Il mercato delle criptovalute prosegue con un andamento altalenante, con il Bitcoin che oggi vale 21.560 dollari, in calo del 12,3% rispetto a una settimana fa, e con Ethereum che dopo aver toccato i 2mila dollari oltre una settimana fa oggi è a quota 1.620 dollari, in calo del 15,8%.
Gli investitori guardano sempre con maggiore attenzione a quello che dovrà accadere di qui a metà settembre quando il token nativo della rete degli Smart Contract, Ethereum, completerà il tanto atteso Merge ed il passaggio dalla PoW alla Proof-of-Stake (PoS) con la “fusione” della vecchia rete Ethereum Mainnet con la Beacon Chain.
Secondo un rapporto pubblicato ieri, i prodotti di investimento che forniscono esposizione alle criptovalute hanno registrato lievi deflussi di $ 9 milioni nell’ultima settimana poiché gli investitori continuano ad adottare un approccio cauto.
In particolare, il token nativo di Ethereum – ETH – ha registrato un totale di nove settimane consecutive di afflussi per 162 milioni di dollari spostati verso l’asset digitale prima del Merge, evento che dovrebbe verificarsi a metà settembre.
The terminal total difficulty has been set to 58750000000000000000000.
This means the ethereum PoW network now has a (roughly) fixed number of hashes left to mine.https://t.co/3um744WkxZ predicts the merge will happen around Sep 15, though the exact date depends on hashrate. pic.twitter.com/9YnloTWSi1
— vitalik.eth (@VitalikButerin) August 12, 2022
Anche se gli afflussi da inizio anno di ETH rimangono negativi, questa corsa di 9 settimane indica che l’interesse all’acquisto è in aumento da quando il team ha iniziato a eseguire il testnet di Goerli il 10 agosto, circa 6 settimane fa.
Bitcoin ancora in territorio positivo nel 2022
Il sito web ufficiale di Ethereum ha fissato una “scadenza graduale” del Merge per il 19 settembre; altri indicano nel giorno 15 o 16 settembre la data esatta della fusione.
In particolare, il già citato rapporto di CoinShares ha rivelato che i veicoli multi-asset incentrati sulle criptovalute hanno accumulato afflussi da inizio anno per $ 217,8 milioni, con Bitcoin (BTC) che è in testa in questa speciale classifica nonostante il suo valore sia diminuito drasticamente dall’anno cominciato.
Svizzera, Stati Uniti, Germania e Brasile si distinguono come i paesi che hanno investito più denaro in risorse digitali dall’inizio dell’anno.
Nelle ultime 24 ore, il valore di Ethereum è aumentato del 2,7% fino a $ 1.610 durante quella che è stata una mattinata relativamente tranquilla per gli asset crittografici. Negli ultimi 30 giorni, ETH ha visto il suo prezzo diminuire di appena lo 0,5%, mentre le perdite da inizio anno si attestano attualmente al 57,3%.
Cos’è il Merge di Ethereum?
La fusione o Merge di Ethereum dovrebbe completarsi intorno a metà settembre e sarà l’evento che trasformerà il meccanismo di consenso che alimenta la rete di contratti intelligenti di Ethereum da proof-of-work (PoW) a proof-of-stake (PoS).
Lo scopo di questa transizione è rendere la rete Ethereum più ecologica poiché il protocollo PoW, come noto, porta a un consumo energetico significativo per via del lavoro dei miners.
Con il protocollo PoS, ai miners viene invece generalmente assegnato un certo numero di blocchi che devono essere registrati sulla blockchain in base al numero di token ETH in loro possesso. Chi acquista token ETH può mettere in gioco le proprie partecipazioni in un pool che verrà utilizzato dai validatori della rete per aumentare il proprio livello di partecipazione alla blockchain.
Pertanto, lo staking è un’attività che contribuisce a proteggere la rete di Ethereum e i detentori di ETH sono compensati per farlo.
Contrariamente a quanto si crede, il Merge non porterà a una maggiore velocità di transazione o a una rete Ethereum più scalabile. Inoltre, coloro che hanno messo in staking i loro token ETH nella cosiddetta rete Ethereum 2.0 – ovvero la Beacon Chain – non potranno ritirare i loro premi di staking fino a quando non verrà implementato l’aggiornamento.
Secondo il team di sviluppo, il passaggio a un Ethereum basato su PoS non dovrebbe comportare tempi di inattività della rete. Per evitare problemi, la Ethereum Foundation ha testato la nuova rete in parallelo attraverso il testnet di Goerli per assicurarsi che eventuali bug vengano rilevati e adeguatamente risolti prima che l’unione sia completata.
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