Allineandosi alla decisione presa qualche giorno fa dalla Fed statunitense e dalla BCE, anche la Banca d’Inghilterra (Bank of England – BoE) ha rispettato le previsioni di mercato, annunciando nella giornata di ieri un ulteriore aumento di 25 punti base dei tassi di interesse.

Si tratta del quattordicesimo rialzo consecutivo, che porta il costo del denaro a quota 5,25%, il massimo dal 2008.

La BoE aumenta i tassi di un quarto di punto per ridurre l’inflazione

Nell’ultima riunione di giugno, il Comitato di politica monetaria della BoE ha sorpreso i mercati con un aumento di 50 punti base, perché l’inflazione nel Regno Unito era ben superiore rispetto a quello delle altre economie europee e molto sopra l’obiettivo del 2% dell’istituto.

Sebbene da allora i prezzi abbiano mostrato segni di raffreddamento, la MPC (Monetary Policy Committee, ovvero l’organo decisionale della banca) sta ancora affrontando un quadro piuttosto complicato sul fronte del mercato del lavoro, con la crescita salariale e delle retribuzioni del settore privato che nel mese di maggio sono rimaste particolarmente forti.

A giugno, l’inflazione complessiva dei prezzi al consumo (CPI) è scesa al 7,9% dall’8,7% di maggio, mentre l’inflazione core, al netto degli andamenti dei prezzi dei beni alimentari e dell’energia, si è attestata al 6,9% su base annua, in calo rispetto al 7,1% di maggio.

Secondo le stime della BoE, il tasso di inflazione dovrebbe scendere fino al 2,5% entro la fine del 2024, per poi raggiungere il target del 2% nel secondo trimestre del 2025.

Le nuove proiezioni della Banca d’Inghilterra sono senz’altro positive per il governo del premier Rishi Sunak, che ha promesso di dimezzare l’inflazione entro la fine dell’anno, dopo un aumento record del 10,1% toccato a gennaio 2023.

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