Secondo Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, a maggio l’inflazione nell’Eurozona è in netto a calo.
In base a quanto emerge dai dati preliminari dell’Eurostat, che ha pubblicato una stima flash stamattina, a maggio il tasso di inflazione è sceso al 6,1% contro il +7% del mese precedente e atteso dagli analisti. Risultato simile anche in Italia, che a maggio risulta dell’8,1%, con un netto calo dall’8,7% di aprile.
Su base mensile, invece, i prezzi al consumo non dovrebbero aver registrato alcuna variazione dal +0,6% di aprile. Il dato core passa invece dal +5,6% precedente al +5,3% attuale. Nel mese di aprile nella zona euro il tasso di disoccupazione segna 6,5% come da attese e come la precedente rilevazione.
È ancora lontana la discesa dei prezzi al dettaglio per il consumatore, ma il trend auspicato dalla Banca centrale è in atto: l’inflazione scende rispetto alla crescita a due cifre registrata alla fine dello scorso anno.
https://twitter.com/EU_Eurostat/status/1664195088380223489
Per quanto in misura meno marcata, stanno rallentando anche l’inflazione di fondo, l’indice dei prezzi depurato da energia alimentari e altre voci volatili, che passano al 5,3% annuo, a fronte del 5,6% di aprile.
Nel frattempo, Eurostat ha rilasciato anche i dati sulla disoccupazione nell’Unione europea, che ad aprile ha registrato un nuovo minimo storico del 6,5%, a fronte del 6,6% dei tre mesi precedenti.
https://twitter.com/EU_Eurostat/status/1664195084336652288
In tutta l’Unione, invece, il tasso di disoccupazione si è attestato al 6%, segnando così una riduzione di un punto decimale. Un trend, quest’ultimo, confermato anche dall’Istat in Italia, secondo cui il tasso di occupazione nel Belpaese è salito al 61%.
https://twitter.com/istat_it/status/1664186220304277504
Pertanto, ad aprile il numero degli occupati è aumentato di 48mila unità rispetto a marzo (+0,2%) e di ben 390mila rispetto allo stesso mese del 2022 (+1,7%).
Per Lagarde (Bce) l’inflazione è ancora troppo alta
In un discorso tenuto ad Hannover, il Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha affermato che l’inflazione è ancora “troppo alta” e “destinata a rimanere tale per troppo tempo“.
La BCE si riunirà il 15 giugno per prendere l’ultima decisione di politica monetaria dopo aver gradualmente portato il suo tasso di riferimento dal -0,5% di un anno fa al 3,25% a maggio, il livello più alto da novembre 2008.
Sebbene la Banca Centrale Europea non abbia fornito alcuna indicazione di massima dopo l’ultima riunione di maggio, ha comunque sottolineato che le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono forti.
“Dobbiamo continuare il nostro ciclo di rialzi fino a quando non saremo sufficientemente fiduciosi che l’inflazione sia sulla buona strada per tornare tempestivamente al nostro obiettivo” – ha dichiarato Lagarde giovedì – “Allo stesso tempo, dobbiamo valutare attentamente la forza della trasmissione della politica monetaria alle condizioni di finanziamento, all’economia e all’inflazione“.
Secondo molti esperti finanziari, i mercati monetari hanno previsto altri due aumenti di 25 punti base da parte della BCE, uno a giugno e l’altro a luglio o settembre. Anche il Presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha dichiarato la scorsa settimana di aspettarsi “diversi” altri rialzi per controllare l’inflazione.
“Molti fattori chiave dell’inflazione sono migliorati negli ultimi mesi e questo comincia a riflettersi nei dati“, ha dichiarato in una nota Bert Colijn, economista senior dell’Eurozona presso la banca olandese ING.
Colijn ha poi aggiunto di aspettarsi un “periodo di disinflazione più significativo” durante l’estate, quando l’inflazione energetica scenderà bruscamente a causa degli effetti base, ma ha anche definito preoccupante la tendenza al rialzo dei salari.
“Più che in tempi normali, i dati in arrivo saranno fondamentali per le decisioni della BCE di luglio e settembre“, ha concluso.
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