Nel tentativo di dare una spinta ai proventi della società, Twitter sta valutando la possibilità di organizzare aste online per la vendita di alcuni username, necessari per identificare il profilo degli utenti attivi sul social network.
Fonti anonime hanno riferito al New York Times che la piattaforma sta prendendo in considerazione questa possibilità già dal mese scorso. In particolare, gli esperti dell’azienda vogliono organizzare delle aste pubbliche in cui le persone possono fare offerte per acquistare il nome utente che intendono utilizzare, anche se non è ancora chiaro quali saranno gli username interessati dal provvedimento, nè i passi concreti per l’attuazione del progetto.
In un tweet pubblicato il mese scorso, il miliardario fondatore di Tesla, Elon Musk, ha dichiarato di voler eliminare dalla piattaforma circa 1,5 milioni di account inattivi per liberare spazio, palesando questo interesse subito dopo aver assunto il controllo della società nell’ottobre dello scorso anno, con un’acquisizione costata ben 44 miliardi di dollari.
“Sebbene Twitter abbia una politica che vieta la vendita e l’acquisto degli username, da anni ormai le persone sono in grado di acquistare i nomi utente desiderati sui mercati neri.“
In passato l’elevata domanda di username ricercati ha attirato l’attenzione di un numero sempre più crescente di hacker, interesse che nel 2020 è culminato nell’arresto di un adolescente per aver violato il social network con la vendita di nomi utente di alto profilo.
Numerosi personaggi pubblici hanno visto i loro account compromessi dall’hacker, tra cui l’ex presidente Barack Obama, lo stesso Elon Musk, Bill Gates e altri ancora.
Tuttavia, Twitter non è la prima azienda a prendere in considerazione la possibilità di generare entrate attraverso aste online basate sulla vendita degli username inattivi.
Lo scorso ottobre, la popolare piattaforma di messaggistica Telegram ha annunciato che avrebbe organizzato delle compravendite pubbliche per i nomi utente attraverso un marketplace costruito sulla blockchain TON.
Musk è alla costante ricerca di nuovi modi per incrementare le entrate di Twitter
Finora l’acquisizione di Twitter da 44 miliardi di dollari da parte di Musk è stata un completo disastro e, per recuperare l’investimento, il miliardario ha dovuto vendere più di 4 miliardi di azioni Tesla. Ora l’imprenditore 36enne è alla costante ricerca di nuovi modi per incrementare le entrate dell’azienda, pur facendo i conti con la flessione delle entrate pubblicitarie.
Secondo vari rapporti, dopo l’acquisizione di Musk molti inserzionisti hanno abbandonato la piattaforma e l’azienda si è vista costretta a ridurre le sue previsioni sulle entrate. A titolo di riferimento, le entrate di Twitter nel 2021 sono state di 5,1 miliardi di dollari, di cui 4,5 miliardi provenienti solamente dall’advertising.
Nel tentativo di incrementare i guadagni, la società ha attuato molti cambiamenti, come l’abolizione del divieto di pubblicità politica e l’aumentato del costo dell’abbonamento a Twitter Blue su Android a 11 dollari, che ora corrisponde al prezzo offerto su iOS.
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