Twitter ha chiuso i suoi uffici di San Francisco e ridotto l’accesso del personale fino a lunedì.

La notizia arriva mentre centinaia di dipendenti hanno lasciato l’azienda dopo che il nuovo CEO Elon Musk ha dato loro un ultimatum: lavorare in maniera “hardcore” o accettare tre mesi di stipendio anticipato ed essere licenziati.

Alcuni si sono rivolti all’app dei social media per annunciare la loro partenza, pubblicando l’hashtag di accompagnamento “Love Where You Worked”.

Secondo una fonte, ieri sera gli agenti di sicurezza avevano iniziato a cacciare i dipendenti dall’ufficio di San Francisco.

Solo un giorno prima, Musk aveva inviato un’e-mail ai dipendenti di Twitter chiedendo loro di impegnarsi a “… lavorare per lunghe ore ad alta intensità”.

L’e-mail chiedeva al personale di fare clic su “sì” se volevano restare.

Coloro che non hanno risposto sarebbero stati considerati licenziati e avrebbero ricevuto il trattamento di fine rapporto, così come previsto dalle leggi della California.

Un sondaggio ha rilevato che oltre il 40% dei 180 partecipanti al sondaggio aveva scelto di andarsene.

Un quarto ha detto che sarebbe rimasto con riluttanza e solo il 7% ha dichiarato di “… aver fatto clic su sì per restare perché mi sento hardcore”.

Musk ha già tagliato circa la metà dei 7.500 dipendenti di Twitter, incluso il top management.

Tra i licenziati di alto livello anche molti ingegneri responsabili della correzione dei bug e della prevenzione delle interruzioni del servizio, sollevando dubbi sulla stabilità della piattaforma.

Intanto, in Italia e anche in altri paesi del mondo, questa mattina su Twitter il #1 dei trending topic era proprio #RIPTwitter.

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