Sam Bankman-Fried, l’ex enfant prodige delle criptovalute caduto in disgrazia in seguito al crollo dell’exchange FTX da lui fondato, è stato arrestato lunedì sera (12 dicembre 2022) alle Bahamas, dopo che i magistrati statunitensi hanno formalizzato delle accuse penali nei suoi confronti.

L’arresto apre un nuovo capitolo nella saga della piattaforma di trading di criptovalute, valutata 32 miliardi di dollari a inizio anno e oggi a rischio causa per frode telematica, in titoli e riciclaggio di denaro, tutte accuse che dovrà fronteggiare SBF dopo che gli USA ne chiederanno l’estradizione.

“Le Bahamas e gli Stati Uniti hanno un interesse comune a ritenere responsabili tutti gli individui associati a FTX che potrebbero aver tradito la fiducia pubblica e infranto la legge”, ha commentato il premier caraibico Philip Davis.

Poco dopo il tweet di conferma dell’arresto pubblicato dal procuratore distrettuale della contea di New York, Damian Williams, ecco che in risposta sono arrivati prepotenti anche i commenti di autorità, aziende e utenti, con molti che sostengono che l’ex crypto miliardario potrebbe addirittura rischiare l’ergastolo.

Il primo a commentare la vicenda è stato il repubblicano conservatore e membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato di New York , Lee Zeldin, che ha messo in dubbio la mossa dei magistrati statunitensi chiedendo perché a SBF non sia stato permesso di testimoniare e rispondere alle loro domande prima di procedere all’arresto.

Anche il candidato repubblicano per la carica di Procuratore Generale in Arizona, Abe Hamadeh, ha condiviso un parere simile, affermando:

“Sam Bankman-Fried avrebbe dovuto testimoniare domani davanti alla Commissione sui Servizi Finanziari della Camera a Washington. Invece, il distretto meridionale di New York lo ha arrestato alle Bahamas. Come ex procuratore, questo non ha molto senso. Volete che parli…“

Anche la rappresentante democratica di New York, Alexandria Ocasio-Cortez, si è detta delusa per non aver avuto l’opportunità di interrogare Sam Bankman-Fried , ma si augura che “venga fatta giustizia”.

 

Tuttavia, c’è anche chi ritiene che il fondatore ed ex CEO di FTX sia stato “protetto” per via delle ingenti donazioni politiche che ha fatto all’inizio dell’anno. In particolare, il membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Texas, Lance Carter Gooden, ritiene che il Dipartimento di Giustizia abbia arrestato SBF un giorno prima dell’udienza del Congresso per evitare che umiliasse pubblicamente i democratici da lui finanziati.

 

Nel frattempo, la senatrice Cynthia Lummis, agguerrita sostenitrice della regolamentazione dello spazio crittografico, ha dichiarato che “ciò che è accaduto a FTX sembra essere una buona frode vecchio stile”.

Tra i commenti più allarmanti figurano, invece, quelli del Partito Libertario, secondo cui se SBF “non si è ucciso” finora è probabile che gli capiti qualcosa di brutto durante la detenzione, proprio come in genere accade ai prigionieri di alto profilo quando vengono arrestati.

Ma il Partito Libertario non è stato l’unico a temere che il fondatore di FTX possa essere ferito in prigione. Un’altra utente di Twitter, Carol Ruth, ha chiesto se le telecamere nella cella di SBF avrebbero funzionato.

Il boom dei meme FTX

Sebbene la situazione sia abbastanza grave, non sono mancati i tweet di chi invita a sdrammatizzare e ridimensionare il caso. Oltre ai commenti e ai pareri di personalità di spicco, sono infatti già stati pubblicati alcuni ironici meme sull’arresto di SBF, che come un fiume in piena hanno iniziato a inondare Internet.

A prescindere da tutto il polverone che si è sollevato a seguito della notizia dell’arresto di SBF, quel che è certo è che la situazione ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti, riportando un senso di fiducia nel sistema giudiziario in coloro che hanno subito un torto.

Inoltre, come era facilmente presumibile, dopo l’ultimo sviluppo dell’ormai tristemente famosa saga di FTX, il valore suo token nativo FTT è crollato vertiginosamente e, al momento della stampa, veniva scambiato a 1,40 dollari, con un calo del 6,4% nelle ultime 24 ore.

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