Come promesso, da ieri è attiva la sezione del sito web di FTX claims.ftx.com, che consente ai creditori di presentare ufficialmente una richiesta di rimborso dei fondi che avevano in deposito sull’exchange al momento della chiusura.

Il lancio arriva sulla scia degli oltre 7 miliardi di dollari recuperati dall’attuale management di FTX in seguito alla procedura fallimentare avviata lo scorso 11 novembre.

Il portale dei reclami è stato attivato martedì 11 luglio, offrendo ai clienti dell’exchange l’opportunità di accedere alle informazioni del proprio account e inviare reclami da considerare nella procedura di ristrutturazione dell’azienda. Secondo la pagina Kroll di FTX, gli utenti hanno tempo fino al 29 settembre per presentare la richiesta di rimborso.

Tuttavia, già dopo circa un’ora da lancio il sito è risultato inaccessibile, probabilmente a causa di un eccesso di collegamenti o di un attacco DoS.

Secondo quanto riportato in queste ore, attraverso questo portale è possibile accedere ai saldi dei propri conti all’11 novembre 2022, ovvero il giorno in cui l’exchange di Sam Bankman-Fried (SBF) ha presentato l’istanza di fallimento, ed effettuare una procedura guidata che, grazie al login con le stesse credenziali del proprio account FTX, consentirebbe di verificare la propria identità, l’ammontare del rimborso a cui si dovrebbe avere diritto, lo storico delle operazioni eseguite, e infine di inviare una richiesta di rimborso.

Il sito, come confermato da diversi utenti, ha già qualche problema di funzionamento e con ogni probabilità dovrà essere aggiornato da parte del curatore fallimentare.

Il rilancio di FTX 2.0

L’attuale gestione dell’exchange FTX, sotto la guida di John Ray III, sta pianificando il rilancio della piattaforma di trading a livello internazionale, in quello che viene definito FTX 2.0.

Sebbene il piano sia stato accolto con molto scetticismo quando è stato presentato per la prima volta, i passi compiuti da Ray negli ultimi mesi hanno inviato un segnale positivo ai membri della comunità cripto sulle potenzialità del progetto.

La notizia del rilancio di FTX è circolata per la prima volta a gennaio, quando il curatore fallimentare aveva dichiarato che l’exchange in bancarotta aveva scoperto 5,5 miliardi di dollari in asset liquidi, con il nuovo CEO che stava lavorando con i creditori su un piano di ripresa.

Ad Aprile, un’altra notizia riferiva che la società aveva recuperato 7,3 miliardi di dollari in asset e che il team di FTX prevedeva di rilanciare l’exchange entro il secondo trimestre del 2024.

Secondo l’ultimo documento depositato in tribunale, il piano di rilancio è attualmente in fase di studio, con il nuovo CEO che ha programmato diversi meeting con i creditori e i debitori nei prossimi mesi.

Nel frattempo FTT è aumentato del 15%

Quando arrivano notizie considerate positive nell’ambito della procedura fallimentare di FTX, il token collegato all’exchange, FTT, riprende a correre sui mercati, spinto da ondate speculative importanti.

E infatti, a seguito della notizia sull’apertura del portale dei reclami, FTT ha raggiunto un picco di quasi 1.80 $, con un rialzo del 15% circa, prima di scendere a quota 1,60 $.

La notizia – al pari di quelle passate sull’eventuale resurrezione dell’exchenge – ha quindi attirato cospicui capitali che, grazie alla quasi nulla profondità del mercato, hanno consentito di ottenere guadagni importanti nel giro di poche ore.

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