Secondo alcuni rumor Binance, il più grande exchange crypto al mondo, avrebbe ricevuto enormi fondi da Bitzlato, la società russa accusata dalle autorità statunitensi di vari reati finanziari.

In base agli ultimi dati visionati da Reuters, il gigante delle criptovalute ha gestito quasi 346 milioni di dollari in Bitcoin per l’exchenge russo, il cui fondatore è stato arrestato la scorsa settimana per la presunta gestione di un “motore di riciclaggio di denaro”.

Il 18 gennaio il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato di aver accusato il cofondatore e azionista di maggioranza di Bitzlato, Anatoly Legkodymov, un cittadino russo residente in Cina, di aver gestito un’attività di scambio di denaro senza licenza, che ha “alimentato un asse high-tech di criptocriminalità” elaborando 700 milioni di dollari di fondi illeciti. Secondo le autorità, questi fondi sono stati utilizzati per condurre attività illegali come il gioco d’azzardo e l’acquisto di droghe attraverso il dark web.

Inoltre, la scorsa settimana il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) del Tesoro statunitense ha dichiarato che Binance figura tra le prime tre controparti di Bitzlato per quantità di Bitcoin ricevuti tra maggio 2018 e settembre 2022, seguito dal sito russo Hydra – uno più grandi mercati illegali del dark web, da un piccolo exchange chiamato LocalBitcoins e da un sito web di cripto-investimenti chiamato Finiko, descritto come “un presunto schema Ponzi di criptovalute con sede in Russia”.

La FinCEN ha aggiunto che a partire dal 1° febbraio vieterà la transazione di fondi a Bitzlato da parte di istituzioni finanziarie statunitensi e di altri Paesi, senza però nominare Binance o altre singole aziende tra quelle soggette al divieto.

Un portavoce di Binance ha dichiarato via e-mail di aver “fornito un’assistenza sostanziale” alle forze dell’ordine internazionali per sostenere le loro indagini su Bitzlato. La società si impegna a “lavorare in modo collaborativo” con le autorità, ha aggiunto, rifiutando di fornire dettagli sui suoi rapporti e sulla natura della sua cooperazione con Bitzlato.

Legkodymov non ha rilasciato alcun commento pubblico dopo il suo arresto a Miami la scorsa settimana e non ha risposto alle richieste di chiarimento inviate via e-mail.

Anche il gestore di Hydra, che è stato incriminato negli Stati Uniti, e l’avvocato che rappresenta il fondatore di Finiko non hanno voluto commentare la vicenda.

LocalBitcoins, con sede in Finlandia, ha invece dichiarato di non aver mai avuto “alcun tipo di collaborazione o rapporto” con Bitzlato, aggiungendo che “non ci sono state transazioni tra LocalBitcoins e BitZlato dall’ottobre 2022”.

Sebbene non ci siano ancora prove concrete che queste società abbiano violato regole o leggi, sta di fatto che il Dipartimento di Giustizia ha descritto le transazioni di Binance, LocalBitcoins e Finiko con Bitzlato come un “rifugio per i proventi di attività criminali e per i fondi destinati all’uso in attività criminali”.

Secondo una revisione di dati precedentemente non dichiarati, Binance ha movimentato oltre 20.000 Bitcoin, per un valore di 345,8 milioni di dollari, attraverso circa 205.000 transazioni per conto di Bitzlato tra il maggio 2018 e la sua chiusura la scorsa settimana. In quel periodo, Bitcoin per un valore di circa 175 milioni di dollari sono stati trasferiti a Binance da Bitzlato, rendendo l’exchange di Changpeng Zhao la sua più grande controparte ricevente, secondo i dati.

Inoltre, circa 90 milioni di dollari del totale sono stati trasferiti dopo l’agosto 2021, quando Binance ha dichiarato che avrebbe richiesto agli utenti di presentare un documento di identità per combattere il crimine finanziario, ma al momento non è chiaro se la società abbia applicato questi requisiti di identificazione anche a Bitzlato.

Un losco giro d’affari sulla darknet

Chainalysis, utilizzato dalle autorità statunitensi per tracciare i flussi illeciti di criptovalute, aveva avvertito nel febbraio dello scorso anno che Bitzlato era ad alto rischio, affermando che quasi la metà dei suoi trasferimenti tra il 2019 e il 2021, pari a quasi un miliardo di dollari, erano “illeciti e rischiosi”.

L’azione degli Stati Uniti contro l’exchange russo arriva mentre il Dipartimento di Giustizia indaga su Binance per possibili violazioni di sanzioni e riciclaggio di denaro. Alcuni procuratori federali hanno concluso che le prove raccolte giustificano la presentazione di accuse contro i dirigenti, tra cui il fondatore e CEO Changpeng Zhao.

Inoltre, in una serie di articoli dello scorso anno basati su dati blockchain, documenti giudiziari e aziendali, Reuters ha scoperto che Binance ha elaborato almeno 10 miliardi di dollari di pagamenti per criminali e aziende che cercano di eludere le sanzioni statunitensi.

Il reportage ha anche dimostrato che la società ha intenzionalmente eluso i controlli antiriciclaggio e ha complottato per contrastare le autorità di regolamentazione negli Stati Uniti e altrove, secondo quanto riportato da ex dirigenti e documenti aziendali.

Binance ha contestato gli articoli, definendo inesatti i calcoli dei fondi illeciti e “obsolete” le descrizioni dei suoi controlli di conformità. L’anno scorso l’exchange ha dichiarato di essere “alla guida di standard industriali più elevati” e di voler migliorare la propria capacità di individuare le attività illegali nel settore delle criptovalute.

Sia Binance che Bitzlato erano controparti importanti del più grande mercato di droghe del darknet al mondo, Hydra. Il sito russo è stato chiuso dalle autorità statunitensi e tedesche lo scorso anno e il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato che Bitzlato ha scambiato più di 700 milioni di dollari in criptovalute con Hydra, direttamente o tramite intermediari.

In un articolo pubblicato lo scorso giugno, Reuters ha esaminato i dati della blockchain che mostravano come acquirenti e venditori su Hydra avessero utilizzato Binance per effettuare e ricevere pagamenti in criptovalute per un valore di circa 780 milioni di dollari tra il 2017 e il 2022. Un portavoce di Binance ha dichiarato all’epoca che la cifra di Hydra era “imprecisa e gonfiata”.

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