Apertura al ribasso per le Borse europee dopo i maxi scambi di ieri alimentati dalla speranza che i segnali sempre più consistenti di recessione inducano le Banche centrali a rallentare le loro strette monetarie.

Le Borse del vecchio continente ieri hanno riguadagnato oltre 300 miliardi di capitalizzazione mentre Wall Street ha segnato la miglior performance due-giorni dal marzo 2020. Entusiasmo che, questa mattina, si è diffuso anche all’Asia dove la Borsa di Hong Kong ha segnato un vero e proprio rally.

Occhi puntati sul petrolio e sull’Ucraina

Il cartello dell’Opec+ potrebbe oggi annunciare un maxi taglio alla produzione da 2 milioni di barili al giorno. Il mercato ha anticipato la mossa con un rally delle quotazioni di Brent e Wti, che – in attesa dell’ufficialità – tirano il fiato. Nelle prossime ore, inoltre, sono attesi i dati sull’occupazione americana.

Intanto, si fanno sempre più insistenti le voci circa un test nucleare che la Russia starebbe preparando al confine con l’Ucraina, mentre in Asia cresce la tensione tra la Corea del Nord e l’asse Stati Uniti e Corea del Sud.

Sul fronte energetico, Gazprom ha deciso di riprendere le forniture all’Italia.

Apertura Borse europee oggi

In questo clima, Piazza Affari ha aperto in territorio negativo (FTSE MIB -0,80%), così come le altre principali piazze finanziarie europee, da Francoforte (DAX 40 -0,42%) a Londra (FTSE 100 -0,68%), passando per Parigi (CAC 40 -0,40%) e Madrid (IBEX 35 -0,94%).

Per quanto riguarda i titoli di Piazza Affari, Banca Generali ha segnato in apertura un +3,34% dopo le indiscrezioni per una possibile acquisizione da parte di Mediobanca.

In rialzo anche Nexi +1,16% mentre reggono le utility, con Italgas +0,29%. Tra le migliori Stmicroelectronics +1,02% che ha deciso di investire 730 milioni in Italia per nuovo impianto per i substrati in carburo di silicio per supportare la domanda crescente di dispositivi per applicazioni automotive e industriali.

Per quanto riguarda l’andamento delle azioni petrolio l’andamento è contrastante (Tenaris -2,56%, Saipem +1,71%). Debole anche il settore auto, tra i più penalizzati in questa fase dalle vendite, con Pirelli & C -2,39% e Stellantis -2,07% che registrano alcune tra le performance peggiori assieme a Hera -1,10% ed Enel -1,05%.