Per qualche giorno, il mercato delle criptovalute è stato letteralmente terrorizzato dal crollo di Terra Luna, ora diventato LUNC. Dopo il tonfo piuttosto incredibile, lo stesso fondatore di Terra, Do Kwon, ha deciso di muoversi per ripristinare il protocollo ormai caduto.
Il 28 maggio scorso, quindi, la proposta è stata approvata e Terra ha ripreso ufficialmente ad esistere con un nuovo token di governance, LUNA, senza riferimenti a UST. Detto questo, l’attenzione verso il progetto Terra non è diminuita e si è continuato a parlare di airdrop, supporto dagli exchange, fallimento. Ci sono ancora motivi per cui il nuovo progetto Terra potrebbe fallire? Secondo alcuni, sì. Vediamo di cosa stiamo parlando.
Perché Terra 2.0 fallirà? 5 motivi
Terra 2.0 non è altro che la versione più recente di Terra che Do Kwon ha ideato per far ripartire il progetto. Secondo le sue intenzioni, l’obiettivo è stato quello di proporre un fork della blockchain di Terra e un airdop agli investitori che hanno subito pesanti perdite dal crollo vertiginoso del token. Il tutto affinché venga ripristinata la fiducia verso l’ecosistema Terra.
Quest’ultimo punto non è affatto semplice, anzi, probabilmente è l’aspetto più complesso di tutti. Infatti, sono state poste alcune domande e insinuati altrettanti dubbi sulla creazione di una nuova chain. Ad esempio, molti si chiedono perché utilizzare una nuova chain se la vecchia è ancora valida e come si collegheranno questo due catene tra di loro.
Il tuo capitale è a rischio.
Vediamo quali sono i 5 motivi per cui Terra (LUNA) è un progetto rischioso:
1. L’airdrop non è stato uniforme
A partire dal 30 maggio 2022, Terra ha iniziato la distribuzione dei nuovi token verso i vecchi investitori. Tuttavia, questa distribuzione non è stata uniforme e non ha rispettato quanto stabilito dal progetto. Infatti, molti utenti lamentano di aver ottenuto meno token rispetto a quelli promessi da parte del team. Ciò rende davvero complicato aver fiducia nel nuovo progetto.
2. Terra pensa a un nuovo UST
Terra ha deciso di progettare una nuova stablecoin, generando non pochi malumori tra la community. Il motivo? È stata proprio la stablecoin UST a portare alla caduta vertiginosa di LUNA. Di conseguenza al lancio del nuovo token gli utenti proveranno a venderlo immediatamente.
3. Anchor Protocol ha un problema
Il terzo motivo è il bug che alcuni utenti hanno notato su Anchor Protocol. Il bug si è tradotto in un errore che ha fatto aumentare il prezzo di bLUNA a $5, come al prezzo del nuovo token. Un utente ha approfittato di questo bug e, prendendo in prestito 40 milioni di UST, ha ottenuto un profitto di $800.000.
4. Il destino di Terra Classic (LUNC)
Proseguendo l’analisi del possibile ulteriore crollo, su Terra è attiva una proposta che ha l’obiettivo di far rilasciare al progetto una grande quantità di token bloccato su IBC. Si tratta di una proposta che utilizzerà il sistema di gestione di Terra 2.0 per portare a termine il processo decisionale in quanto il sistema di governance di Terra V1 è piuttosto ambiguo.
Ciò, però, rischia di dividere la community di Terra in Terra V2 e Terra V1 con tutti i rischi che ne derivano, anche in termini di fiducia.
5. La fiducia verso Do Kwon
Infine, proprio parlando di fiducia, molte persone non credono più in Do Kwon, fondatore del progetto. Il CEO di Terraform Labs, infatti, è stato coinvolto in questioni legali relative al riciclaggio di denaro. Inoltre, ha modificato il piano di rinascita di LUNA per cercare di eliminare qualsiasi collegamento a Kernel Labs con una mossa sospetta.
Insomma, nuove grane all’orizzonte per Terra e il suo fondatore?
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