Giovedì 6 luglio, i prezzi del petrolio sono rimasti relativamente invariati, mentre il mercato digerisce la stretta dell’offerta di greggio e i timori di un rallentamento dell’economia globale.
In mattinata, i futures del Brent sono saliti di 29 centesimi a 76,94 dollari al barile, dopo aver guadagnato lo 0,5% il giorno precedente, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate è aumentato di 37 centesimi a 72,16 dollari al barile, dopo essere salito del 2,9% negli scambi post-festivi di mercoledì, raggiungendo i guadagni del Brent all’inizio della settimana.
Sul fronte dell’offerta, i principali esportatori di petrolio – Arabia Saudita e Russia – hanno annunciato una nuova serie di tagli alla produzione per il mese di agosto.
Il totale dei tagli ammonta ora a più di 5 milioni di barili al giorno (bpd), pari al 5% della produzione globale di petrolio.
Questi tagli, insieme a un calo maggiore del previsto delle scorte statunitensi di greggio, hanno fornito un certo sostegno ai prezzi.
“La bilancia del petrolio probabilmente si restringerà, così come le condizioni finanziarie, a giudicare dai verbali della Fed pubblicati ieri sera“, ha dichiarato Tamas Varga, analista di PVM, prima di agigungere: “Le persistenti preoccupazioni per la recessione probabilmente ostacoleranno, ma non impediranno al petrolio di marciare verso l’alto“.
Nel frattempo, il mercato si aspetta un ulteriore aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e nella Zona Euro per contenere un inflazione ostinatamente alta, mentre i timori di una recessione globale sono stati accentuati da recenti indagini che hanno mostrato un rallentamento dell’attività delle fabbriche e dei servizi in Cina e in Europa.
Dai verbali pubblicati mercoledì è emerso che la Banca Centrale statunitense ha deciso di mantenere i tassi invariati durante la riunione di giugno per guadagnare tempo e valutare la necessità di ulteriori rialzi, anche se la maggior parte degli analisti si aspetta un ulteriore inasprimento della politica monetaria già a partire dalla prossima riunione del 25-26 luglio.
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