Chi pensava che Worldcoin – il progetto cripto fondato dal CEO di OpenAI Sam Altman – sarebbe stato un flop, a quanto pare dovrà ricredersi.

In un video diffuso dallo stesso Altman si vedono infatti migliaia di persone in fila in attesa di essere sottoposti al processo di verifica, tramite scansione del bulbo oculare, che permette di ottenere il token WLD.

Queste persone sono quindi in fila per sottoporsi alla scansione dell’iride tramite l’innovativo sistema biometrico denominato Orb per ricevere in cambio i token Worldcoin, che oggi valgono 0,016 dollari ciascuno, in calo del 15,37% nelle ultime 24 ore, secondo i dati di CoinMarketCap.

Fonte CoinMarkerCap

La novità del progetto WorldCoin non è tanto nel processo di estrazione o di gestione della criptovaluta, che risulta essere frutto di una tecnologia ormai solidamente collaudata. La vera innovazione starebbe infatti a monte: se attualmente per avere accesso alle cripto sono necessari password, wallet e documenti vari, il fondatore e CEO di OpenAI ha introdotto invece un innovativo processo autenticazione attraverso la scansione del bulbo oculare.

In altre parole, l’idea alla base del progetto è creare un legame indissolubile tra la criptovaluta e il suo proprietario. Il dato biometrico fornito dall’iride è infatti unico e non replicabile, permettendo tra l’altro di distinguere gli esseri umani dai bot.

Il processo di verifica biometrica

Al momento, gli sviluppatori hanno accesso al kit di sviluppo software di Worldcoin per creare strumenti e applicazioni che utilizzano il protocollo di identità del progetto, il cosiddetto World ID.

Sebbene la startup dietro Worldcoin, Tools for Humanity, abbia rassicurato che Orb non elabora né memorizza alcun dato a livello locale, l’uso di dati biometrici ha suscitato scetticismo da parte della comunità.

In risposta a queste preoccupazioni, la società guidata da Sam Altman ha affermato che il dispositivo utilizza l’intelligenza artificiale per generare codici univoci durante le scansioni. Inoltre, sempre secondo l’azienda, agisce in conformità con le norme e i regolamenti locali in ogni area geografica in cui è stato installato un Orb.

Al momento sono disponibili circa 200 Orb in tutto il mondo, ma la startup ha già annunciato che intende realizzarne altri 1.500 entro la fine del 2023.

Secondo la roadmap dell’azienda, la verifica sarà disponibile in 35 città, mentre la World App – un wallet compatibile con il protocollo che gestisce il World ID e i dati biometrici di Orb – è già disponibile in 120 Paesi.

Secondo il whitepaper del progetto, finora il dispositivo ha scansionato oltre 2 milioni di persone, il 64% dei quali proveniva da Asia e Africa, il 19% dall’America Latina e il 17% dall’Europa.

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