Anche in Italia, in particolare in Banca d’Italia, l’interesse per le criptovalute cresce giorno dopo giorno. Infatti, da un documento pubblicato in questi giorni, la banca centrale del nostro paese ha posto in essere una serie di esperimenti riguardanti un network di scambio di titoli contro cash.
Tra le altre cose, ci si chiede perché Banca d’Italia abbia fatto riferimento, per alcuni aspetti tecnici, ad Algorand, la blockchain ideata da Silvio Micali che è sempre più al centro del dibattito crittografico. Nelle prossime righe, abbiamo deciso di parlarti non solo dell’ultima notizia che riguarda ALGO ma anche aggiornamenti in merito ad una banca che noi tutti conosciamo.
Cosa vuole Bankitalia da Algorand?
L’iniziativa che ha visto protagonista Algorand, che ha rilevato recentemente Napster, e riguarda l’opportunità di scambiare titoli tokenizzati con valute emesse direttamente dalle banche centrali. In gergo tecnico ci riferiamo ad un DvP, un Delivery versus Payment, ovvero un approccio che prevede la cessione di un titolo a fronte della cessione di cash.
Si tratta di un esperimento piuttosto interessante che è stato rivelato da un documento della stessa Banca d’Italia di oltre 60 pagine. Com’è coinvolto il mondo delle criptovalute in tutto questo?
Sembra proprio che tra le tecnologie che vengono utilizzate ci sia quella di Algorand, il cui progetto sta facendo passi da gigante proprio grazie alla collaborazione con le istituzioni.
Nel complesso, è una buona notizia per tutto l’ecosistema di ALGO che potrebbe annunciare anche altre tipologie di collaborazioni insieme a banche e istituti finanziari di vario tipo.
Il 74% degli utenti perde denaro quando fa trading di CFDs con questo operatore.
Anche BNP approda nel mondo crypto
BNP Paribas è uno dei gruppi bancari più importanti del mondo e ha appena firmato un accordo con Metaco per offrire la possibilità ai propri clienti di custodire asset crittografici.
Si tratta di una notizia che potrebbe rivoluzionare per sempre il mondo della finanza europea così come l’abbiamo conosciuta fino a questo momento.
Detto questo, BNP Paribas non è il primo grande gruppo ad attivare un servizio di questo tipo verso la sua clientela. Prima di lei, ci sono state altre realtà come CITI e BBVA. In ogni caso, l’accordo che è stato raggiunto prevede che alcuni clienti del gruppo, probabilmente un range piuttosto esiguo di utenti, avrà modo di custodire i propri crypto asset.
Questa iniziativa avviene in un contesto, quello della Francia, che è sempre pronta ad abbracciare le novità ed è stata la testa di ponte per l’approvazione del MiCA in tempi brevissimi. Sembra proprio che la capitale delle crypto in Europa possa spostarsi a Parigi, tenendo conto della ferrata concorrenza che attualmente spinge il settore verso città come Lugano.
Nonostante il servizio sia orientato verso gli asset tokenizzati, i servizi che vengono offerti in collaborazione con Metaco prendono in considerazione anche il mondo delle criptovalute e di Bitcoin, finalmente tornato sopra i $22.000.
Lo consideriamo un enorme passo in avanti per aprire finalmente le porte ad un fenomeno, quello delle criptovalute, che si sta diffondendo inesorabilmente in tutto il mondo con un numero sempre maggiore di casi di utilizzo.
Oltre ai servizi finanziari, le criptovalute che più stanno riscuotendo l’interesse degli investitori sono quelle legate ai crypto games e al metaverso. Infatti, progetti in presale come Battle Infinity stanno raccogliendo molti capitali in brevissimo tempo. Sarà il prossimo token a fare 100x nei prossimi mesi?
Battle Infinity - Nuova crypto metaverso da 100x
- Presale da 16.500 BNB
- Gioco Metaverso a tema sportivo
- Sviluppato con Unreal Engine
- Verificato da Solid Proof e CoinSniper
- Meccaniche Play to Earn