Negli ultimi anni le azioni FAANG, ossia il gruppo di titoli più rappresentativi del settore tecnologico (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google), sono state protagoniste del mercato azionario statunitense, ma a causa delle recenti crisi mondiali sullo scenario macroeconomico internazionale, nel 2022 hanno registrato un massiccio calo, sottoperformando l’S&P 500. Tuttavia, gli analisti di Wall Street prevedono che gli utili per azione delle aziende tech raddoppieranno nel corso del 2023.

Se si guarda all’andamento dei prezzi da inizio anno, il titolo Apple (NYSE: AAPL) è stato il migliore con una perdita pari solamente al 25,7%. Al secondo posto si piazza Alpahbet con una perdita del 38,4%, mentre Amazon (AMZN), Netflix (NFLX) e Meta Platforms (META) hanno perso oltre il 50% ciascuno, posizionandosi tra i primi 50 perdenti dell’S&P 500.

Insomma, il 2022 è stato un anno da incubo per il Nasdaq e le Big Tech USA che, per tanto tempo, hanno fatto la sua fortuna. Nessuna delle 15 società hi-tech più grandi di Wall Street è riuscita a generare ritorni positivi nell’anno che sta per chiudere. Amazon, ad esempio, ha assistito a un’emorragia tale da perdere dall’inizio del 2022 una capitalizzazione di oltre 1.000 miliardi di dollari. Anche Meta Platforms ha perso il suo status di società da mille miliardi di dollari, bruciando più di 600 miliardi da inizio anno, mentre Alphabet (Google) è riuscita in qualche modo a mantenersi al di sopra di questo livello.

Inoltre, a maggio il gruppo petrolchimico Saudi Arabian Oil Company (Aramco) ha superato per capitalizzazione di mercato il colosso dell’elettronica Apple, che deteneva la prima posizione da oltre due anni.

Perché le azioni FAANG sono crollate nel 2022?

Dall’inizio dell’anno, il Nasdaq ha perso più del 28% del suo valore.

Per la prima volta dopo oltre 10 anni il colosso dello streaming Netflix ha perso abbonati, arrestando la sua ascesa nella prima metà del 2022 a causa della forte concorrenza di Disney+, che ora vanta più abbonati rispetto alla piattaforma rivale. Anche Facebook e YouTube stanno perdendo pubblico a favore di altri social network, primo tra tutti TikTok che continua a crescere a un ritmo abbastanza veloce.

La concorrenza si è fatta spietata anche per il gigante dell’e-commerce Amazon, che nel 2022 ha dovuto fare i conti con diverse catene di negozi al dettaglio, come Walmart, che nel post-pandemia hanno potenziato le vendite online, offrendo una shopping experience totalmente rinnovata e servizi innovativi basati sull’omnicanalità.

Di conseguenza, le azioni della compagnia sono crollate al livello più basso degli ultimi due decenni, con AWS (Amazon Web Services) che ha registrato la sua crescita più lenta nel terzo trimestre del 2022.

Anche Meta Platforms, il titolo FAANG con la peggiore performance del 2022, ha avuto le sue belle gatte da pelare, visto che per tre volte negli ultimi quattro trimestri ha sorpreso con una crescita dell’utile per azione nettamente inferiore alle aspettative a causa delle massicce perdite del metaverso.

Apple è il titolo FAANG con le migliori prestazioni del 2022

Sebbene le azioni Apple siano calate di quasi il 20% da inizio anno, al momento AAPL si classifica come il titolo FAANG con le migliori prestazioni nel 2022. A inizio novembre il market cup della Mela è aumentato di 190,9 miliardi di dollari e il titolo ha registrato un’impennata dell’8,9%, centrando un traguardo storico.

Tuttavia, secondo le stime degli analisti, le vendite dell’azienda di Cupertino sono destinate a rallentare almeno fino al 2024 a causa di numerosi venti contrari a livello macroeconomico, tra cui la riduzione della dipendenza nei confronti della filiera produttiva cinese e un leggero calo delle vendite dovuto al rallentamento della domanda di iPhone.

Nonostante le numerose difficoltà, quest’anno il titolo AAPL ha superato di gran lunga il resto delle azioni FAANG, ponendosi come porto sicuro in uno scenario Nasdaq altrimenti cupo. Sulla scia di tale successo, nella prima metà del 2022 persino Warren Buffett, la cui holding Berkshire Hathaway è la seconda maggiore azionista Apple, ha aggiunto oltre 3,8 milioni di azioni AAPL alle sue già ingenti partecipazioni.

I problemi di privacy e antitrust hanno colpito le grandi aziende tecnologiche

Un altro vento contrario per i titoli FAANG sono sicuramente le questioni relative alla privacy dei dati e all’antitrust. L’UE ha accusato Meta Platforms di aver usato la sua posizione di mercato dominante per favorire indebitamente il marketplace di Facebook. In aggiunta, la società madre di FB ha più volte minacciato di rimuovere i contenuti e le notizie dalla piattaforma statunitense se la legge che obbliga l’azienda a risarcire gli editori verrà approvata dal Senato.

Secondo un recente rapporto di Bloomberg, su pressione delle autorità di regolamentazione, Apple sta pianificando di apportare importanti modifiche all’App Store su iPhone e iPad in risposta al Digital Markets Act dell’Unione Europea, che richiede alle aziende tecnologiche di rispettare pienamente le restrizioni entro il 2024.

Questi cambiamenti consentiranno agli utenti di scaricare app di terze parti su iPhone e iPad al di fuori dell’App Store, e agli sviluppatori di non pagare l’esosa commissione del 15-30%. Secondo il rapporto, il supporto per le app esterne dovrebbe arrivare il prossimo anno con il rilascio di iOS 17, ma sarà inizialmente disponibile solo in Europa per rispettare il nuovo regolamento europeo sui mercati digitali. Tuttavia, la funzionalità potrebbe essere estesa anche ad altri territori man mano che i vari Paesi adotteranno normative simili.

Anche Alphabet sta affrontando accuse di antitrust in diversi Paesi, tra cui il Regno Unito e l’India, dopo essere stato il titolo FAANG con la migliore performance del 2021.

Gli analisti prevedono una ripresa dei titoli FAANG nel 2023

Mentre i titoli FAANG hanno avuto un 2022 terribile, gli analisti prevedono per loro giorni migliori nel 2023. Wall Street è particolarmente ottimista sul titolo Amazon, che ha sottoperformato i mercati per due anni consecutivi.

JPMorgan, Citi e Bank of America sono tra le società di brokeraggio che hanno indicato Amazon come top pick per il 2023. La previsione va però presa con le pinze visto che anche l’anno scorso diversi broker, tra cui Cowen, Bank of America, Jefferies e Goldman Sachs, avevano indicato il titolo come una delle migliori scelte per il 2022.

Sebbene debba ancora affrontare un contesto macro complesso e lasciarsi alle spalle un anno difficile, che ha messo a dura prova sia i titoli statunitensi sia l’economia globale, nel complesso il gigante dell’e-commerce dispone ancora di un patrimonio solido e di numerosi vantaggi competitivi che consentiranno un massiccio rialzo del titolo nel 2023.

Mentre alcuni hanno già scritto il necrologio delle azioni FAANG e delle società Big Tech, Michael Yoshikami – fondatore e CEO di Destination Wealth Management – ritiene che le grandi società del settore tecnologico siano tutt’altro che morte. Parlando con la CNBC, ha dichiarato:

Se siete investitori a lungo termine, credo che possiate superare questo momento difficile e riposizionarvi sui nomi che si affermeranno e andranno avanti. Sembra un’idea molto alla Warren Buffett ed è esattamente questo il mio modo di vedere la situazione per quanto riguarda il settore tecnologico in questo momento“.

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