Apple (NYSE: AAPL) si appresta a registrare il suo primo calo delle entrate trimestrali in quasi quattro anni, dopo che i rigidi freni imposti dalla pandemia di COVID-19 in Cina hanno colpito l’economia globale e le relative proteste hanno messo in crisi la produzione di iPhone presso il suo più grande fornitore Foxconn.
Ora gli investitori stanno cercando di capire come l’amministratore delegato Tim Cook risolleverà la domanda in un’economia debole che ha portato a licenziamenti di massa nel settore tech, una mossa che Apple ha finora evitato grazie alle assunzioni frugali effettuate durante la pandemia.
“Con le sfide della catena di approvvigionamento ampiamente normalizzate, riteniamo che Apple stia entrando in un periodo di rallentamento della domanda dovuto a fattori macro“, ha dichiarato Krish Sankar, analista di Cowen, aggiungendo che prevede un calo del 2% delle unità di iPhone vendute nel 2023.
L’ultima volta che le vendite di iPhone sono diminuite è stato nel periodo agosto-ottobre 2020, mesi dopo la pandemia di COVID-19. Ora, secondo Refinitiv, la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato, che lo scorso gennaio valeva più di $ 3.000 miliardi, dovrebbe riferire giovedì che le vendite di iPhone sono crollate di circa il 5% nell’ultimo trimestre festivo.
Gli analisti di UBS si aspettano che le vendite di iPhone abbiano retto meglio negli Stati Uniti che in Cina e in Europa, economie che hanno maggiormente risentito dell’impatto del COVID-19 e della guerra tra Russia e Ucraina.
Secondo l’analista di BofA Wamsi Mohan, una parte della domanda di iPhone probabilmente aumenterà nel trimestre in corso, dopo le restrizioni sulle forniture e la mancanza di disponibilità dei prodotti durante le vacanze.
Inoltre, in base alle previsioni, il settore dei servizi di streaming musicale e video di Apple è destinato a registrare la crescita più bassa dei ricavi nel trimestre festivo a causa delle limitazioni della spesa da parte dei consumatori.
I fattori che hanno determinato il calo dei ricavi di Apple
A novembre le proteste contro le misure anti-Covid adottate da Pechino hanno paralizzato stabilimenti cruciali come quello di Foxconn a Zhengzhou, la cui capacità produttiva è scesa al 20%, riducendo le scorte di iPhone 14 del colosso di Cupertino durante quello che di solito è il suo trimestre di maggiori vendite, alimentato dal lancio di nuovi prodotti e dalle festività natalizie.
La Grande Cina, compresa Hong Kong, è fondamentale per le fortune di Apple, in quanto contribuisce per circa un quinto al suo fatturato annuale. Nel 2019 il colosso tecnologico di Tim Cook aveva ridotto le sue previsioni di vendita totali a causa del rallentamento economico del Paese dovuto alle tensioni geopolitiche fra Usa, Cina e Taiwan.
Gli analisti, tuttavia, si aspettano una ripresa molto più rapida nei prossimi mesi, dato che le fabbriche in Cina sono state riavviate e Apple sta spostando una parte della produzione di iPhone (e non solo) verso altri Paesi come l’India e il Vietnam, per ridurre la sua dipendenza dalla filiera produttiva cinese
“I commenti delle aziende produttrici di beni di lusso indicano che la Cina si sta riprendendo rapidamente, il che implica che le vendite di iPhone nel Paese per il trimestre di marzo dovrebbero essere migliori del previsto“, hanno dichiarato gli analisti di Evercore ISI in una nota.
FONDAMENTALI
** I ricavi stimati sono diminuiti del 2% negli ultimi tre mesi del 2022, il primo trimestre fiscale di Apple.
** Le vendite di iPhone sono calate per la prima volta dal 2020, mentre il business dei servizi è aumentato del 6%.
** Gli analisti si aspettano un calo dell’utile netto del 10,4% e un utile per azione di $ 1,94.
** Le azioni di Apple sono scese di circa il 27% nel 2022 e hanno guadagnato quasi il 10% a gennaio.
** Da ottobre gli analisti hanno abbassato alcune previsioni su Apple per il primo trimestre.
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