Ieri, dopo la chiusura dei mercati, GameStop (NYSE: GME) ha pubblicato i risultati del terzo trimestre fiscale del 2022 conclusosi il 29 ottobre. L’azienda ha mancato le stime sia per quanto riguarda i ricavi sia in merito ai profitti, ma il titolo è rimasto invariato nei mercati statunitensi.
Secondo i dati pubblicati, la società ha registrato un fatturato di 1,186 miliardi di dollari. Le vendite sono scese dell’8,5% su base annua, facendo registrare il peggior calo degli ultimi due anni. Il dato è anche inferiore alle stime degli analisti, che avevano previsto un ricavo di almeno 1,39 miliardi di dollari.
Analizzando i dati relativi ai guadagni del terzo trimestre, le vendite di hardware e accessori sono scese del 6,4% a 627 milioni di dollari, mentre le vendite di software su base annua sono crollate del 19% a 352,1 milioni di dollari. L’azienda ha dichiarato di aver subito un duro contraccolpo a causa di movimenti valutari sfavorevoli, che gli sono costati all’incirca 50 milioni di dollari.
Tuttavia, ha anche affermato che le vendite delle attività nuove e di quelle ampliate sono state molto positive. Anche le entrate relative agli articoli da collezione sono aumentate del 7,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 207,3 milioni di dollari nel trimestre in esame.
Come molte altre aziende del settore, anche GameStop sta affrontando forti venti contrari dovuti all’incertezza dell’attuale scenario macroeconomico, che si è ripercossa soprattutto sulla domanda di videogiochi. A confermarlo sono anche le entrate di Nvidia, che sono diminuite di oltre la metà nell’ultimo trimestre.
A pesare sui ricavi di GME è stato anche il lancio di titoli di grande successo negli ultimi tre mesi. Le spese generali, amministrative e di vendita (SG&A) del Q3 di GameStop, in percentuale sul fatturato, sono state del 32,7% , quindi inferiori al 34,1% registrato nel trimestre precedente.
L’azienda ha adottato diverse misure per ridurre i costi, tra cui il licenziamento di un numero imprecisato di dipendenti. Durante la telefonata di presentazione degli utili, il CEO di GameStop Matt Furlong ha dichiarato: “Nelle ultime settimane abbiamo adottato alcune misure per ridurre ulteriormente le spese generali, amministrative e di vendita su base continuativa, ora che sono stati apportati miglioramenti significativi al core business”.
GameStop ha registrato una perdita più ampia del previsto nel terzo trimestre
Sono ormai sette trimestri consecutivi che GameStop riporta perdite nette, con l’ultima che ammonta a circa 94,7 milioni di dollari. La società ha anche registrato una perdita trimestrale di 31 centesimi per azione rispetto ai 29 centesimi previsti dagli analisti.
Inoltre, da quando Ryan Cohen ha iniziato a interessarsi attivamente all’azienda, GameStop ha cercato di trasformare la propria attività e a settembre aveva persino annunciato una partnership con l’exchange di criptovalute FTX, ora fallito.
Pur essendo positiva sulle prospettive a lungo termine degli asset digitali, GME ha chiarito che la sua attuale esposizione è minima. Furlong ha dichiarato: “Non abbiamo rischiato e non rischieremo un capitale azionario significativo in questo settore”.
Alla fine del terzo trimestre fiscale, GameStop aveva in bilancio 1,04 miliardi di dollari in contanti ed equivalenti, ma grazie ai molteplici cicli di raccolta di capitale effettuati nel corso della mania delle meme stock, ora è un’azienda priva di debiti e starebbe anche valutando nuove acquisizioni strategiche.
GameStop illustra le sue priorità a breve e lungo termine
Durante la telefonata sugli utili, Furlong ha evidenziato le priorità strategiche dell’azienda: a breve termine, ha detto, GameStop punta a diventare redditizia, mentre a lungo termine cercherà di “promuovere una crescita pragmatica”.
Nel terzo trimestre l’azienda ha speso 13 milioni di dollari in investimenti, 0,5 milioni in più rispetto al trimestre corrispondente dell’anno scorso. Furlong ha poi aggiunto: “Prevediamo che le spese in conto capitale rimarranno a livelli simili o ridotti, ora che l’azienda ha ampiamente completato il suo primo ciclo di investimenti”.
Tuttavia, la società non ha fornito alcuna informazione in merito e, come accade da due anni a questa parte, non ha risposto alle domande degli analisti durante la conferenza stampa. Furlong ha invece commentato la trasformazione in corso definendola “senza precedenti nel settore della vendita al dettaglio”.
“Stiamo cercando di trasformare un’attività tradizionale di vendita al dettaglio, che era sull’orlo della bancarotta, in un rivenditore in grado di soddisfare le esigenze dei clienti attraverso negozi fisici, siti di e-commerce e canali di vendita emergenti”.
Ha poi aggiunto: “Questo percorso comporta dei rischi e richiede tempo, ma è la strada che stiamo percorrendo”.
GME è ancora un titolo di riferimento per i trader delle meme stock
GME è stato il portabandiera della mania dei meme stock ed è ancora molto popolare tra i trader del comparto, che vedono le azioni GameStop come un buon acquisto. Gli analisti di Wall Street, invece, sono meno ottimisti e, prima della pubblicazione degli utili, avevano più volte consigliato di vendere il titolo.
Di recente, l’analista americano di videogiochi, social media ed elettronica Wedbush Michael Pachter ha ribadito le sue opinioni ribassiste, dicendo: “Hanno gestito bene il capitale circolante, quindi non hanno bruciato molta liquidità, ma hanno comunque registrato una perdita di circa 95 milioni di dollari. È una cifra insostenibile, a meno che non diventino redditizi da un giorno all’altro e, in linea di massima, non sembra che ciò accadrà”.
Gli analisti di Wall Street e i trader al dettaglio hanno avuto opinioni diverse su GameStop per diverso tempo: mentre i primi considerano il titolo sopravvalutato, i secondi lo vedono come una buona opportunità di investimento ora che la società è sotto la guida di Cohen.
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