Il titolo Tesla (NYSE: TSLA) è sceso di oltre l’11% nella giornata di ieri, portando le perdite annuali a quasi il 70%. Le sue azioni hanno ora superato Meta Platforms (META) diventando il titolo tecnologico con la peggiore performance dell’anno.

L’anno scorso Tesla era valutata oltre 1,2 trilioni di dollari, ma ora il suo market cap è crollato sotto i 350 miliardi di dollari. Prima di lei, Netflix (NFLX) era il titolo tech con la peggiore performance dell’anno, ma grazie all’ottimismo per il suo piano di abbonamento ad-supported (che prevede la presenza di annunci pubblicitari a fronte però di un prezzo notevolmente più basso) è riuscita a recuperare parte delle perdite.

Anche Meta Platforms ha recuperato dai minimi del 2022, mentre Tesla continua a registrare il crollo peggiore del settore da quando ha debuttato a Wall Street nel 2010.

Amazon (AMZN), le cui azioni hanno perso oltre il 50% quest’anno, è stata la prima società in assoluto ad aver perso oltre 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, ma a quanto pare il titolo TSLA non è lontano dal raggiungere questa pietra miliare, dato che l’entusiasmo iniziale degli investitori si sta progressivamente affievolendo.

In aggiunta, il crollo delle azioni Tesla è anche costato al suo CEO lo scettro di persona più ricca del mondo.

L’anno scorso, Musk è diventato la persona più ricca di sempre con un patrimonio netto superiore a 300 miliardi di dollari, mentre ora è scivolato al secondo posto dietro al presidente e amministratore delegato di LVMH Bernard Arnault.

Tesla verso il peggior anno della sua storia

Le azioni Tesla sono crollate da quando Musk ha acquisito Twitter. Tuttavia, il sell-off si è ulteriormente intensificato questo mese e TSLA sembra avviata a registrare il peggior mese di sempre. A un paio di giorni dalla fine dell’anno, la casa automobilistica statunitense è anche sulla buona strada per il peggior trimestre e il peggior anno della sua storia.

Sebbene le buffonate di Musk su Twitter abbiano irritato anche i più noti investitori in azioni TSLA, il recente crollo è dovuto più che altro alle preoccupazioni sulla domanda. L’azienda ha infatti in programma di ridurre la produzione dello stabilimento di Shanghai a gennaio.

Secondo quanto riportato da Reuters, la sua Gigafactory in Cina opererà tra il 3 e il 19 gennaio e poi sospenderà la maggior parte delle attività per il resto del mese, in vista del Capodanno cinese.

Nella sua risposta, Tesla China ha dichiarato che l’impianto verrà sospeso per lavori di manutenzione, ma i mercati non hanno creduto a questa tesi.

Tesla offre sconti in vista di un possibile rallentamento della domanda

Nel commentare lo stop alla produzione nella fabbrica di Shanghai, l’analista Adam Crisafulli di Vital Knowledge Media ha definito la notizia solo “l’ultima di una lunga serie” su Tesla, evidenziando che la scorsa settimana la casa automobilistica ha lanciato uno sconto di 7.500 dollari – il doppio di quanto offriva all’inizio del mese – per i suoi due modelli più popolari, nel tentativo di sostenere la domanda di fine anno.

Inoltre, c’è una buona probabilità che le auto Tesla, essendo a emissioni zero, possano beneficiare dei crediti d’imposta federali per i veicoli elettrici a partire dal 1° gennaio, almeno fino a quando non verranno pubblicate le linee guida definitive su come applicare esattamente i requisiti di provenienza delle batterie in primavera.

Tuttavia, mentre alcuni ritengono che lo sconto sia dovuto al credito d’imposta di 7.500 dollari, altri lo considerano un chiaro segnale di rallentamento della domanda.

Musk si dimette da CEO di Twitter

Il 19 dicembre scorso Elon Musk ha lanciato un sondaggio su Twitter chiedendo agli utenti se avesse dovuto dimettersi dalla carica di capo dell’azienda, aggiungendo che si sarebbe attenuto ai risultati del sondaggio.

L’esito è stato a favore delle sue dimissioni e di conseguenza l’imprenditore 51enne ha accettato di dimettersi da Twitter. In precedenza aveva anche dichiarato che non avrebbe più venduto azioni Tesla fino al 2025 circa.

Tuttavia, nemmeno questi annunci sono riusciti a innescare un rally delle azioni TSLA, il cui crollo – secondo il miliardario – è stato dovuto anche all’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense.

Ha anche invitato il presidente della Fed Jerome Powell a tagliare i tassi, affermando che ulteriori rialzi amplificherebbero la recessione. La maggior parte degli economisti ritiene che l’inflazione statunitense si ridurrà nel 2023, in parte a causa dell’elevato effetto dell’anno base.

Il Q4 di Tesla verrà pubblicato la prossima settimana

La prossima settimana Tesla pubblicherà il rapporto sulle consegne del quarto trimestre del 2022.

L’analista di Wedbush Dan Ives, che in passato è stato uno dei più accaniti sostenitori delle azioni TSLA, ha abbassato le previsioni del Q4 da 450.000 a 410.000 veicoli.

Il primo trimestre del 2022 si è chiuso con un nuovo record per Tesla, che aveva consegnato 310.048 auto elettriche. Il precedente record di consegne era stato ottenuto nell’ultimo trimestre del 2021 con 308.650 veicoli consegnati, ma secondo gli esperti è molto difficile che la storia di ripeta a causa della forte concorrenza, della carenza di chip e del rallentamento della produzione nella Gigafactory di Shanghai per Covid.

Ricordiamo che l’obiettivo è quello di chiudere il 2022 con il 50% in più di auto consegnate rispetto al 2021 (circa 936 mila vetture) e, visti i numeri dei primi tre trimestri, Tesla dovrà quindi consegnare circa 490 mila auto nel Q4 2022.

Intanto, Ives si è detto preoccupato per le prospettive della domanda di veicoli elettrici e ha dichiarato:

Con la Cina che è il perno centrale della produzione di Tesla, cresce la preoccupazione per il deterioramento del quadro della domanda per il 2023, viste le oscure nubi macro e la crescente concorrenza nazionale nel settore degli EV.

Ha poi aggiunto: “Mentre Tesla sta tagliando i prezzi e le scorte stanno iniziando ad accumularsi a livello mondiale a fronte di una probabile recessione globale, Elon Musk è visto come un ‘addormentato al volante’ nel momento in cui l’azienda e gli investitori hanno bisogno di un CEO che li aiuti a superare questa tempesta di categoria 5“.

Tutti ritengono che il prossimo grande fattore scatenante per le azioni TSLA sarà l’imminente rapporto sulle consegne del quarto trimestre del 2022. I mercati seguiranno da vicino la vicenda per capire in che direzione si muoverà il titolo nei prossimi mesi.

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