Anche il gigante dei pagamenti elettronici PayPal si è unito al crescente coro di aziende tecnologiche che hanno deciso di ridurre il proprio organico quest’anno: la società ha infatti annunciato oggi il licenziamento di 2.000 dipendenti.
In una lettera inviata ai dipendenti, l’amministratore delegato Dan Schulman ha spiegato che l’azienda sta apportando cambiamenti per far fronte a un “difficile scenario macroeconomico“, aggiungendo che i lavoratori interessati saranno informati nelle prossime settimane.
Ha inoltre sottolineato che alcune unità aziendali saranno più colpite di altre e che alle persone licenziate verranno offerti “pacchetti generosi” e il supporto di cui hanno bisogno in questa transizione.
È possibile che PayPal si stesse preparando a questa decisione già da molti mesi, come indicano i commenti rilasciati dal team dirigenziale durante la telefonata di presentazione degli utili per il terzo trimestre del 2022.
In quell’occasione, Schulman ha commentato che:
“Ci sono alcune cose che possiamo controllare, come le spese aziendali, dove stiamo investendo e come stanno andando quegli investimenti. E credo che il team stia facendo un ottimo lavoro. Poi ci sono cose, come il contesto macroeconomico, che non possiamo controllare, quindi dobbiamo essere pronti a un’ampia gamma di scenari“.
Perché PayPal e altre aziende tech stanno licenziando?
Negli ultimi tempi, il contesto macroeconomico si è deteriorato a causa delle misure di rigore adottate dalle maggiori banche centrali del mondo per ridurre le pressioni inflazionistiche.
Di conseguenza, la maggior parte degli economisti prevede un rallentamento dell’economia globale entro i prossimi 12-24 mesi, mentre le probabilità di una recessione negli Stati Uniti sono salite al 96% secondo un rapporto del Conference Board.
Come la maggior parte delle aziende tecnologiche, PayPal ha registrato un aumento della crescita economica durante la pandemia, poiché le persone hanno iniziato a fare acquisti online più frequentemente, utilizzando PayPal come piattaforma di pagamento. Ora che i modelli di acquisto stanno tornando alla normalità, l’azienda si è vista costretta a ridurre il proprio organico in risposta.
Anche l’aumento dei tassi di interesse ha fatto la sua parte, portando la società a ridurre le spese aziendali a causa dell’aumento dei costi di finanziamento.
Altre importanti aziende tecnologiche che hanno annunciato licenziamenti dall’inizio dell’anno sono Alphabet (GOOG), Microsoft (MSFT), Spotify (SPOT) e Salesforce (CRM). Anche Stripe – uno dei più agguerriti rivali di PayPal – ha recentemente annunciato una riduzione del 14% del proprio organico.
Il titolo PayPal ha perso 3/4 del suo valore in meno di due anni
Ovviamente, anche le azioni di PayPal (PYPL) sono state duramente colpite da questi cambiamenti nel panorama macroeconomico e attualmente valgono quasi il 75% in meno del massimo storico di 311 dollari per azione raggiunto nel luglio 2021.
Il calo si è accentuato dopo che la società ha comunicato i risultati finanziari relativi al terzo e quarto trimestre dell’anno.
Durante la pandemia il titolo PYPL ha registrato guadagni record, poiché i consumatori si sono riversati su Internet per acquistare tutto ciò di cui avevano bisogno e hanno utilizzato la piattaforma della società per pagare gli acquisti.
Di conseguenza, sia il volume dei pagamenti che i guadagni sono saliti alle stelle, per poi calare bruscamente con il ritorno alla normalità. Inoltre, come molte altre aziende tecnologiche, anche PayPal potrebbe aver ampliato il proprio organico in modo aggressivo durante quei mesi per far fronte alla crescente domanda dei suoi servizi.
La prossima settimana l’azienda presenterà i risultati finanziari relativi al quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 e gli analisti si aspettano ulteriori dettagli su come la società si sta preparando a quello che potrebbe essere l’inizio di un ciclo di recessione.
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