Le voci su una possibile seconda tornata di licenziamenti sono state confermate, poiché oggi Meta Platforms Inc. (META) ha annunciato che taglierà altri 10.000 posti di lavoronei prossimi due mesi” per ridimensionare i costi aziendali e centrare i target finanziari.

L’azienda ha condiviso la notizia in un dettagliato comunicato stampa pubblicato questa mattina, in cui il suo fondatore e amministratore delegato, Mark Zuckerberg, ha sottolineato i due obiettivi principali del suo “anno di efficienza“.

I tagli ai posti di lavoro, ampiamente attesi, fanno infatti parte di una più ampia ristrutturazione che vedrà l’azienda eliminare i piani di assunzione per 5.000 posizioni, sospendere i progetti meno prioritari (tra cui il metaverso e gli hardware AR/VR) e ridurre l’organico del middle management.

Penso che dovremmo prepararci alla possibilità che questa nuova realtà economica continui per molti anni“, ha dichiarato Zuckerberg in un messaggio al suo staff.

La ristrutturazione decisa da Zuckerberg

Nell’ultimo trimestre del 2022 Meta aveva dimezzato gli utili (rimasti comunque sopra le attese degli analisti), zavorrati dai costi di ristrutturazione e dal Metaverso.

A seguito delle ingenti perdite della divisione Reality Labs, sede delle tecnologie e dei progetti metaverse dell’azienda, che nel 2022 ha registrato una perdita operativa totale di ben 13,72 miliardi di dollari, all’inizio dell’anno Zuckerberg aveva promesso agli investitori che il 2023 sarebbe stato un “anno di efficienza” per Meta.

Da allora l’azienda si è infatti concentrata sulla riduzione delle spese generali, sull’interruzione dei progetti che non contribuiscono a rafforzare la sua visione, sul suo core business e sulla ricerca di modi per monetizzare ulteriormente la sua famiglia di app.

Tuttavia, il programma di ridimensionamento dei costi deciso da Zuckerberg arriva in un momento complicato per la big tech, in cui le spese su base annua sono aumentate del 22% a 25,8 miliardi e le vendite complessive sono diminuite del 4% a 32 miliardi. A questo, vanno poi aggiunte le difficoltà dell’attività principale di Meta, la pubblicità online, che continua a pagare le proibitive condizioni di mercato e la concorrenza di aziende del calibro di Amazon e TikTok.

Inoltre, nell’ultima conferenza stampa il numero uno di Facebook ha sottolineato che la principale priorità a breve termine per rafforzare il business dell’azienda è l’intelligenza artificiale (AI), mentre il metaverso e gli hardware AR/VR sono progetti più a lungo termine.

I tagli ai posti di lavoro fanno parte della ristrutturazione di Meta

Secondo Zuckerberg, questa volta lasceranno l’azienda circa 10.000 dipendenti, mentre un totale di 5.000 posizioni lavorative aperte verranno chiuse – si tratta di ruoli che non sono ancora stati occupati e che la società rivaluterà per assicurarsi che siano ancora una priorità.

Si tratta di un fenomeno che va avanti ormai da mesi e che ha già coinvolto la multinazionale di Menlo Park: lo scorso novembre l’azienda ha mandato a casa il 13% della forza lavoro, licenziando 11.000 dipendenti, anche in Italia.

Con questa seconda tornata di licenziamenti, che verrà completata entro la fine di maggio, il conteggio dei lavoratori licenziati salirà quindi a 21.000 in soli cinque mesi.

Sarà dura e non c’è modo di evitarlo“, ha avvertito Zuckerberg aggiungendo: “Quando ho promesso che il 2023 sarebbe stato un ‘anno di efficienza’ per Meta, ho anche detto che parte del nostro lavoro di ristrutturazione comporterà la rimozione di posti di lavoro per rendere possibile la costruzione di un’azienda più efficiente e più tecnica, migliorare le nostre prestazioni commerciali e realizzare la nostra visione a lungo termine“.

Zuckerberg condivide ulteriori dettagli sul significato di “anno di efficienza”

Il capo di Meta ha progressivamente delineato il significato pratico di “anno dell’efficienza” per la sua azienda. In precedenti dichiarazioni, Zuckerberg aveva affermato che l’obiettivo a breve termine dell’azienda sarebbe stato quello di sfruttare il potenziale dell’AI non solo per i suoi prodotti e servizi, ma anche per lavorare in modo più produttivo dal punto di vista organizzativo.

Oggi Zuckerberg ha aggiunto nuovi elementi all’elenco dei cambiamenti che sta apportando all’interno di Meta, a partire dall’aumento del numero di persone che fanno capo a un singolo manager ad almeno dieci.

Un’altra grande novità è la chiusura definitiva dei progetti a bassa priorità, che secondo il numero 1 di Facebook consumano troppe risorse che potrebbero essere impiegate in modo più efficiente in ciò che l’azienda considera al momento una priorità assoluta.

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L’azienda sta anche approfondendo la ricerca su ciò che funziona in termini di metodologie di lavoro. Finora ha scoperto che gli ingegneri che inizialmente lavoravano in un ufficio fisico e poi sono passati a un modello di lavoro a distanza hanno ottenuto risultati migliori rispetto a quelli che hanno iniziato direttamente da remoto.

Questo potrebbe incoraggiare l’azienda a far trascorrere ai nuovi dipendenti un po’ di tempo in ufficio – almeno tre giorni alla settimana – all’inizio, prima di passare allo smart working.

Zuckerberg si è anche soffermato sull’attuale situazione macroeconomica e ha affermato che l’azienda dovrebbe essere preparata alla possibilità che questa “nuova realtà economica” possa continuare così per molti anni.

Di fronte a questa nuova realtà, la maggior parte delle aziende ridimensionerà la propria visione e i propri investimenti a lungo termine. Ma noi abbiamo l’opportunità di essere più coraggiosi e di prendere decisioni che altre aziende non possono prendere“, ha dichiarato il capo di Meta.

Ha poi aggiunto: “Per questo abbiamo messo a punto un piano finanziario che ci consente di investire pesantemente nel futuro e al contempo di ottenere risultati sostenibili, a patto di gestire ogni team in modo più efficiente. I cambiamenti che stiamo apportando ci permetteranno di rispettare questo piano finanziario“.

Meta condivide le previsioni sui costi e le spese del 2023

Oltre a questo annuncio, Meta ha condiviso anche le previsioni sulle spese operative dell’intero anno, che si prevede chiuderanno tra gli 86 e i 92 miliardi di dollari, rispetto alla precedente stima di 89-95 miliardi di dollari. Nel 2022, i costi e le spese totali dell’azienda sono stati pari a 87,7 miliardi di dollari.

Il costo complessivo per la ristrutturazione di Meta dovrebbe invece aggirarsi tra i 3 e i 5 miliardi di dollari, compresi i risarcimenti per i licenziamenti e altre spese simili.

A tal proposito, vale la pena ricordare che nell’ultimo trimestre del 2022 la società ha speso 4,2 miliardi di dollari in spese di ristrutturazione, che comprendevano – tra le altre – anche i costi del personale legati alla decisione di licenziare 11.000 persone a novembre e quelli relativi alla risoluzione anticipata di alcuni contratti immobiliari.