Dodici anni fa, il creatore di Bitcoin – noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto – ha condiviso un ultimo messaggio rassicurante che sta facendo il giro del web.
Twelve years ago #Satoshi left Bitcoin in good hands. pic.twitter.com/D5SKrz4129
— Michael Saylor⚡️ (@saylor) April 23, 2023
Nel suo messaggio criptico, Satoshi Nakamoto ha detto:
“Sono passato ad altre cose. [Bitcoin] è in buone mani“.
Come previsto, Bitcoin è stato un protocollo auto-funzionante che, a differenza di altre reti layer-1, non è ancora stato violato. Il protocollo Bitcoin progettato da Satoshi è considerato una delle reti blockchain più sicure oggi esistenti e i suoi gestori stanno facendo un lavoro eccezionale per mantenerlo tale.
Di recente ci sono state molte speculazioni su chi sia in realtà Satoshi e se il messaggio sopra riportato sia veramente l’ultimo messaggio condiviso dall’iconico creatore di BTC.
Nonostante lo scienziato australiano Craig Wright abbia affermato di essere Satoshi Nakamoto, la comunità crypto non ne è convinta e quindi il messaggio criptico rimane l’ultimo commento accreditato del fondatore a tutti gli utenti di Bitcoin.
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Pressioni per rinnovare Bitcoin
In quello che sembra essere uno stravolgimento del progetto originale di Bitcoin, c’è una crescente pressione per rinnovare o aggiornare la sua rete. Uno degli argomenti principali è la necessità di convertire il protocollo da Proof-of-Work (PoW) a Proof-of-Stake (PoS) per ridurre il consumo di energia legato al mining di BTC.
Ethereum (ETH) ha già attuato questo passaggio tramite il recente hard fork Shanghai, che lo ha reso più efficiente di oltre il 99% rispetto al passato.
Nonostante le pressioni per tracciare una roadmap simile anche per Bitcoin siano state respinte dalla maggior parte dei BTC Maxis, negli ultimi tempi sono cresciute le affermazioni secondo cui la criptovaluta potrebbe trarre vantaggio dall’essere un hub di smart contract.
Il crescente entusiasmo che circonda l’asset spiega perché protocolli come Stacks (STX) e RSK Infrastructure Framework (RIF) stiano costruendo soluzioni di finanza decentralizzata (DeFi) e di token non fungibili (NFT) basandosi proprio sulla forza della rete Bitcoin.