Secondo una nota di pianificazione visionata da Reuters e da una persona a conoscenza del piano, Tesla (NYSE: TSLA) ha in programma di aumentare la produzione nello stabilimento di Shanghai nei prossimi due mesi per soddisfare la crescente domanda, stimolata dall’aggressivo taglio dei prezzi dei suoi modelli più venduti, ossia la Model 3 e la Model Y.
In base a quanto riportato nella nota, la casa automobilistica prevede di produrre una media settimanale di quasi 20.000 unità nei mesi di febbraio e marzo.
Questo livello produttivo riporterebbe la produzione dell’impianto di Shanghai al ritmo di settembre, quando ha prodotto 82.088 vetture Model 3 e Model Y, secondo i dati della China Passenger Car Association.
A dicembre, la gigafactory di Shanghai ha tagliato la produzione di circa un terzo rispetto a novembre e a gennaio ha esteso il periodo di ferie dei lavoratori per il Capodanno lunare, per far fronte all’aumento delle scorte prima di tagliare i prezzi tra il 6 e quasi il 14% in Cina.
Durante la teleconferenza della scorsa settimana per discutere i risultati del quarto trimestre di Tesla, l’amministratore delegato Elon Musk ha dichiarato che dopo i tagli ai prezzi globali gli ordini erano all’incirca il doppio della produzione di gennaio.
Il Ceo ha anche affermato che nel 2023 le consegne potrebbero raggiungere i 2 milioni di veicoli, a patto che non ci siano interruzioni esterne.
I tagli dei prezzi di Tesla in Cina hanno scatenato quella che gli analisti hanno descritto come una guerra dei prezzi, dato che le case automobilistiche cinesi Xpeng e Aito di Seres hanno seguito l’azienda statunitense nell’applicazione degli sconti.
Nei primi 29 giorni di gennaio, le vendite medie giornaliere al dettaglio in Cina sono aumentate del 36% rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente, raggiungendo quota 25.686 veicoli.
La crescita è stata leggermente superiore a quella del principale concorrente BYD, mentre le vendite complessive di automobili sono scese del 45%, secondo i dati della China Merchants Bank International.
Ricordiamo, infine, che lo stabilimento di Shanghai produce veicoli sia per il mercato cinese sia per l’esportazione in Europa.
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