Il ramo europeo del popolarissimo software di pagamento Cash App di Jack Dorsey è stato condannato dal suo fornitore di licenze bancarie per “violazioni gravi e sistematiche in materia di antiriciclaggio e finanziamento al terrorismo“.
L’ammonizione, accompagnata da una multa di 250.000 dollari, è arrivata la scorsa settimana dalla Banca della Lituania, che fornisce la licenza a Verse, una società di Cash App fondata a Barcellona, in Spagna.
Giovedì Hindenburg Research, un fondo di investimenti, con sede a New York, focalizzato sulla vendita allo scoperto di titoli, ha dichiarato di aver dato parere negativo su Block, l’azienda proprietaria di Cash App, a causa delle presunte mancanze di conformità della società.
“Il punto centrale della questione è che Block ha abbracciato un segmento della popolazione tradizionalmente molto ‘sottobanco’: i criminali“, ha scritto Hindenburg. “L’approccio da ‘Far West’ dell’azienda alla compliance ha reso facile per i malintenzionati creare in massa conti per frodi d’identità e altre truffe, per poi ottenere rapidamente i capitali rubati“.
Al momento della pubblicazione, Block non ha fornito commenti.
Le indagini avviate l’anno scorso la Banca della Lituania hanno rivelato che Verse non controllava a sufficienza l’identità dei suoi utenti, lasciandola aperta all’uso criminale, con numerosi esempi di identità fittizie utilizzate per aprire conti.
Secondo la denuncia della banca, la società “non ha garantito che i clienti ad alto rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo fossero sottoposti a procedure di due diligence rafforzate“. Critiche simili sono state mosse anche a Cash App, come riportato in un’inchiesta di Forbes dello scorso anno sui suoi meccanismi antifrode e sull’abuso da parte di trafficanti di bambini.
Anche Bruno Hernandez, l’ex amministratore delegato di Verse che ne ha curato l’acquisizione da parte di Block nel 2020, è stato multato di 75.000 euro per non aver affrontato i problemi di riciclaggio di denaro, “nonostante fosse a conoscenza delle irregolarità commesse dall’istituto da molto tempo” – ha dichiarato la banca.
Hernandez, che ha lasciato Block all’inizio del 2022, non ha fornito commenti al momento della pubblicazione.
La banca lituana ha anche osservato che la filiale Cash App non disponeva di procedure adeguate per l’applicazione delle sanzioni finanziarie internazionali. Tali carenze sono particolarmente preoccupanti in un momento in cui gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Europa hanno imposto numerose sanzioni contro individui ed entità russe in seguito all’invasione dell’Ucraina.
La banca ha poi esortato la società Cash App a risolvere questi problemi entro il 30 aprile e a organizzare una revisione indipendente per garantire che siano state apportate le modifiche necessarie. Tale revisione dovrà essere presentata alla banca entro il 1° ottobre, altrimenti Block rischierà ulteriori sanzioni.
L’indagine di Hindenburg su Block, durata due anni, include le dichiarazioni di alcuni ex dipendenti, secondo i quali “il 40%-75% dei conti esaminati erano falsi, coinvolti in frodi o erano conti aggiuntivi legati a un singolo individuo“. Tra quelli falsi c’erano anche gli account di Jack Dorsey, Elon Musk e Donald Trump, utilizzati per commettere delle truffe.
Nonostante i problemi, Cash App ha superato Square diventando la parte più importante dell’attività di Block, e generando 850 milioni di dollari di profitto lordo nel quarto trimestre del 2022. Ma dopo la pubblicazione di Hindenburg questa mattina, le azioni di Block sono crollate del 20% alla Borsa di New York.