Secondo quanto riportato da Bloomberg, Sam Bankman-Fried potrebbe essere interrogato dagli Stati Uniti per chiarire il suo ruolo nel fallimento di FTX.
Nel frattempo, l’ex magnate delle criptovalute si è dimesso dal ruolo di CEO della società dopo che il suo crypto exchange ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11 (bancarotta assistita) negli Stati Uniti.
Al momento, la poltrona vacante è stata occupata da John J. Ray III, anche se il fondatore rimarrà dietro le quinte per assistere alla transizione.
Press Release pic.twitter.com/rgxq3QSBqm
— FTX (@FTX_Official) November 11, 2022
Ora, l’ex amministratore delegato si trova alle Bahamas e le autorità locali potrebbero trattenerlo per interrogarlo. Nel procedimento sono coinvolte più di 130 società affiliate al colosso, tra cui il fondo di investimento Alameda Research, a cui FTX aveva erogato prestiti per 10 miliardi di dollari utilizzando il denaro che i clienti avevano depositato nell’exchange.
Lo stesso Bankman-Fried ha ammesso l’accaduto in un tweet, definendosi dispiaciuto per la sua condotta e affermando che avrebbe “… potuto fare meglio”.
JUST IN: US authorities are discussing bringing Sam-Bankman-Fried to the United States for questioning, Bloomberg reports.
— Watcher.Guru (@WatcherGuru) November 15, 2022
SBF interrogato dalle autorità statunitensi
Secondo quanto riportato in uno dei recenti report di Bloomberg, le autorità delle Bahamas stanno comunicando con gli Stati Uniti sulla possibilità di interrogare il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried. Sarebbe stata inoltrata richiesta di estradizione per il giovane ex miliardario.
I colloqui sono già stati avviati ma si sono intensificati negli ultimi giorni, con le autorità che stanno cercando di capire se SBF sia coinvolto in un gioco sporco. Stando alle ultime rilevazioni, 600 milioni di dollari sarebbero misteriosamente spariti dall’exchange, con numerose segnalazioni di un uso improprio dei fondi dei clienti che ha lasciato la piattaforma fortemente indebitata.
A seguito di queste rivelazioni, Sam Bankman-Fried si è dimesso dal suo ruolo di CEO e ha fatto ricorso al Chapter 11 negli Stati Uniti, ossia alla procedura fallimentare assistita che consente alla società di continuare ad operare mentre negozia con i creditori.
Inoltre, è stato riferito che la polizia delle Bahamas ha già interrogato l’ex amministratore delegato durante lo scorso fine settimana, mentre l’ufficio del procuratore statunitense sta indagando sul crollo della società di trading di criptovalute alla ricerca di risposte.
Il massimo che gli osservatori hanno ottenuto da Bankman-Fried sono le sue scuse ai clienti, ma ovviamente questo non è stato sufficiente a placare gli animi e le ire degli investitori.
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