Mercoledì, il gigante dello streaming Neflix (NFLX) ha annunciato che il suo abbonamento economico ad-supported (con le pubblicità), lanciato lo scorso novembre, ha raggiunto quasi cinque milioni di utenti attivi mensili.

Il piano con supporto pubblicitario ha un costo attuale di 7 dollari al mese e rappresenta un’alternativa più economica rispetto alle offerte standard dell’azienda, che partono da 10 dollari al mese.

L’aumento degli abbonati arriva dopo un inizio lento a fine marzo, quando il nuovo abbonamento ad-supported raggiunse a malapena il milione di sottoscrizioni.

Durante la recente presentazione agli inserzionisti, il colosso dello streaming si è concentrato sull’ampiezza e la diversità della sua programmazione nel tentativo di assicurarsi maggiori impegni pubblicitari.

La base di utenti di Netflix aumenta nonostante le pubblicità

Nonostante l’introduzione delle pubblicità, Netflix continua a vantare una consistente base di utenti mensili paganti: alla fine di marzo, aveva infatti 232,5 milioni di abbonati in tutto il mondo.

Il suo servizio di streaming è diventato famoso per i numerosi contenuti originali, di vario genere e provenienti da diversi Paesi, tra cui la serie fantascientifica Stranger Things, il dramma coreano Squid Game e il sequel di film d’azione Extraction 2, di prossima uscita.

Nessun’altra società di intrattenimento aspira a creare grandi film e spettacoli di così tanti generi, in così tanti Paesi e per un pubblico così ampio e diversificato“, ha dichiarato Bela Bajaria, Chief Content Officer di Netflix.

I dirigenti di Netflix hanno anche sottolineato i vantaggi della pubblicità sulla piattaforma digitale, con il co-amministratore delegato Ted Sarandos che ha annunciato la possibile introduzione di nuovi contenuti pubblicitari.

Ad esempio, si vocifera di uno spot dalla durata di 30 minuti che verrà suddiviso e trasmesso in più giorni, con una storia che si svilupperà ogni volta che lo spettatore guarderà uno spettacolo sulla piattaforma.

Durante la presentazione, Netflix ha anche espresso il desiderio di lavorare a stretto contatto con gli inserzionisti per sviluppare queste nuove forme di pubblicità.

I dirigenti hanno dichiarato di voler creare pubblicità che migliorino l’esperienza di visione degli utenti, anziché interromperla.

Imminente il giro di vite sulla condivisione delle password di Netflix

Dopo averlo annunciato in più occasioni, ad aprile Netflix ha annunciato il blocco della condivisione delle password negli USA e in altri Paesi.

Nella sua lettera agli azionisti per il primo trimestre del 2023, il servizio di streaming più grande del mondo ha confermato che inizierà un “ampio lancio” del suo piano di repressione della condivisione delle password nel secondo trimestre dell’anno.

Come parte del piano, tutti gli “scrocconi di Netflix“, ovvero coloro che utilizzano gratuitamente l’account di un amico o di un familiare e, soprattutto, che fanno parte di un altro nucleo familiare, non potranno più accedere a tale account dopo il 30 giugno.

L’annuncio arriva pochi mesi dopo che Netflix ha sperimentato il blocco in Canada, Nuova Zelanda, Spagna e Portogallo.

Nella sua ultima lettera agli azionisti, la società ha riconosciuto che, proprio come durante la sperimentazione in America Latina nel 2022, in questi quattro Paesi c’è stata una perdita di abbonati dopo lo stop della condivisione delle password.

Tuttavia, grazie al piano economico ad-supported, ha registrato un aumento dei nuovi abbonati a pagamento, nonché un incremento dei pacchetti di abbonamento “membri extra”.

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