Dalla lettura del testamento dell’ex premier Silvio Berlusconi, deceduto lo scorso 12 giugno, risulta “che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso“, ma considerando che Marina e Pier Silvio, i figli della prima moglie del Cavaliere, detenevano il 7,65% ciascuno della società, oggi (dopo l’apertura del testamento) la loro quota è pari al 53%.

Marina Berlusconi, Presidente del CdA, e Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso“, si legge in un comunicato di Fininvest.

Berlusconi ha donato anche 100 milioni al fratello Paolo e 100 a Marta Fascina, mentre all’amico Marcello Dell’Utri va un lascito di 30 milioni per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me“.

In allegato al testamento c’è anche una lettera, scritta a mano dall’ex premier mentre stava andando al San Raffaele il 19 gennaio 2022, rivolta ai figli:

Cara Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue“, scrive Berlusconi indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri. E conclude: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà“.

Nominando i figli curiosamente non viene menzionato Luigi, il più giovane.

Il testamento di Berlusconi è stato aperto ieri nello studio del notaio Roveda alla presenza di due testimoni, l’avvocato Luca Fossati, in rappresentanza dei figli Marina e Pier Silvio, e dell’avvocato Carlo Rimini, in rappresentanza dei figli di secondo letto, Barbara, Eleonora e Luigi. Secondo quanto si apprende, alla lettura del testamento avrebbero partecipato in collegamento anche gli altri eredi.

I tre testamenti di Silvio Berlusconi

In base alle ultime rivelazioni, sarebbero tre i testamenti che il compianto Silvio Berlusconi ha depositato presso il notaio Roveda di Milano.

Il primo, datato 2 ottobre 2006, riguarda la destinazione dell’eredità disponibile, che viene lasciata in parti uguali ai figli Marina e Pier Silvio, mentre la parte rimanente viene divisa tra tutti i cinque figli sempre in parti uguali.

Nel secondo testamento, redatto il 5 ottobre 2020, il Cavaliere aggiunge il lascito di 100 milioni al fratello Paolo, mentre il terzo – in forma di lettera e risalente al 19 gennaio 2022, contiene l’ulteriore lascito per Marta Fascina di 100 milioni e per Marcello Dell’Utri di 30 milioni.

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