Dopo Twitter, anche la casa madre di Facebook e Instagram Meta Platforms Inc. (META) – si sta lanciando sui servizi a pagamento sui social, prendendo spunto da Elon Musk.

Domenica la società ha infatti annunciato che attiverà un abbonamento mensile, chiamato Meta Verified, che consentirà agli utenti di entrambe le piattaforme di verificare i propri account e ottenere un badge blu (spunta blu), utilizzando un documento di identità governativo.

Il pacchetto, che sarà lanciato nel corso della settimana, include anche una protezione aggiuntiva contro l’impersonificazione e avrà un costo mensile di 14,99 dollari se utilizzato su sistemi iOS o Android, e di 11,99 dollari per l’accesso web.

L’attivazione del servizio potrà avvenire per tutti coloro che hanno già compiuto 18 anni e si potrà attivare autenticando il proprio account con un documento in corso di validità.

Avere una spunta blu“, ha precisato lo stesso Zuckerberg, “dà la possibilità di avere una protezione extra contro i furti di identità e l’accesso rapido all’assistenza.

La nuova funzione Meta Verified sarà attivata in Australia e in Nuova Zelanda questa settimana, mentre nei prossimi mesi la società si aspetta che venga lanciata anche negli Stati Uniti e infine in altri Paesi.

Il nuovo servizio di verifica di Meta segue il piano di Elon Musk per lanciare Twitter Blue, un abbonamento mensile che consente agli utenti di verificare i propri profili Twitter per circa 8 dollari al mese (in caso di iscrizione tramite il sito Web ufficiale dell’azienda), che aumentano a 11 dollari su dispositivi Android e iOS.

Meta vuole risolvere il problema dei ricavi e degli account non verificati

Per la società di Mark Zuckerberg, il lancio di Meta Verified si pone l’obiettivo di contrastare un duplice problema.

Da un lato quello dei ricavi che, tra le altre cose, sono stati duramente colpiti da una perdita massiccia della divisione Reality Labs, sede delle tecnologie e dei progetti metaverse dell’azienda, che nel 2022 ha perso 13,72 miliardi di dollari, e dalle modifiche alla privacy introdotte da Apple nel 2021 che hanno limitato la capacità dell’azienda di tracciare l’attività Internet degli utenti, una fonte chiave di dati per gli annunci mirati.

Secondo la società, quest’ultimo cambiamento le costerebbe più di 10 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie, pari a circa l’8% dei suoi profitti totali nel 2021.

La mossa di Meta con il servizio di abbonamento riflette, però, anche diversi problemi che l’azienda sta affrontando. Zunckerberg si è, infatti, trovato a lungo a dover fare i conti con account non autentificati e reclami da parte degli utenti, molti dei quali hanno anche sollevato preoccupazioni sugli sforzi infruttuosi per raggiungere il servizio clienti quando si riscontrano anomalie come il blocco o l’hackeraggio degli account.

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