Le ambizioni della Francia di diventare l’hub europeo del settore cripto potrebbero essere messe in pericolo da una nuova normativa che sembra destinata a introdurre regole più stringenti per le start-up di criptovalute.
La proposta è stata avanzata dal senatore francese Hervé Maurey del partito europeista di centrodestra Nuovo Centro (NC), con le nuove norme che sono già state approvate dai legislatori francesi il 22 dicembre 2021 e attendono ora solo la firma del Presidente Emmanuel Macron per la conversione in legge.
Crypto actifs: Priorité aux épargnants.
A la veille de l’examen par l’Assemblée nationale du dispositif voté par le Sénat
Retrouvez ma tribune dans Les Échos https://t.co/gaIcy9ASbo— Herve Maurey (@HMaurey) January 23, 2023
Una volta firmato, il pacchetto normativo si applicherà a tutte le società che operano in Francia e che forniscono servizi di criptovaluta, come gli exchange e i depositari.
Una delle disposizioni chiave della nuova normativa è l’obbligo per le società cripto di registrarsi presso l’autorità di regolamentazione finanziaria francese (Autorité des Marchés Financiers – AMF).
Ciò consentirà all’AMF di monitorare le attività di queste aziende e di prendere provvedimenti contro quelle che si impegnano in pratiche illegali e non etiche.
Un altro aspetto importante del nuovo regolamento è l’obbligo per le società cripto di implementare rigorose procedure di Know Your Customer (KYC), per verificare l’identità dei propri clienti, e di antiriciclaggio (AML).
Ciò contribuirà a impedire che i malintenzionati utilizzino le criptovalute e i servizi ad esse collegate per riciclare denaro o finanziare attività illecite.
Le società cripto dovranno inoltre richiedere una licenza all’AMF prima di offrire nuovi prodotti o servizi, così da garantire che solo le aziende affidabili e rispettose delle norme operino nel mercato francese degli asset digitali.
L’emendamento di Maurey porrà quindi fine alla possibilità di operare in Francia senza controlli severi, in quanto obbligherà le società a ottenere la licenza dall’Autorité des Marchés Financiers a partire da ottobre 2023.
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Cosa cambia con il nuovo regolamento?
Attualmente in Francia vige un regime di licenze per le criptovalute a due livelli.
Il primo livello consiste in una licenza semplice rilasciata dall’Autorite des Marches Financiers (AMF) e utilizzata da tutte le società cripto attive in Francia, tra cui Binance e Crypto.com.
C'était la folie à Strasbourg !
C'était la deuxième étape du #TourDeFranceBinance
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— Binance France Officiel (@LeBinanceFR) February 28, 2023
L’opzione di secondo livello prevede invece il rilascio di una licenza completa, con l’obbligo di divulgazione integrale e dettagliata delle operazioni commerciali.
Tuttavia, finora nessuna delle 60 società cripto registrate in Francia ne ha fatto richiesta, limitandosi alle sole licenze semplici.
Seguendo la tendenza globale ad inasprire le normative sulle criptovalute in seguito ai recenti fallimenti del mercato, la Francia sta ora rivalutando il suo regime agevolato di licenze per i fornitori di asset digitali, mettendo così in discussione i suoi precedenti sforzi di diventare uno dei Paesi europei più favorevoli alle criptovalute.
Secondo un recente rapporto del Financial Times, il senatore francese Hervé Maurey ha proposto un emendamento per eliminare la clausola che consente alle società crypto di operare senza una licenza completa fino al 2026, possibilità che verrebbe conservata anche dopo l’entrata in vigore del Markets in-Crypto Assets (MiCA) nel 2024.
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