Sebbene a giugno l’inflazione in Italia si sia fermata al +6,4% contro il +7,6% del mese precedente, i prezzi della benzina non accennano a diminuire e tornano a sfiorare i 2 euro al litro in pieno esodo estivo e in controtendenza rispetto ai prezzi dell’energia.

Secondo gli ultimi dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), sono aumentati anche i prezzi medi del servito per chi fa il pieno diesel, passando a 1,852 euro al litro dai 1,835 precedenti.

Insomma per chi si appresta ad andare in vacanza con la propria auto, un pieno rischia di costare un occhio della testa, visto che il caro benzina non si placa proprio a ridosso del periodo dell’anno in cui – soprattutto lungo le strade statali e autostrade – il traffico si intensifica a dismisura.

L’inflazione rallenta e la benzina torna a salire

Come già migliaia di automobilisti avevano potuto notare nelle scorse settimane, la benzina dei distributori lungo le rotte statali e autostradali ha subito la prima impennata rispetto alle pompe cittadine.

Nonostante l’Istat abbia rilevato una netta decelerazione dell’inflazione, che a giugno si è attestata al 6,4% (contro il 7,6% del mese precedente) grazie soprattutto al calo dei prezzi del settore energetico, il prezzo medio della benzina è tornato ai 2 euro a litro.

Quello sull’inflazione è un dato incoraggiante anche secondo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, convinto che il Paese stia imboccando la “strada giusta” e non debba mollare la presa.

Ma sulla strada potrebbero essere gli italiani in viaggio a mollare la presa, visto che i prezzi del carburante – diesel compreso – continuano a salire. La controtendenza è evidente, visto che lo scorso mese la variazione è passata dall’11,5 al 2,1%, un crollo impressionante che non ha però evitato il ritorno del caro benzina.

Per chi si appresta quindi a viaggiare in macchina per le vacanze estive, scegliendo la strada all’aereo, il bollino sarà rosso non solo dal punto di vista climatico ma anche da quello dei prezzi.

Secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia sui dati forniti dall’Osservaprezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), aggiornati alla settimana dell’8-16 luglio, per chi si rifornisce al servito il prezzo medio della benzina è salito a 2 euro al litro, contro gli 1,996 delle rilevazioni precedenti.

In rialzo anche il prezzo del diesel, che nella prima settimana di luglio si era tenuto su livelli bassissimi – i più bassi dall’inizio della crisi energetica – mentre adesso è risalito a 1,852 euro al litro, contro i precedenti 1,845.

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