Con la morte di Silvio Berlusconi si apre la partita per la spartizione della sua eredità: vediamo cosa succederà al suo patrimonio e a quali dei suoi eredi andrà.
Il patrimonio di Berlusconi: chi sono gli eredi?
Con la sua morte, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lascia ai suoi eredi un vero e proprio impero dal valore di circa 6,4 miliardi di euro, tra azioni quotate in Borsa, società, proprietà immobiliari, una squadra di calcio e anche uno yacht.
Gran parte dell’eredità potrebbe andare ai figli Pier Silvio e Marina, ma soltanto il testamento potrà chiarire ogni dubbio.
Secondo la classifica di Forbes sui miliardari italiani del 2023, Silvio Berlusconi è il terzo uomo più ricco d’Italia con un patrimonio che ammonta a 6,9 miliardi di dollari.
Un’eredità con grandi numeri che il Cavaliere ha saputo costruire nel corso degli anni grazie alle sue abilità come uomo d’affari nel settore delle costruzioni, dei media e del calcio.
Un “tesoro” grande come la dinastia di eredi che compongono la sua famiglia: due ex mogli, cinque figli e 16 nipoti.
La più grande delle nipoti è Lucrezia (31 anni), figlia di Pier Silvio e sorella di Lorenzo Mattia e Sofia Valentina avuti dalla conduttrice Silvia Toffanin.
Poi ci i sono i due figli di Marina Berlusconi (Gabriele e Silvio), i cinque i figli di Barbara (Edoardo, Alessandro, Francesco, Leone ed Ettore Quinto),i tre figli di Eleonora (Riccardo, Flora e Artemisia), e gli ultimi due nipoti figli di Luigi (Emanuele Silvio e Tommaso Fabio nato nell’ottobre del 2022).
In linea di massima, finora sono stati i primogeniti Marina e Pier Silvio – entrambi nati dall’unione con Carla Elvira Lucia dall’Oglio – a occuparsi maggiormente degli affari di famiglia. Un presunto squilibrio che aveva fatto storcere il naso alla seconda moglie Veronica Lario.
Com’è composto il patrimonio di Silvio Berlusconi
L’impero di Berlusconi ruota principalmente intorno a Fininvest, la holding nata nel 1978 attraverso cui sono passate praticamente tutte le iniziative imprenditoriali del leader di Forza Italia.
Tra Mediaset, Mondadori e Banca Mediolanum, Fininvest vale oggi circa 3 miliardi di euro in partecipazioni.
Oltre a questo, c’è poi una fitta rete di beni immobiliari, tra cui diverse ville di lusso – da quella di Arcore a quella in Costa Smeralda –, tre jet e un elicottero. In Fininvest ci sono anche una serie di partecipazioni in alcune startup.
Nel corso degli anni i figli di Berlusconi hanno ricevuto delle quote di Fininvest, ma fino alla fine l’ex presidente del Consiglio ha mantenuto in suo possesso il 61,2% del totale, distribuito fra quattro holding personali.
Un tempo erano 22, mentre oggi ce ne sono altre 3, tutte intestate ai figli. Grazie a queste holding Marina e Pier Silvio hanno il 7,65% di Fininvest, mentre Barbara, Eleonora e Luigi – i tre figli avuti con Veronica Lario – hanno un terzo per uno della quattordicesima holding, che detiene il 21,42% delle quote di Fininvest.
Come sarà diviso il patrimonio di Silvio Berlusconi tra eredi e figli
Con la morte di Berlusconi si apre ufficialmente il capitolo della successione ereditaria.
Sono in molti, infatti, a chiedersi come verranno divise le sue quote di Fininvest: se saranno spartite in parti uguali tra tutti e cinque i figli, a ognuno di loro andrebbe un 12,24% aggiuntivo rispetto a quanto già detenuto attualmente.
Tuttavia, in questo modo i tre figli avuti con Veronica Lario – Barbara, Eleonora e Luigi – avrebbero in totale il 58,14% delle quote di Fininvest, frutto del loro 21,42% più le parti ereditate.
I primogeniti Marina e Pier Silvio, invece, si ritroverebbero in minoranza con il 19,89% a testa. I due figli maggiori, al momento, sono quelli che hanno gli incarichi più importanti nel gruppo: Marina è presidente di Fininvest e di Mondadori, mentre Pier Silvio è amministratore delegato di Mediaset.
Ma all’apertura del testamento le cose potrebbero cambiare.
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