Arbitrum è uno dei più famosi e utilizzati Layer 2 di Ethereum, ovvero reti costruite su blockchain già esistenti che permettono di eseguire transazioni al di fuori dei network principali in modo più efficiente ed economico.

Creata nel 2018 da Off Chain Labs – una startup di New York nata con l’obiettivo di sviluppare soluzioni di scalabilità per il Web3 – negli ultimi mesi la sua popolarità è aumentata notevolmente e, di conseguenza, anche il suo utilizzo, come si evince dall’elevato numero di transazioni processate dalla rete.

Ora la comunità attende con impazienza l’airdrop del token di Arbitrum (ARB), fissato per il 23 Marzo. Gli utenti che hanno interagito con il Layer 2 negli mesi scorsi potranno effettuare il claim (prelevare) degli ARB che gli spettano. Si può già controllare quanti token ARB si riceveranno, collegando il proprio crypto wallet al sito della Arbitrum Foundation. La quantità è calcolata in base al numero di transazioni eseguite sulla rete e alla frequenza con la quale sono state effettuate.

In vista dell’imminente airdrop di ARB, Arbitrum ha registrato un aumento significativo delle attività, ma per quanto questa possa essere un’ottima notizia per la rete e i suoi utenti, ha anche aperto un’opportunità per gli hacker di prendere di mira vittime ignare.

Infatti, secondo una recente scoperta della società di crypto intelligence Arkham oltre 2400 account sono già stati compromessi.

Arkham ha spiegato come l’hacker ha effettuato questi l’attacchi:

“… si tratta di 2400 portafogli per i quali l’hacker ha in qualche modo avuto accesso alla seed phrase. Quando l’utente ha approvato i token ARB sul contratto 0x59 – al fine di trasferirli dal proprio conto a un altro indirizzo – l’hacker ha potuto spostarli semplicemente attraverso il contratto, piuttosto che tentare di inviare transazioni individualmente“.

Pertanto, a seguito dell’approvazione di queste transazioni, numerosi account sono stati vittime dell’attacco.

 

 

Tuttavia, mentre l’hacker ha già accesso a questi fondi, Arkham ha indicato in un Tweet un modo per recuperarli.

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Tutto quello che c’è da sapere sull’airdrop di Arbitrum

La initial supply (fornitura iniziale) del token di Arbitrum sarà inizialmente di 1 miliardo di ARB, distribuiti in questo modo:

  • il 12,75% alla community attraverso l’airdrop;
  • il 42% alla Arbitrum DAO, per finanziare le decisioni di governance e le DApp più utilizzate;
  • il 29,94% a Offchain Labs, la startup che si occupa dello sviluppo di Arbitrum;
  • il 17,54% agli investitori che hanno finanziato il progetto.

Visto, però, che non è ancora stata comunicata la fornitura circolante del token ARB, è impossibile a oggi prevedere il suo prezzo al momento dell’airdrop. Tuttavia se la capitalizzazione di mercato dovesse essere simile a quella del suo principale competitor Optimism, ovvero di circa 0,7 miliardi, il valore di ARB potrebbe avvicinarsi al dollaro.

A cosa servirà il token ARB?

Il token di Arbitrum distribuito attraverso l’airdrop di Giovedì 23 Marzo, verrà utilizzato principalmente come token di governance. In occasione del lancio verrà infatti istituita la Arbitrum DAO, che sarà composta dagli holder del token di Arbitrum, che potranno votare su tutte le decisioni future del progetto. Gli utenti potranno anche creare le loro sottoreti, chiamate “Layer 3”, nel caso in cui ricevano l’approvazione dalla Arbitrum DAO.

Le performance di Arbitrum negli ultimi mesi

I Layer 2 di Ethereum, in particolare Arbitrum e Optimism, che insieme hanno superato in numero di transazioni processate sulla blockchain “madre”, sono stati sotti i riflettori negli ultimi mesi.

Da novembre 2022, il numero di transazioni eseguite quotidianamente su Arbitrum oscilla tra 200.000 e 500.000, con il valore totale bloccato (TVL) sulla rete che ha continuato ad orbitare attorno al miliardo di dollari. Questo le ha permesso di scalare la classifica delle blockchain più utilizzate, stilata tenendo conto del loro TVL, fino a raggiungere la quarta posizione.

Ora resta da vedere se il TVL di Arbitrum aumenterà ulteriormente dopo l’airdrop del suo token ARB.