Continuano le discussioni sulla riforma fiscale che, stando a quanto riportano le ultime notizie, ha ricevuto l’ok della Commissione Finanze del Senato. Il testo è ora atteso nell’aula di Palazzo Madama in settimana, per poi tornare alla Camera per l’approvazione definitiva.
Al Senato sono state apportate modifiche che riguardano sia le imprese (eliminando le sanzioni in caso di adempimento collaborativo), che i contribuenti (con l’aggiunta di regimi premiali e di una riduzione dei tempi di rimborso per i crediti fiscali), ed è stata bocciata l’ipotesi di pignoramento automatico del conto, introducendo nuovi metodi di pagamento per versare le tasse.
Riforma fiscale: cosa cambia per i contribuenti
Con la nuova riforma fiscale vengono abolite le sanzioni penali tributarie per le imprese aderenti al regime dell’adempimento collaborativo, che hanno tenuto comportamenti cooperativi e comunicato preventivamente ed in modo esauriente l’esistenza dei relativi rischi fiscali.
L’adempimento, regolato dal decreto legislativo 128/2015, prevede infatti un’interlocuzione costante tra Fisco e contribuente per valutare situazioni suscettibili di rischi fiscali.
Il testo esclude anche le sanzioni amministrative tributarie per i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente e in maniera tempestiva ed esauriente, nei confronti dei contribuenti il cui sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale venga certificato da professionisti qualificati.
In ogni caso, fanno sempre eccezione eventuali condotte fraudolente. Inoltre, per questi contribuenti vengono ridotti di due anni i termini di decadenza per l’attività di accertamento.
Nella nuova legge delega per la riforma fiscale è prevista anche la possibilità di ampliare le forme di pagamento, consentendo ai contribuenti di utilizzare un rapporto interbancario diretto (RID) o altro strumento di pagamento elettronico.
L’obiettivo è incrementare i servizi telematici a disposizione dei cittadini, utilizzando la piattaforma digitale per l’interoperabilità dei sistemi informativi e della base di dati, permettendo così di ottemperare agli adempimenti anche direttamente per via telematica.
Altre modifiche alla delega fiscale
Le altre novità introdotte dalla riforma fiscale sono:
- Il rimborso fiscale veloce per contribuenti ad alta affidabilità (misurata anche attraverso gli ISA);
- L’accertamento fiscale con 60 giorni per formulare osservazioni sulla proposta del Fisco;
- Il pignoramento del conto senza automatismi, ma con informatizzazione e cooperazione applicativa fin dalla dichiarazione stragiudiziale (restano ferme le tutele per il debitore);
- L’adempimento collaborativo per chi trasferisce la residenza in Italia o la mantiene all’estero ma possiede in Italia, anche per interposta persona o tramite trust, un reddito complessivo pari o superiore a un milione di euro;
- Le sanzioni e gli interessi non applicabili per i mancati versamenti di imposte sui redditi regolarmente dichiarati dai contribuenti che hanno crediti certificati maturati nei confronti della Pubblica Amministrazione per importi pari e fino alla concorrenza del debito di imposta.
Dopo l’approvazione del Senato, il testo dovrà tornare in terza lettura alla Camera per incassarne il disco verde. Ricordiamo, infine, che la Riforma fiscale è una legge delega, quindi dopo l’approvazione definitiva del Parlamento saranno necessari i decreti attuativi del Governo da adottare entro due anni dall’entrata in vigore.
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