Sono successe molte cose quando la nota società di prestiti in criptovaluta Celsius Networks ha dichiarato bancarotta nel luglio del 2022.
Tra accuse di frode, argomentazioni sul fatto che i clienti (o creditori non garantiti, secondo l’azienda) hanno firmato per la cessione delle loro criptovalute, presunti tentativi dell’ex amministratore delegato di fuggire dal Paese e altro ancora, i procedimenti giudiziari a carico della società sono stati a dir poco movimentati.
Ora il team legale del prestatore sostiene che la liquidazione potrebbe raccogliere meno denaro di quanto necessario per saldare i debiti con i creditori, un’ipotesi che in base ai dati raccolti finora potrebbe rivelarsi fondata.
Il processo di ristrutturazione proposto dai legali di Celsius si basa in gran parte sull’emissione di un nuovo token per “favorire la ripresa”.
Un piano presumibilmente proposto dai creditori
Secondo Ross Kwasteniet, l’avvocato che rappresenta il prestatore di criptovalute nella causa di fallimento in corso, i beni di Celsius sarebbero difficili da liquidare a causa dei prezzi attuali.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, questa situazione ha spinto diversi creditori dell’azienda, ancora senza nome, a proporre un piano di ristrutturazione basato su un token di recente conio.
In passato ci sono già stati tentativi simili, proposti da exchange che, come Celsius, avevano presentato istanza di ristrutturazione presso il tribunale, tra cui CoinFLEX e Bitfinex.
Purtroppo, a prescindere dal tono ottimistico usato da queste piattaforme in difficoltà per indorare la pillola, si tratterebbe comunque di creare un token dal nulla, girando intorno al vero nocciolo della questione, ossia il recupero dei capitali perduti.
Secondo i documenti del tribunale, Kwasteniet ha sostenuto che una versione restaurata di Celsius, “società quotata in borsa e dotata di licenze adeguate”, porterebbe in ultima analisi un valore maggiore ai creditori rispetto alla liquidazione.
La prossima settimana saranno depositati ulteriori documenti a sostegno della proposta, che sarà sottoposta al voto dei creditori di Celsius prima di essere presentata formalmente al giudice che presiede il caso.
I token saranno pagati ai creditori con crediti significativi
Secondo CelsiusFacts, un account Twitter anonimo che si occupa del caso giudiziario della società, i nuovi token saranno distribuiti ai creditori con crediti superiori a 5.000 dollari.
BREAKING NEWS
– #CelsiusNetwork is looking at having a stratefied recovery smaller holders bellow 5k might get all assets to leave.
– Larger holders will get a debt token that seems to represent all the value, so you can sell if you dont believe in the company or recovery.— CelsiusFactsNumbers (@CelsiusFacts) January 24, 2023
Se le informazioni presentate da CelsiusFacts sono accurate, i creditori con meno di $5.000 di attivo sarebbero in grado di ritirare tutti i loro asset dalla piattaforma.
In altre parole, se un creditore rivendica un valore compreso tra 5 e 7,5 mila dollari, il 95%-100% degli asset sarà disponibile per il ritiro, a seconda dell’importo, e la percentuale rimanente verrebbe pagata con il token di recupero proposto da Celsius.
Per coloro che invece hanno depositato più di 7,5 mila dollari presso la piattaforma, il piano proposto non consentirebbe alcun prelievo. Di conseguenza a questi utenti non resterebbe alcun compenso se non il token di recupero.
Secondo quanto riferito, ulteriori aggiornamenti sulla proposta saranno discussi in tribunale la prossima settimana.
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