Mentre New York si prepara a un’eventuale arresto di Donald Trump, gli agenti hanno blindando il tribunale di Manhattan in vista delle proteste.
L’ex presidente potrebbe essere incriminato dalla procura di New York con l’accusa di aver usato impropriamente i fondi della campagna elettorale nel 2016 per assicurarsi il silenzio della pornostar Stormy Daniels, pagata 130 mila dollari dall’ex legale di Trump, Michael Cohen, affinché non spifferasse ai media del suo affaire con l’allora conduttore di The Apprentice nel 2006.
Si tratterebbe del primo procedimento penale in assoluto contro un presidente degli Stati Uniti. Sabato Trump – nuovamente in corsa per la Casa Bianca – ha pubblicato un post sul suo social Truth per esortare i suoi seguaci a protestare contro il suo imminente arresto.
Con il suo appello, l’ex presidente ha sollevato il timore delle forze dell’ordine che i suoi sostenitori potessero compiere atti di violenza simili all’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti a Washington.
Tuttavia, temendo una trappola, diversi gruppi di estrema destra hanno scelto di non unirsi alle proteste.
Il Gran Giurì, che ha ascoltato altre testimonianze lunedì, potrebbe formulare le accuse già questa settimana, mentre Trump – che è alla ricerca della nomination repubblicana per la Casa Bianca nel 2024 – aveva previsto che sarebbe stato arrestato martedì.
Un’incriminazione potrebbe danneggiare il suo tentativo di rimonta, visto che circa il 44% dei repubblicani sostiene che dovrebbe abbandonare la corsa alle presidenziali se venisse incriminato.
Nessuna protesta questa volta
Il sindaco di New York Eric Adams ha dichiarato ai giornalisti che la polizia sta monitorando i social media e tenendo d’occhio le “azioni inappropriate” in città, mentre il Dipartimento di Polizia ha riferito che finora non ci sono state minacce degne di nota.
Se accusato, Trump dovrà probabilmente spostarsi dalla sua casa in Florida per prendere le impronte digitali e sottoporsi ad altre procedure. Lunedì i funzionari delle forze dell’ordine si sono incontrati per discutere la logistica, come riferito da diversi media.
Secondo alcune fonti, l’ufficio di Bragg stava presentando al Gran Giurì prove su un pagamento di 130.000 dollari effettuato a Daniels nelle ultime settimane della campagna elettorale del 2016.
Il governatore della Florida Ron DeSantis, rivale di Trump per la nomination presidenziale repubblicana, ha detto lunedì che Bragg stava imponendo una “agenda politica” che comprometteva lo stato di diritto, ma ha anche preso velatamente di mira Trump.
“Non so cosa ci sia dietro il pagamento di una pornostar per assicurarsi il silenzio su una presunta relazione“, ha detto ai giornalisti.
Nel frattempo, i repubblicani della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti hanno avviato un’indagine sull’ufficio di Bragg con una lettera che chiede comunicazioni, documenti e testimonianze relative all’indagine.
Trump e altri repubblicani hanno anche detto che l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla lotta alla criminalità.
Alla richiesta di commentare la lettera, un portavoce dell’ufficio del procuratore, citando le statistiche secondo cui gli omicidi e le sparatorie sono diminuiti quest’anno, ha replicato:
“Non ci faremo intimidire dai tentativi di minare il processo giudiziario, né lasceremo che accuse infondate ci dissuadano dall’applicare equamente la legge“.
Trump è stato messo sotto impeachment due volte dalla Camera durante la sua presidenza, prima nel 2019 per la sua condotta nei confronti dell’Ucraina e poi nel 2021 per l’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti da parte dei suoi sostenitori. In entrambi i casi è stato assolto dal Senato.