di dati testuali provenienti da libri, siti web, articoli di giornale, notizie online e altro ancora. In totale, il modello linguistico è stato “alimentato” con 300 miliardi di parole, con il processo di formazione che ha richiesto ben 1.000 GPU NVIDIA V100.
L’addestramento di ChatGPT è stato eseguito su un supercomputer di Microsoft Azure ed è stato messo a punto utilizzando diversi gigabyte di dati.
GPT-4, la versione più recente di ChatGPT, ha più di 100 trilioni di parametri, contro i 175 miliardi del suo predecessore GPT-3.
Grazie alle sue capacità senza eguali, ChatGPT ha superato l’esame di abilitazione forense e ha ottenuto un punteggio di 60 all’esame di abilitazione alla professione medica negli Stati Uniti.
Keyword e statistiche sul traffico web
Nel marzo 2023, ChatGPT ha registrato 53 milioni di nuovi visitatori al giorno. Si tratta di un notevole aumento rispetto ai 13 milioni di visitatori giornalieri registrati a gennaio 2023 e ai 35 milioni del febbraio 2023. Questo significa che il traffico del sito è aumentato del 56% da febbraio a marzo.
Secondo una recente ricerca, i visitatori di ChatGPT hanno trascorso in media 8 minuti e 44 secondi sul sito, visitando una media di 6,67 pagine. Inoltre, la frequenza di rimbalzo è stata del 16,07% nel mese di marzo 2023.
Il traffico verso ChatGPT proveniva principalmente da connessioni dirette, mentre i rinvii da altri siti sono stati la seconda fonte di traffico più consistente.
Sorgente di traffico su ChatGPT | Percentuale del traffico totale |
Diretto | 69,43% |
Referrer | 19,97% |
Ricerca | 4,37% |
Social | 3,87% |
2,33% | |
Altro | 0,03% |
Il traffico di ricerca indica che gli utenti cercano ChatGPT per nome. Anche se solo il 4,37% degli utenti trova ChatGPT attraverso un motore di ricerca, i termini di ricerca utilizzati per trovarlo suggeriscono che non stanno cercando un modello AI qualsiasi, ma appositamente quello di OpenAI.
Keyword | Traffico mensile verso ChatGPT |
Chat GPT Login | 2,9 milioni |
Chat OpenAI | 1,6 milioni |
OpenAI Chat | 836,2 k |
Chat.OpenAI | 733,9 k |
ChatGPT Login | 536,4 k |
Altre parole chiave | 8,8 k |
ChatGPT sui social media
Quasi il 4% dei rinvii a ChatGPT proviene dai social media.
- Il 51,47% proviene da YouTube
- Il 16,27% da Twitter
- L’11,75% da Facebook
- L’8,80% da WhatsApp
- Il 3,93% da Reddit
- L’11,71% da altri canali di social media
Costi di utilizzo di ChatGPT e abbonamenti
Per funzionare, ChatGPT ha un costo giornaliero di circa 100.000 dollari, pari a quasi 3 milioni di dollari al mese.
La maggior parte delle spese deriva dall’elaborazione nel cloud Microsoft Azure. E infatti, quando Microsoft ha investito 1 miliardo di dollari in OpenAI nel 2019, la maggior parte dell’investimento è avvenuta sotto forma di crediti di calcolo Azure.
Sebbene i dettagli dell’accordo con Microsoft non siano stati resi pubblici, sappiamo che Azure in genere fa pagare 3 dollari all’ora per GPU. A questa tariffa, ogni parola generata da ChatGPT costerebbe circa 0,0003 $.
Inoltre, nonostante ChatGPT 3 e 3.5 siano gratuiti, l’eccessiva mole di dati e il consistente traffico sul sito spesso rendono il servizio inaccessibile o difficile da usare. Per questo, lo scorso febbraio OpenAI ha introdotto ChatGPT Plus, un abbonamento premium che costa 20 dollari al mese.
Questo abbonamento consente di accedere a ChatGPT anche nei momenti di picco e di ottenere risposte più rapide dal chatbot. È anche l’unico modo per accedere a GPT-4, l’ultimo modello linguistico multimodale di grandi dimensioni di OpenAI.
Statistiche su ciò che le persone pensano di ChatGPT
Secondo un recente sondaggio di YouGov, il 70% degli utenti ritiene che ChatGPT migliorerà la vita delle persone. Tuttavia, l’87% degli intervistati ha anche dichiarato di temere che il chatbot possa essere utilizzato da aziende o governi per controllare la popolazione.
Negli Stati Uniti, solo il 13% delle persone pensa che ChatGPT sarà vantaggioso per la società, mentre il 36% ritiene che sia una minaccia, il 23% che non avrà alcun impatto significativo e il 28% non ne è sicuro.
Il 63% degli utenti ritiene che le aziende potrebbero utilizzare ChatGPT come mezzo pubblicitario, ma per il momento OpenAI non ha ancora deciso se consentirà o meno la pubblicità nelle risposte del chatbot.
L’85% delle persone ha invece dichiarato che userebbe ChatGPT come terapeuta, il 60% che lo sfrutterebbe per ottenere consigli medici e il 13% ha detto che utilizzerebbe ChatGPT per flirtare o parlare in modo sconcio.
Inoltre, l’83% degli intervistati ha paura che ChatGPT sia prevenuto nei confronti delle minoranze. In effetti, i pregiudizi impliciti nei confronti delle minoranze sono un problema ben documentato nei modelli di intelligenza artificiale esistenti, come gli algoritmi di riconoscimento facciale.
Ancora, il 50% delle persone teme che ChatGPT sostituirà il proprio lavoro. I principali lavori che si pensa possano essere rimpiazzati dall’IA sono:
- Sviluppo di software
- Analisi dei dati
- Servizio clienti
- Creazione di contenuti
- Marketing
Tuttavia, il 14% degli intervistati ritiene che ChatGPT finirà per creare nuovi posti di lavoro, mentre il 59% degli insegnanti sostiene che sarà utile per l’istruzione. In base a un recente studio, il 38% degli insegnanti a livello globale ha già permesso ai propri studenti di utilizzare il chatbot. Ciononostante, il 25% ritiene che ChatGPT sarà usato dagli studenti solo per imbrogliare.
Cosa pensano Elon Musk e altre personalità influenti di ChatGPT?
Elon Musk afferma che la tecnologia IA come ChatGPT sia “uno dei maggiori rischi per il futuro della civiltà“.
Sebbene abbia sottolineato che l’intelligenza artificiale ha le potenzialità per risolvere numerosi problemi a livello globale, sostiene anche che potrebbe essere più pericolosa delle armi nucleari se non viene gestita correttamente.
Al contrario, il fondatore di Microsoft Bill Gates definisce l’IA come ChatGPT “fondamentale come la creazione del microprocessore, del personal computer, di Internet e del telefono cellulare“, affermando che, sebbene ChatGPT sia ancora imperfetto, l’IA sarà la più grande evoluzione tecnologica del decennio.
Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha dichiarato che l’IA generativa “è la tecnologia più profonda” che Google abbia mai sviluppando. Di recente, infatti, la grande G ha rilasciato un proprio concorrente di ChatGPT, chiamato Bard, per difendere il proprio monopolio de facto nell’ambito dei motori di ricerca contro rivali del calibro di Microsoft.
Nel frattempo, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha avvertito che gli esseri umani devono avere un controllo “inequivocabile e indiscutibile” sui modelli di IA, mentre il numero uno di Apple, Tim Cook, vede un grande potenziale in ChatGPT e nei modelli di IA correlati, affermando che “Influenzerà ogni prodotto e ogni servizio che abbiamo“.
Apple integra già gli assistenti AI in molti dei suoi dispositivi, ritenendo che ChatGPT e altri modelli di intelligenza artificiale abbiano il potenziale per potenziare la sua linea di prodotti.
Tra i più critici, Warren Buffett sostiene che ChatGPT potrebbe ridurre i posti di lavoro: “Sicuramente penso che comporterebbe una riduzione significativa dell’occupazione in alcuni settori“.
Buffett ritiene che questo sia un aspetto positivo per l’economia e che potrebbe consentire alle persone di avere più tempo libero. Tuttavia, avverte anche che gli effetti dirompenti dell’IA potrebbero causare problemi alla società nel breve periodo.
Statistiche ChatGPT – La storia del progetto
OpenAI, la società dietro ChatGPT, è stata fondata nel 2015 da Elon Musk, Sam Altman, Greg Brockman, Wojciech Zaremba, Ilya Sutskever e John Schulma, con l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale in grado di migliorare la vita delle persone e risolvere i problemi globali.
Il progetto GPT è stato avviato nel 2018 con l’intento di creare un algoritmo di IA in grado di generare testo coerente e naturale. I suoi sviluppatori hanno utilizzato una tecnologia di deep learning chiamata Transformer, che permette di elaborare grandi quantità di dati in modo efficiente. Basandosi su precedenti ricerche nel campo del Natural Language Processing (NLP), GPT-1 ha rappresentato un passo avanti significativo nella comprensione e nella generazione del linguaggio.
Il modello è stato addestrato su un corpus di testi che includevano libri, articoli di giornale e siti web. In questo modo ha imparato a comprendere e generare testi in modo simile alla mente umana.
Tuttavia, nonostante le sue notevoli capacità, GPT-1 presentava alcune limiti. Ad esempio, era in grado di generare testo coerente solo per brevi segmenti e spesso perdeva il contesto delle conversazioni più lunghe.
Così, nel 2019, OpenAI ha lanciato GPT-2, un modello notevolmente migliorato rispetto al suo predecessore. Con una capacità di apprendimento di gran lunga maggiore e un architettura più sofisticata, GPT-2 riusciva a generare testi più lunghi e coerenti, rispondendo in modo più accurato alle domande e alle richieste degli utenti.
Tuttavia, a causa dell’enorme aumento delle sue prestazioni, emersero anche numerose preoccupazioni etiche, che portarono OpenAI a decidere di non rilasciare pubblicamente l’intero modello GPT-2 per evitare che venisse utilizzato in modo improprio, ad esempio per la generazione di fake news o spam. Pertanto, la start-up ha rilasciato un modello ridotto e avviato una discussione sulle implicazioni etiche dell’IA avanzata.
Nel 2020, OpenAI lancia GPT-3, un vero e proprio colosso del linguaggio. Con 175 miliardi di parametri, GPT-3 è stato il più grande e potente modello di linguaggio mai creato fino a quel momento, in grado di comprendere e generare testi con una precisione e una coerenza senza precedenti.
Il chatbot si è dimostrato estremamente versatile e capace di eseguire una vasta gamma di compiti, tra cui la traduzione di lingue, la risoluzione di problemi matematici, la scrittura di codici e molto altro ancora.
La sua impressionante gamma di abilità ha suscitato un enorme interesse e ha aperto la strada a nuove ed innovative applicazioni dell’IA. A quel punto, il fenomeno iniziò ad esplodere, diventando la news principale nel settore informatico e conquistando spazio anche nei media mainstream.
L’ultimo modello della serie, GPT-4, ha ulteriormente migliorato la comprensione e la generazione del linguaggio, affinando le sue capacità e diventando ancora più simile a un interlocutore umano. Con un’enfasi maggiore sull’etica dell’IA e sulla mitigazione dei possibili rischi, GPT-4 è stato sviluppato con l’obiettivo di fornire un’interazione utile e sicura tra gli utenti e l’IA.
Il successo di GPT-4 è stato scandito da un’architettura più avanzata, un apprendimento più profondo e una migliore comprensione del contesto, consentendo al modello di generare risposte più pertinenti e accurate, con un notevole miglioramento della qualità delle conversazioni e delle interazioni con gli utenti.
Dal suo lancio, però, Open AI non ha più fornito dettagli sul progetto, come il numero di parametri usati, preferendo nascondere i principali dati di sviluppo per far fronte alla forte concorrenza nel settore. Inoltre, vale la pena ricordare che GPT-4 non può essere utilizzato gratuitamente, ma solo sottoscrivendo un abbonamento mensile.
Come funziona ChatGPT?
ChatGPT è uno strumento basato sul modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM). Si tratta di algoritmi di deep learning in grado di riconoscere, riassumere, tradurre, prevedere e generare testo e altri contenuti sulla base delle conoscenze acquisite da un’enorme set di dati.
L’IA di OpenAI attinge a diverse fonti di informazioni come enciclopedie, dizionari, documenti tecnici e testi online, e continua ad apprendere e aggiornare le sue conoscenze in base alle interazioni con gli utenti.
Dal momento che fornisce risposte in una casella di testo, possiamo dire che ChatGPT agisce come un motore di ricerca, un chatbot e un assistente virtuale. A metà marzo 2023 OpenAI ha rilasciato l’ultima versione dell’IA, GPT-4, disponibile però solo per chi ha la versione a pagamento ChatGPT Plus.
In ogni caso, usare ChatGPT è molto semplice e chiunque può farlo gratuitamente. Al momento in Italia non c’è un’app ufficiale di ChatGPT, disponibile per ora solo per iPhone negli Stati Uniti e presto in arrivo anche su Android. L’accesso a ChatGPT è quindi possibile solo da browser fino al debutto dell’app anche da noi.
Per utilizzare ChatGPT basta collegarsi al sito web di OpenAI/ChatGPT ed effettuare l’accesso con il proprio account Gmail o Facebook. È inoltre necessario inserire e verificare il proprio numero di cellulare. Una volta effettuato il login, si può interagire con il chatbot scrivendo le domande nella barra di ricerca in basso e cliccando sul tasto a forma di aeroplanino per inviarla. L’interfaccia di ChatGPT è molto semplice, con la schermata principale che mostra alcuni esempi di domande che si possono fare al chatbot, le sue capacità e anche i suoi limiti.
Inoltre, quando si effettua il login su ChatGPT, viene mostrato un avviso che spiega come la piattaforma raccoglie i dati: “Le conversazioni potrebbero essere riviste dai nostri addestratori di IA per implementare i nostri sistemi“, invitando a non condividere nessun dato sensibile nelle proprie conversazioni.
Nella barra laterale posta sulla sinistra si può visualizzare un’elenco delle precedenti conversazioni con il chatbot, passare dalla Dark mode alla Light mode e viceversa, accedere alla sezione FAQ (domande frequenti), dove trovare tutte le informazioni utili su ChatGPT, fare l’upgrade alla versione Plus e disconnettersi.
Limiti di ChatGPT
1. ChatGPT può generare informazioni false
Sebbene ChatGPT fornisca spesso risposte corrette, può anche darne di errate con lo stesso livello di affidabilità. Questo rende difficile fidarsi del chatbot, soprattutto su argomenti complessi o importanti.
2. I dati di ChatGPT non coprono gli eventi successivi al settembre 2021
Il database di formazione di ChatGPT si ferma a settembre 2021, per cui il modello non conosce gli eventi mondiali accaduti dopo tale data. Nei primi giorni successivi al lancio ufficiale, l’IA ha discusso con alcuni utenti su eventi verificatisi di recente, ma di cui ChatGPT non era a conoscenza.
3. ChatGPT ha un limite di circa 500 parole
Se la richiesta di un utente è più lunga di 500 parole, ChatGPT potrebbe non rispondere. Il modello può anche interrompere le sue risposte una volta arrivato a 500 parole. In questo caso, gli utenti devono chiedere a ChatGPT di continuare la risposta dal punto in cui l’ha lasciata. Secondo quanto riferito, GPT-4 (disponibile con l’abbonamento ChatGPT Plus) ha aumentato in modo significativo questo limite di parole.
4. ChatGPT non è sempre disponibile
Durante le ore di picco della domanda, il sito web di ChatGPT può non essere accessibile. In questi casi, gli utenti devono semplicemente aspettare che il traffico diminuisca prima di poter effettuare una richiesta, mentre gli abbonati a ChatGPT Plus hanno sempre un accesso prioritario durante le ore di punta.
5. ChatGPT può essere utilizzato per scopi dannosi
Anche se ChatGPT è stato programmato per non rispondere a certi tipi di richieste, i controlli sul modello spesso e volentieri presentano delle lacune. Infatti, ChatGPT è stato spesso utilizzato per generare informazioni false, scrivere codici malware o addirittura per inviare mail di phishing.
Il futuro di ChatGPT
OpenAI ha rilasciato GPT-4 il 13 marzo 2023, appena 3 mesi dopo il lancio di ChatGPT. Quest’ultima versione ha più di 100 trilioni di parametri e il fatto che sia stata lanciata solo 3 mesi dopo il lancio di ChatGPT suggerisce che OpenAI potrebbe continuare ad aggiornare il modello.
Nel frattempo, Microsoft ha iniziato a integrare il chatbot nella sua suite Office 365, che comprende Word, Excel, Powerpoint e Outlook, ed è utilizzata da 345 milioni di persone in tutto il mondo.
L’integrazione di ChatGPT (in particolare del modello Prometheus leggermente modificato da Microsoft) potrebbe rendere l’IA molto più accessibile a imprese e settori.
Sebbene al momento siano relativamente poche le aziende che utilizzano ChatGPT su base quotidiana, la situazione potrebbe cambiare nel prossimo futuro, portando l’IA a svolgere molte delle mansioni più monotone e pericolose dei lavoratori “umani” e le aziende ad assumere meno dipendenti.
ChatGPT vs competitor
I competitors di ChatGPT tra gli altri sono anche Bing di Microsoft, Chatsonic e Google Bard.
Bing Chat e Chatsonic sono strettamente correlati a ChatGPT, con alcune piccole differenze nelle modalità di addestramento del modello. Entrambi si basano su GPT-3.5 di OpenAI. Google Bard, invece, è il modello linguistico di Google, rilasciato al pubblico nel marzo 2023.
ChatGPT | Chat di Bing | Chatsonic | Google Bard | |
Tipo di piattaforma | Chatbot basato sull’IA | Chatbot basato sull’IA con funzionalità di motore di ricerca | Chatbot basato sull’IA | Chatbot basato sull’IA con funzionalità di motore di ricerca |
Offerto da | OpenAI GPT-3.5 | Prometeo (versione Microsoft di GPT-3.5) | OpenAI GPT-3.5 | Google LaMDA |
Fonte di dati | 45 TB di dati testuali da siti Web, libri e altre fonti. | Come ChatGPT, più siti web da Bing Search Index | Come ChatGPT, più l’indicizzazione in tempo reale | Indice di ricerca di Google |
Base di conoscenza | Nessun dato dopo settembre 2021 | Consapevole di tutti gli eventi fino ad oggi | Consapevole di tutti gli eventi fino ad oggi | Consapevole di tutti gli eventi presenti e passati |
Disponibilità | Gratuito (l’abbonamento Plus costa $ 20 al mese) | Gratuito (disponibile solo nel browser Microsoft Edge) | Gratuito | Gratuito (disponibile solo negli Stati Uniti e nel Regno Unito) |
Utilizzo | Illimitato | Illimitato | Illimitato | Illimitato |
Curiosità su ChatGPT
Per ottenere la migliore risposta da ChatGPT o per spingere l’algoritmo a rivelare i suoi difetti, è necessario che i prompt siano realizzati con cura. Di conseguenza, OpenAI e altre aziende tech che lavorano su modelli linguistici di IA hanno iniziato ad assumere “ingegneri dei prompt”. Non si tratta necessariamente di informatici, ma piuttosto di scrittori creativi in grado di trovare il modo migliore per parlare con l’IA.
Altra curiosità interessante è che ChatGPT sa raccontare anche le barzelletta. Anche se il chatbot non è molto divertente di default, può diventarlo con la giusta serie di suggerimenti. Ad esempio, gli utenti possono chiedere a ChatGPT di scrivere una storia nello stile del loro comico preferito, oppure di essere sarcastico nelle sue risposte.
Far diventare ChatGPT divertente richiede tentativi ed errori, ma è molto gratificante quando ci si riesce.
Inoltre, ogni volta che gli utenti conversano con ChatGPT, il modello AI impara qualcosa di nuovo, perfezionandosi costantemente in base al feedback. Pertanto, se un utente ottiene una risposta e poi chiede un chiarimento, il chatbot terrà conto della domanda successiva quando risponderà a una richiesta simile.
Infine, è molto probabile che le persone si siano imbattute nei testi generati da ChatGPT senza saperlo. I professionisti di molti settori hanno iniziato a usarlo per redigere le e-mail, gli agenti immobiliari per scrivere gli annunci e i programmatori per scrivere e controllare gli errori nel codice.