Lunedì, la New York Community Bancorp (NYCB) ha dichiarato che la sua unità Flagstar Bank ha acquistato circa 38 miliardi di dollari di attività e 36 miliardi di dollari di passività di Signature Bridge Bank dalla Federal Deposit Insurance Corporation.

Secondo i termini della transazione, Flagstar Bank acquisirà tutte le filiali di Signature Bridge Bank con il proprio marchio, ma la transazione non includerà le attività e i depositi legati al digital banking o alle criptovalute.

A seguito della notizia, le azioni della società sono aumentate del 38% nelle ultime contrattazioni di lunedì 20 marzo.

Flagstar Bank di NYCB rileva le attività e le passività di Signature Bank

In base all’accordo, tutte le filiali della Signature Bank – ormai fallita – rimarranno operative ma sotto la proprietà e la gestione della controllata della NYCB, Flagstar Bank, a partire da lunedì 20 marzo 2023.

Secondo un comunicato stampa della FDIC, le filiali “saranno aperte durante il loro normale orario di lavoro” e ai clienti è stato consigliato di continuare a utilizzare le sedi esistenti fino al momento in cui riceveranno la notifica del trasferimento completo dei servizi agli sportelli della Flagstar Bank.

La FDIC ha anche pubblicato i dettagli dell’accordo, secondo cui la Flagstar Bank di NYCB ha accettato di acquistare 38 miliardi di dollari di attività di Signature Bank, tra cui 25 miliardi di dollari di liquidità e circa 13 miliardi di dollari di prestiti.

La banca ne rileverà anche le passività, pari a 36 miliardi di dollari, di cui 34 miliardi di dollari in depositi.

Dove sono i depositi in criptovalute?

Il comunicato stampa dell’autorità di vigilanza afferma chiaramente che “i depositanti di Signature Bridge Bank, N.A., diversi da quelli legati all’attività bancaria digitale, diventeranno automaticamente depositanti dell’istituto subentrante“.

La FDIC sembra quindi aver escluso categoricamente i depositi in criptovalute nell’accordo con la New York Community Bancorp, una mossa che potrebbe confermare i timori della Blockchain Association. Quest’ultima ha infatti avviato la scorsa settimana un’indagine sulle affermazioni secondo cui le banche statunitensi non avrebbero più aperto nuovi conti per le imprese basate sulle cripto, mentre alcuni conti esistenti sarebbero stati chiusi senza preavviso.

La FDIC continuerà ad assicurare tutti i depositi in fiat della Signature Bank che ora fanno capo alla Flagstar Bank fino al limite assicurativo prestabilito, ma ha lasciato fuori 4 miliardi di dollari di depositi appartenenti alla sua attività di digital banking.

Pertanto, tutti i depositanti dell’attività bancaria digitale della Signature Bank avranno a che fare direttamente con l’autorità di regolamentazione, mentre i clienti i cui conti sono collegati al servizio bancario online riceveranno i loro depositi direttamente dalla FDIC.

Nell’ambito dell’accordo, la New York Community Bancorp è tenuta a concedere alla FDIC diritti di rivalutazione azionaria per un valore massimo di 300 milioni di dollari in azioni ordinarie.

Anche se l’accordo non ha riguardato l’intera Signature Bank, dimostra che ci sono parti interessate a tali attività e che c’è cooperazione tra le banche.

Signature è una delle tre banche statunitensi crollate nella seconda settimana di marzo, insieme a Silicon Valley Bank (SVB) e Silvergate Bank. Il loro crollo ha sollevato preoccupazioni a livello globale, con le autorità di regolamentazione di altri Paesi che temono il diffondersi del contagio.