La scorsa settimana la correlazione tra bitcoin e oro ha raggiunto il livello più alto da oltre un anno. L’oro ha ottenuto buoni risultati all’inizio di quest’anno, mentre le azioni e le criptovalute crollavano. Tuttavia, il metallo prezioso ha via via perso il guadagno accumulato, scendendo del 10% da inizio anno.
Tra bitcoin e oro correlazione mai così alta
A seguito dell’invasione dell’Ucraina l’oro ha fatto registrare ottime prestazioni, mentre altri asset come le azioni, bitcoin e le migliori altcoin continuavano a calare.
Adesso, però, anche l’oro segna il passo e anzi registra un calo del 10% da inizio anno. Chi ha investito in bitcoin sa che la regina delle crypto registra cali a due cifre, a causa anche delle restrizioni monetarie imposte dalle banche centrali a livello globale.
Le banche centrali hanno aumentato i tassi di interesse per tenere sotto controllo l’inflazione che però è rimasta particolarmente elevata nonostante queste politiche. Anche l’oro non è riuscito a fungere da bene rifugio. In quanto asset sicuro, l’oro dovrebbe funzionare come riserva di valore durante i periodi di inflazione e di deprezzamento delle valute fiat.
Nell’ultimo anno bitcoin non ha mostrato segni di correlazione con l’oro, con un range che variava da -0,2 a +0,2. Dopo il rafforzamento del dollaro sia l’oro che le crypto si sono indeboliti e, secondo Kaiko, hanno aumentato la correlazione.
Nella community Bitcoin, alcuni vedono positivamente la correlazione tra oro fisico e “oro digitale”. Bitcoin è stato scelto da tanti investitori come investimento a lungo termine e come riserva di valore ma quest’anno l’idea che la regina delle crypto possa davvero essere considerata tale ha subìto un duro colpo.
La performance dei mercati crypto nel terzo trimestre
Nel terzo trimestre di quest’anno il valore di bitcoin è stato altalenante. L’open interest di bitcoin nelle unità native (indicatore che misura la quantità delle posizioni futures su bitcoin aperte sui derivati e che se aumenta indica generalmemte maggiore volatilità) è aumentato del 6% a settembre e di oltre il 26% durante il terzo trimestre a circa 380.000 BTC.
Nuovo capitale è affluito in Bitcoin a settembre nel pieno del crollo dei prezzi spot. I tassi di finanziamento sono diminuiti all’inizio di settembre, a dimostrazione del miglioramento della posizione degli investitori. Tuttavia, questi livelli sono rimasti neutri o negativi, segnalando che l’incertezza del mercato è ancora elevata.
Uno sguardo ai livelli di liquidità nelle coppie di trading BTC-USD dal secondo al terzo trimestre mostra un cambiamento notevole. Il crollo dell’ecosistema Terra a maggio e la crisi del credito avvenuta a giugno hanno innescato massicce vendite che hanno influito sulla liquidità nel secondo trimestre. In questo periodo gli spread su quasi tutti gli exchange sono aumentati e sono rimasti volatili per settimane dopo che i market maker hanno tenuto conto dell’alto rischio.
Nel terzo trimestre gli spread si sono stabilizzati e vi è stata una variazione minima giornaliera. Tuttavia, i mercati sono rimasti volatili durante il trimestre. Bitstamp, uno dei migliori exchange di criptovalute, ha visto il miglior incremento della liquidità, con gli spread che sono scesi della metà da 5 punti base a circa 2,5 a ottobre.
Mentre i mercati delle criptovalute continuano a riprendersi dagli effetti devastanti della crisi del credito nel secondo trimestre, una delle crypto eco friendly più promettenti al momento è IMPT.
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