Nella giornata di ieri si è concluso l’accordo per la vendita della maggior parte degli asset della First Republic Bank a Jp Morgan Chase & Co. A renderlo noto è stato un comunicato dell’Authority di regolamentazione Usa, secondo cui la multinazionale statunitense di servizi finanziari con sede a New York assumerà tutti i 103,9 miliardi di dollari di depositi di First Republic e acquisterà la maggior parte dei suoi 229,1 miliardi di dollari di attività.
Il salvataggio della First Republic Bank
Quello della First Republic Bank è il secondo più grande fallimento bancario nella storia degli Stati Uniti, dopo il crac di altri tre importanti istituti bancari, tra cui Silicon Valley Bank e Signature Bank, a marzo.
“La Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic) ha preso possesso della First Republic Bank e ha concluso un accordo per la vendita della maggior parte degli asset della banca a JPMorgan Chase & Co“, si legge nel comunicato dell’Authority di regolamentazione Usa.
Secondo quanto previsto dall’accordo, JPMorgan “si assumerà tutti i depositi, compresi quelli non assicurati, e sostanzialmente tutti i beni di First Republic Bank. I depositi sono assicurati a livello federale dalla Fdic e soggetti a limiti applicabili“.
Dopo il completamento dell’acquisizione, la banca newyorkese effettuerà un pagamento di 10,6 miliardi di dollari e rimborserà 25 miliardi di dollari di depositi alle grandi società statunitensi, mentre la Fdic fornirà un nuovo prestito di 50 miliardi a tasso fisso quinquennale.
“Il governo ha invitato noi e altri a farci avanti. La nostra forza finanziaria e il nostro modello di business ci hanno permesso di costruire un piano di acquisto che minimizzerà i costi per la Fdic”, ha commentato il CEO di JpMorgan Chase, Jamie Dimon, dopo l’annuncio che la sua azienda avrebbe acquistato la banca regionale fallita. “Non ho la sfera di cristallo, ma speriamo che l’acquisto di First Republic aiuti a stabilizzare tutto“.
Dimon ha anche affermato che ora il sistema appare “molto più solido“, dopo che il suo istituto ha risposto alla chiamata per il salvataggio.
Cosa prevede l’accordo?
L’intervento arriva pochi giorni dopo che First Republic ha dichiarato di aver perso circa il 40% dei suoi depositi nel primo trimestre dell’anno. In un contesto di aumento dei tassi di interesse da parte della Fed e dopo i fallimenti della Silicon Valley Bank e della Signature Bank quest’anno, una crescente schiera di depositanti ha cercato di spostare il propri fondi verso banche considerate più sicure e in grado di offrire rendimenti più elevati.
Tra le banche americane di medie dimensioni, la First Republic è stata la più colpita da questa tendenza. Secondo Bank of America, a metà marzo circa il 70% dei suoi depositi non erano assicurati, ossia erano superiori al limite garantito dalla Fdic di 250.000 dollari.
Nonostante l’infusione di 30 miliardi di dollari da parte di altre undici banche concorrenti, l’istituto non è riuscito a fermare l’emorragia e il suo titolo è sceso di oltre il 75% negli ultimi 30 giorni.
Oltre ai depositi non assicurati, First Republic aveva anche molti prestiti con tassi d’interesse fissi a lungo termine che hanno cominciato a perdere valore a causa dei ripetuti aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
In un comunicato stampa della scorsa settimana, la banca aveva dichiarato di essere alla ricerca di aiuto per rimodellare il proprio bilancio dopo la massiccia fuga di depositi, ma nessuno è corso in suo soccorso preferendo attendere il fallimento e l’intervento del Fdic.
In base all’accordo, la Federal Deposit Insurance Corporation coprirà l’80% delle perdite subite sul portafoglio di prestiti ipotecari residenziali monofamiliari e prestiti commerciali di First Republic nei prossimi cinque-sette anni.
Inoltre, Jp Morgan Chase & Co riceverà 50 miliardi di dollari di finanziamenti dalla Fdic per completare l’operazione e non acquisirà il debito aziendale della banca, ormai sull’orlo del fallimento.
Pertanto, a partire da lunedì prossimo tutte le 84 filiali di First Republic dislocate in otto Stati riapriranno come filiali di JPMorgan Chase.
L’FDIC stima inoltre che il costo dell’amministrazione controllata dell’istituto sarà di circa 13 miliardi di dollari, al netto dei 20 miliardi di dollari stimati come costo del fallimento di SVB.
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