Terremoto in casa Juventus. Nella serata di ieri il presidente del sodalizio bianconero Andrea Agnelli e tutto il CDA ha rimesso il proprio mandato. Questa mattina il titolo in Borsa ha subito un tracollo. Le azioni Juventus infatti al momento vengono scambiate a 0,2606 euro per azione, ovvero a -6,79% rispetto all’apertura a 0,2532 euro.
Il nuovo Cda sarà nominato il 17 gennaio 2023 dall’assemblea dei soci. Intanto, Maurizio Scanavino (ad di GEDI) è il nuovo direttore generale della società.
Caos Juve – I fatti
Secondo i bene informati, a finire sotto i riflettori sarebbero stati i bilanci delle ultime stagioni e il cosiddetto caso plusvalenze – oggetto di inchiesta – vicende che hanno trovato ampio spazio nel comunicato di ieri sera che ha sancito la fine dell’era Andrea Agnelli alla Vecchia Signora.
Oltre ad Agnelli, hanno lasciato il CDA il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene.
Il passo indietro è maturato dopo il coinvolgimento nell’indagine della Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio e le contestazioni della Consob che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio.
Il CDA proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’assemblea dei soci convocata per il prossimo 17 gennaio.
L’apertura delle Borse europee
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sopra la parità, all’indomani di una seduta di realizzi che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rosso (Ftse Mib -1,12% a 24.440 punti). La Borsa italiana è stata appesantita soprattutto da vendite sui petroliferi (con Eni, Saipem, Tenaris tutte in deciso calo); bene Iveco e Leonardo, banche deboli.
L’agenda macro prevede alcuni dati fra cui l’inflazione di novembre in Spagna e Germania, in attesa del dato sull’eurozona che sarà diffuso domani.
Prosegue l’attesa per i meeting di dicembre di Fed e Bce: al momento il mercato sconta in entrambi i casi un rialzo dei tassi di 50 punti base.
Inoltre si guarda ancora alla situazione Covid in Cina. I future Usa trattano stamattina positivi.
A Tokyo il Nikkei ha chiuso con un -0,48% a 28.027 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0360; il petrolio rimbalza con il Brent a 84 dollari e il Wti a 78 dollari al barile.
Wall Street ha chiuso ieri sera in deciso calo: Dow Jones -1,45% a 33.849 punti, S&P 500 -1,54% a 3.963 punti, Nasdaq -1,58% a 11.049 punti.
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