Clamoroso rialzo di Bitcoin, proprio come ai vecchi tempi: nelle ultime 24 ore, la prima criptovalute per capitalizzazione di mercato ha superato quota 26.000 $, con un aumento di oltre il 7,5% a $ 26.550

La spiegazione è semplice: intervenendo per salvare i depositi dei clienti della Silicon Valley Bank (SVB), le autorità americane hanno salvato anche la stablecoin USDC, la seconda più utilizzata al mondo dopo Tether.

Tuttavia, il motivo alla base di questa impennata è anche il rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti, che a febbraio è aumentata del 6%, ma in linea con le aspettative.

Leggi anche: Queste società cripto ammettono di avere un’esposizione a SVB e Signature Bank

L’inflazione rallenta negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, i prezzi al consumo in febbraio sono saliti del 6% su base annua, in linea con le attese degli analisti.

Su base mensile l’aumento è stato dello 0,4%, in linea con le previsioni, mentre a gennaio il CPI era salito del 6,4%.

Quindi, l’inflazione americana sta rallentando con i prezzi che si attestano ai minimi di settembre 2021. Tuttavia, nonostante questo significativo rallentamento, l’inflazione resta ben superiore al target del 2% della Fed, sulla quale rimane comunque alta la pressione.

Il mercato delle criptovalute ha reagito positivamente ai nuovi dati, con il Bitcoin (BTC) che ha superato il livello cruciale di 26.000 dollari. Al momento della stampa, BTC viene scambiato a un prezzo medio di 26.434 dollari, con un volume di scambi in aumento del 30% nelle ultime 24 ore, attestandosi a 53 miliardi di dollari.

Anche la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato, Ethereum (ETH), è in rialzo del 10% in seguito alla recente pubblicazione del CPI statunitense, con ogni token ETH che viene attualmente scambiato a 1.762 dollari.

Grazie a queste impennate, la capitalizzazione del mercato globale delle criptovalute si attesta a 1,14 trilioni di dollari, con un aumento del 12% nelle ultime 24 ore.

Dopo la pubblicazione degli ultimi dati sull’inflazione, i mercati si aspettano che la Fed aumenti i tassi di interesse dello 0,25% durante la prossima riunione, prevista il 21 marzo.

Leggi anche: Le banche americane sommerse dalle richieste dopo il crollo di SVB